Arnaldi: "Una persona importante è venuta a mancare. Ho vinto per lei"

"Come ho vinto? Non lo so". Matteo Arnaldi è franco e diretto, in campo e fuori. "Oggi ho giocato male, nel secondo e nel terzo set è stata una delle mie partite peggiori dell'anno. Alex meritava di vincere, giocava meglio ma la Davis a volte è così" ha detto il sanremese in conferenza stampa dopo la vittoria su Alexei Popyrin che ha aperto la finale di Coppa Davis.

"Questa partita era molto importante, emotivamente, per molte cose. per me era il mio primo anno in nazionale, è una responsabilità. poi una persona importante per me è morta due, tre settimana fa" ha aggiunto, visibilmente emozionato.

"Sono entrato quest'anno in questa squadra, ho trovato davvero un bel gruppo - ha dichiarato -Fa piacere a tutti esserci anche a tifare quando giocano gli altri. siamo molto uniti, andiamo in campo, non importa come o quanto, diamo tutto quello che abbiamo. ogni tanto funziona, ogni tanto no, ma è la ricetta di questo gruppo".

Queta vittoria, al termine di un match che ha definito "molto complicato ed emotivamente molto intenso", è un'altra delle prime volte che si aggiunge a una stagione piena di soddisfazioni e di nuove esperienze. "Ho sempre fatto il mio percorso, questo è stato un anno molto importante - ha detto -. Col mio team abbiamo avuto le nostre idee, mi è sempre piaciuto lavorare, passo più tempo in palestra che a dormire. Sicuramente la Coppa Davis era un obiettivo, giocare in nazionale è sempre importante. Non avrei potuto chiedere di più".