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Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno raccontato la loro amicizia in conferenza stampa dopo la vittoria in doppio contro l'Argentina in Davis.
di Alessandro Mastroluca, da Malaga | 22 novembre 2024
"Io e Jannik siamo due ragazzi profondi. Siamo nati in due posti molto diversi, cresciuti con un background, ma siamo simili. Due ragazzi che amano quello che fanno e hanno superasto momenti difficili". Matteo Berrettini ha raccontato così il rapporto con Jannik Sinner, un feeling che inizia fuori dal campo e si traduce anche nell'intesa vincente vista contro l'Argentina nel match decisivo per la qualificazione alla semifinale di Davis. Questione di feeling, che batte anche l'esperienza insieme: in doppio, infatti, avevano giocato in coppia solo due volte, all'Atp Cup del 2022.
"Sto prendendo spunto dalla sua voglia di migliorare sempre, anche se lo guardi e ti chiedi cosa ci sia da migliorare" ha detto Matteo, che ha dato un voto 10 alla stagione di Jannik.
Sinner gli ha restituito la stessa votazione, per quanto fatto in campo contro Molteni e Gonzalez. "Si è occupato anche di me" ha detto già in campo: ha insomma trascinato la coppia. "Io e Matteo vediamo le cose in modo simile" ha detto Sinner in conferenza stampa. "Abbiamo parlato tanto del tenis, di come gestire certe situazioni, come migliorare. Siamo vicini, anche se siamo arrivati al top per percorsi diversi: siamo simili, la nostra amicizia è tutta naturale, ed è bello in un circuito in cui passi fuori oltre 40 settimane all'anno".
Sinner e Berrettini hanno in comune anche un'altra cosa: vivono con trasporto la competizione a squadre. "E' una sensazione diversa. Nel team siamo molto amici in campo e fuori e nei momenti delicati questo ti dà sicurezza" ha detto. "Hai una grande responsabilità e un tipo di pressione diversa quando sai di avere l'onore di rappresentare una nazione meravigliosa come l'Italia" ha sottolineato il numero 1 del mondo.
"Con Matteo avviamo giocato un ottimo doppio, ha fatto una partita incredibile e mi ha dato grande convizione. So che per [il capitano] Filippo [Volandri] non è stato facile scegliere di farmi giocare anche in doppio e non solo in singolare" ha raccontato.
"Ogni volta che ho la possibilità di giocare competizioni a squadre cerco di farlo, per la tua nazionale è speciale. Sentire l'inno nazionale prima di ogni incontro è incredibile. Giocare con Jannik chiaramente ti toglie pressione, sai che giocherà bene. Grazie al capitano per avermi scelto" ha aggiunto Berrettini.
"Mentalmente mi sento forte, quando gioco per l'Italia sento ancora più energia. Ci metti il cuore quando vedi i tuoi compagni che tifano per te e vorrebbero essere lì in campo e sai che devi giocare anche per loro" ha aggiunto. Il riferimento chiaro è a Simone Bolelli e Andrea Vavassori, quinta miglior coppia del 2024: in stagione hanno vinto tre titoli, giocato due finali Slam e preso parte alle Nitto Atp Finals a Torino. "Hanno fatto una stagione incredibile, sono una delle copvie pù forti al mondo, e questo dimostra quanto è solido il movimento italiano. Ci hanno dato una grande mano, ci hanno detto come giocare se fossimo scesi in campo visto che conoscevano molto bene i nostri avversari. E' davvero speciale".