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Per l'azzurro un'ora di lavoro sotto lo sguardo di Daren Cahill e Simone Vagnozzi. Servizi e risposte, intensità e massima concentrazione, e la voglia di non sprecare neanche un minuto
di Ronald Giammò | 09 novembre 2023
Da oggi gli appassionati possono assistere agli allenamenti dei protagonisti delle Nitto ATP Finals anche al Pala Alpitour. Come le sessioni di allenamento al Circolo della Stampa - Sporting, anche per quelle in programma al Pala Alpitour sono disponibili i biglietti sul sito TicketOne. Per gli allenamenti il biglietto vale per l'intera giornata, non c'è suddivisione tra sessione diurna e serale. Basterà collegarsi al sito https://www.ticketone.it/artist/nitto-atp-finals/ per poter acquistare il biglietto e vedere da vicino i campioni.
Oggi Sinner si allena con Medvedev da mezzogiorno all'una al Pala Practice 1, il campo nel foyer del Pala Alpitour, e dall'una alle due del pomeriggio sul Centrale del Pala Alpitour. Dalle 17 alle 19 l'altoatesino si allenerà poi con il suo staff al Circolo della Stampa-Sporting. Ecco il programma completo.
Nitto ATP Finals, i primi allenamenti dei big
Alle 18.58 è Darren Cahill a metter piede per primo sul Centrale del Pala Alpitour. Dietro di lui, scortato da Simone Vagnozzi e Umberto Ferrara, ecco Jannik Sinner, protagonista della sua terza sessione di allenamento a Torino in vista del via delle Atp Finals di cui domani è previsto il sorteggio.
Si parla poco, ci si guarda molto e con gli occhi ci si dice tutto. E' una routine, quella dell'allenamento, ben nota a tutti i membri del suo team. Massima concentrazione, intensità in crescendo e attenzione ai dettagli e all'accuratezza dei propri gesti. Di là dalla rete c'é il peruviano Bueno come sparring partner, e l'occasione per lui è buona per misurare quanta distanza ci sia ancora a separarlo dal tennis dei big. Sinner inizia gradualmente: qualche servizio, discese a rete per ritrovare sensibilità nel tocco e poi via sulla linea di fondo per rispondere a una sequenza di servizi scagliati dal peruviano e prontamente restituitigli in prossimità di righe e incroci.
Jannik Sinner in allenamento (foto Sposito)
Durante le soste ci si guarda e si comunica per monosillabi. Cahill resta in piedi mentre è Vagnozzi a sedersi accanto al n.1 azzurro intento a rinfrescarsi. Bueno ci tiene a fare bella figura, ma l'impressione è che ogni qual volta Sinner decida di abbandonare misura e controllo dei suoi colpi mirati all'esercizio che sta svolgendo, il peruviano possa ben poco di fronte ai colpi dell'italiano e alle sue accelerazioni.
A colpire è la facilità nell'esecuzione, lauidità del movimento, il suono dell'impatto: tutte spie di una qualità che si traduce poi in occhiate di approvazione all'interno del suo team.
L'ultima parte del lavoro è dedicata alla simulazione di qualche game. Alle 19.58, giusto il tempo di raccogliere le proprie cose e di scattare un paio di foto con Bueno e il suo staff, viene decretata la fine delle ostilità. Ed è allora che compaiono i primi sorrisi sui volti di Sinner e dei suoi. Una leggerezza che finalmente può affacciarsi al temrine di una giornata scandita dal lavoro e da una complicità che in esso, in primis ma non solo, trova la sua prima ragione d'essere.
Jannik Sinner in allenamento (foto Sposito)
Prima di Sinner a scendere in campo erano stati Holger Rune e Carlos Alcaraz. Il danese, accompagnato da mamma Aneke ma privo di Boris Becker, ha sostenuto una sessione di meno di un'ora scandita da due momenti: il primo dedicato alla diagonale del dritto e il secondo a quella del rovescio. Soddisfatto, Rune ha interrotto anzitempo il lavoro lasciando spazio a Carlos Alcaraz e al suo coach Juan Carlos Ferrero. Anche per lo spagnolo il lavoro è stato suddiviso in due macro esercizi dedicati a servizio e risposte, per poi concludersi con una mini sfida al meglio dei tie-break che lo ha visto uscire sconfitto - anche se in chiusura di lavori le chiamate hanno finito col farsi sempre più labili - contro il peruviano Gonzalo Bueno.