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Bergs, dall'Africa a Zidane: le curiosità sul numero 1 del Belgio

Scopriamo le curiosità su Zizou Bergs, il numero 1 del Belgio a cui Steve Darcis si affida per provare a sorprendere l'Italia nella seconda giornata del girone in Coppa Davis a Bologna

di | 12 settembre 2024

Il diritto di Zizou Bergs (foto Sposito/FITP)

Il diritto di Zizou Bergs (foto Sposito/FITP)

E' l'unico dei belgi ad aver incontrato azzurri nel circuito. Ha da poco giocato e perso in quattro set contro una gran bella versione di Flavio Cobolli allo US Open. Ricorda un giovane Borg, ma si chiama come Zidane e non è un caso. Scopriamo le curiosità su Zizou Bergs, il numero 1 del Belgio a cui Steve Darcis si affida per provare a sorprendere l'Italia dopo il 2-1 all'Olanda nella prima giornata della Davis a Bologna.

L'esultanza di Zizou Bergs (foto Sposito/FITP)

L'esultanza di Zizou Bergs (foto Sposito/FITP)

Zizou, una scelta del padre

Quando era incinta di lui, sua madre pensava che avrebbe partorito una bambina. Aveva scelto anche il nome, Amélie. Ma è nato un bel maschietto, e il padre Koen ha scelto Zizou, che era il soprannome del grande campione francese Zidane, campione del mondo con la nazionale Bleu nel 1998. "Mio padre giocava a calcio, ma non ad alto livello, come passatempo. E lo chiamavano Zizou per i suoi giochetti con il pallone" ha raccontato Bergs.

Oggi Koen è ancora il primo tifoso del figlio. Nella sua casa di Pelt, cittadina da 30 mila abitanti dove vive, non si perde una partita del figlio, nemmeno nei Challenger, di giorno o di notte.

L'impegno umanitario di Bergs in Africa

Da anni, Bergs si impegna concretamente per l'Africa. E' iniziato tutto nel 2014, come abbiamo raccontato, dopo due successi a livello Itf in Burundi. “Da europeo – ha raccontato – ero sempre stato abituato a dare tutto per scontato. Da noi è normale avere vestiti, scarpe, racchette, corde, ma anche buon cibo a tavola ogni singolo giorno. Cose che invece, da quelle parti, non sono affatto comuni. Quella situazione mi ha aperto gli occhi”.

Così, insieme all’amico Marcel Van der Haegen, da oltre otto anni Bergs spedisce regolarmente abbigliamento e attrezzatura per permettere ai giovani del posto (ma non solo) di praticare il tennis. “Non importa la taglia dell’abbigliamento – ha aggiunto –: giocano con tutto. Ho saputo che a Bujumbura non è raro vedere gente in campo con le mie racchette e i miei vestiti. Questo mi riempie il cuore di gioia”. 

Zizou Bergs in azione (foto Sposito/FITP)

Zizou Bergs in azione (foto Sposito/FITP)

Coach Bemelmans: "E' diventato più completo"

Arrivato a Bologna forte del best ranking di numero 72 raggiunto questa settimana, Bergs è allenato dall'ex Top 100 Ruben Bemelmans da oltre due anni. "Quello di cui sono più fiero è il percorso che abbiamo fatto insieme" ha detto lo scorso giugno in un'intervista al quotidiano belga Le Soir. "Ho visto una grande evoluzione nel suo gioco e a livello mentale. E' diventato più completo, sia per quanto riguarda il tennis, sia nella gestione delle difficoltà. E cerca sempre di migliorarsi, è una sua grande qualità"

La carriera di Zizou Bergs

Bergs ha iniziato a giocare a tennis con il padre Koen. Era una passione già del nonno paterno, scomparso lo scorso marzo. Ex numero 12 del mondo da junior, è entrato in Top 200 a luglio del 2021 e in Top 100 a giugno 2024. Ha vinto la sua prima partita nel circuito ATP ad Anversa nel 2020, conquistato quattro titoli ITF e otto Challenger.

Nel 2024 ha mostrato un evidente salto di qualità. Ha costretto al quarto set Stefanos Tsitsipas all'Australian Open, al terzo set Shelton a Houston e Rafa Nadal agli Internazionali BNL d'Italia. Al Roland Garros ha festeggiato la prima vittoria in un major contro Alejandro Tabilo, fresco di semifinale a Roma, e ha raggiunto il terzo turno. Un risultato che l'ha proiettato in Top 100.

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