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BJK Cup: Italia in finale, la Polonia si arrende al doppio d’oro

Errani e Paolini si aggiudicano il doppio decisivo superando Swiatek e Kawa. In precedenza Bronzetti aveva sconfitto Linette e Paolini aveva ceduto a Swiatek

18 novembre 2024

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Billie Jean KIng Cup 2024: le azzurre festeggiano l'ingresso in finale (foto Fioriti/FITP)

Sara Errani e Jasmine Paolini regalano all’Italia la settima finale in Billie Jean King Cup, la seconda consecutiva. Alle Finals in corso a Malaga le azzurre si impongono per 75 75, in un’ora e 37 minuti di partita, su Iga Swiatek e Katarzyna Kawa. Una rimonta clamorosa da 1-5 nel secondo set ha permesso all’Italia di aggiudicarsi per 2 a 1 la semifinale contro la Polonia.

E Sara Errani diventa la giocatrice italiana con il maggior numero di vittorie, 28 (16 in singolare e 12 in doppio) nella storia della Billie Jean King Cup (già Fed Cup), superando Francesca Schiavone (27).

In precedenza nel primo singolare Lucia Bronzetti aveva ha sconfitto per 64 76(3) Magda Linette mentre Iga Swiatek aveva superato in rimonta per 36 64 64 un’indomita Jasmine Paolini.

Ha deciso il doppio

Primo set serratissimo con in campo le due numero uno delle rispettive squadre che già se l’erano date di santa ragione nel secondo singolare. Swiatek serve benissimo e concede un “quindici” soltanto in tre turni di battuta, Errani difende suoi turni di servizio con grande caparbietà. Nel decimo gioco, con Paolini al servizio, le polacche non sfruttano tre set-point consecutivi grazie alla prontezza sottorete di Sara prima, di Jasmine poi ed infine ancora di Sara (5-5). Con la risposta di rovescio incrociato sulla riga di Paolini sono invece le azzurre a centrare il break nell’undicesimo game e poco dopo prima Paolini colpisce una morbida volée di rovescio e poi Sara sigla il 7-5 con la volée di diritto.

Nella seconda frazione subito break per le azzurre (con Swiatek al servizio) firmato da Errani, inesorabile sotto rete (1-0). Immediato il contro-break con una risposta profondissima di Iga che costringe Jasmine all’errore (1-1). Nel quarto gioco arriva un altro break per la Polonia: un nastro beffardo trasforma in un pallonetto il passante di Swiatek ed Errani è superata (3-1). Grazie ad un intervento a rete provvidenziale di Kawa il vantaggio è confermato (4-1) con le azzurre che vedono sfumare la chance di rientrare.

Nel sesto game arriva un secondo break per le polacche grazie ad una gran risposta di rovescio di Iga che costringe Jasmine all’errore (5-1). Le azzurre si riprendono uno dei due break (5-2) e poi si rifanno sotto (5-3). Una volée di rovescio incrociata di Kawa fuori riapre il set per l’Italia (5-4) ed una risposta di rovescio lunga sempre di Kawa permette il riaggancio (5-5). Poi con la volée di rovescio stoppata di Sara arriva il quinto gioco consecutivo ed il sorpasso delle azzurre (6-5). Poco dopo Swiatek spedisce il diritto in prima fila ed è 7-5 Italia, con il sesto game consecutivo. E soprattutto le azzurre di Tathiana Garbin sono di nuovo in finale! (T.T.)

Sara Errani e Jasmine Paolini in azione (foto Fioriti/FITP)

Sara Errani e Jasmine Paolini in azione (foto Fioriti/FITP)

Italia e Polonia arrivavano a questa semifinale con pedigree e storie molto diverse. Se le azzurre infatti sono riuscite nella loro storia ad aggiudicarsi il trofeo in quattro edizioni, la Polonia grazie al piazzamento ottenuto ha già fatto registrare quello che è il suo miglior risultato mai raggiunto nella storia del torneo.

Più che sulla sfida sulle rispettive numero uno - Jasmine Paolini e Iga Swiatek - già affrontatesi in finale quest'anno al Roland Garros (62 61 il risultato finale in favore della polacca), la curiosità maggiore riguardava invece la scelta della prima singolarista azzurra, ricaduta a ragione su Lucia Bronzetti, autrice di un finale di stagione in crescendo sugellato dalla semifinale nel WTA250 di Guangzhou di fine ottobre. La n.78 del mondo ha sconfitto Magda Linette (n.38) vincitrice a Praga dell'unico titolo del suo 2024.

La vittoria di Bronzetti

Esordio di gloria quella festeggiato oggi da Lucia Bronzetti, schierata a sorpresa nel primo singolare della semifinale di Billie Jean King Cup da capitan Tathiana Garbin e autrice di una partita impeccabile grazie alla quale ha superato la polacca Magda Linette col punteggio di 64 76(3). Già protagonista di un finale di stagione in crescendo, Lucia fin dal primo game in risposta ha gettato le basi per un successo costruito poi con ordine e costanza.

Issatasi sullo 0-30 l'azzurra ha incassato la rimonta di Linette, ma nel secondo gioco in cui la polacca è andata al servizio son diventate tre le chance di break in favore di Bronzetti, brava a capitalizzare la sua seconda opportunità. Avanti 3-1, l'italiana subisce il ritorno della sua rivale, portatasi sul 3-3, ma Bronzetti non si disunisce: è costante nello scambio, pulita nelle traiettorie, e paziente quando si tratta di indurre la sua rivale all'errore. Dopo due recuperi in lob, Linette schianta uno smash in rete in preda alla frustrazione e Bronzetti si riporta così in vantaggio per poi issarsi ancora al set point grazie a un ace. Ed è un'altra solida prima a costringere la polacca a una risposta che decolla oltre la linea di fondo, il tredicesimo suo gratuito del primo set che regala il parziale all'azzurra.

Il copione non cambia in avvio di secondo set. Bronzetti è in piena fiducia, gioca a tutto braccio, limita gli errori, costringe la sua rivale a giocare sempre una palla in più impedendole di trovare il ritmo giusto. L'ennesimo gratuito della polacca dà un altro break alla riminese. Linette appare sempre più fuori giri e in breve arriva anche il doppio break a fissare il punteggio sul 4-1. Ed è qui che entra in gioco l'emozione, fin lì acquattatasi nelle trame di gioco dell'azzurra e ridestata dalla disperazione con cui la polacca ormai gioca ogni suo colpo. Ora, i colpi di Bronzetti si fanno meno precisi e atterrano innocui verso la metà campo altrui, e Linette a gioca facile a sfogare la sua frustrazione tramutandola in fiducia vincente dopo vincente, complice anche un gioco a rete fattosi più frequente. Si va al tie-break. Capitan Garbin riordina le idee, il resto è tennis e coraggio. Per un tie avviatosi nel migliore dei modi e ancora tutto da giocare (R.G.).

Paolini cede a Swiatek

Sei mesi non sono trascorsi invano da quella finale del Roland Garros in cui Jasmine Paolini riuscì a racimolare tre soli game contro l'allora n.1 del mondo Iga Swiatek. Ma non sono stati ancora sufficienti. La n.4 del mondo azzurra è uscita sconfitta di misura nel secondo singolare contro la polacca cedendo solo al terzo set dopo quasi tre ore di lotta col punteggio di 36 64 64. E ora sarà il doppio a decidere la prima finalista di questa edizione di Billie Jean King Cup.

I primi game del primo set volano via rapidi e all'insegna dello studio con le due contendenti intente a sintonizzarsi sulle condizioni di gioco prima di dar libero sfogo ai loro colpi. Swiatek non ha perso il suo killer instinct, e dopo aver salvato due palle break va a segno alla prima occasione. Paolini però ricambia subito il favore e nel game successivo, il sesto, quello più lungo del parziale riesce a strappare la battuta alla polacca al terzo tentativo. E' la conferma che mancava. Anche Iga è vulnerabile, e l'indoor non è tra le superfici a lei più gradite. Paolini bissa il break per poi chiudere il set in suo favore dopo aver annullato altre tre palle break alla ex n.1 del mondo.

Lo stadio è tutto esaurito, il contingente di tifosi polacchi trova posto proprio sopra la panchina delle loro beniamine e quando Iga va a segno si fanno sentire più dei tifosi azzurri. Il match è serrato, si lotta per ogni quindici e il terzo game, così come il quinto, sono quelli in cui la contesa potrebbe virare definitivamente dalla parte della n.4 del mondo, abile a costruirsi ben cinque chance di break, tutte rispedite al mittente dalla coriacea polacca. E come spesso accade in questi casi, le conseguenze per Paolini non tardano ad arrivare, e quel che è peggio, si manifestano proprio nell'ultimo game con Swiatek ancora una volta cinica nel capitalizzare le sue occasioni quando più conta saperle cogliere. Si va al terzo. Sono 25 i vincenti messi a segno sin qui dalla n.2 del mondo a fronte di ben 22 gratuiti; 17 invece quelli della n.4 del ranking con 11 gratuiti.

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Swiatek conserva un complicatissimo turno di battuta nel terzo game (ancora!) durato sedici punti di cui quattro coincisi con altrettante chance di break per Paolini. E come accaduto in precedenza, Swiatek è lesta a leggere nella testa della sua rivale e ad aggredirne il servizio immediatamente siglando il break del 3-1. Partita finita? Neanche per idea. Jas non molla e alla seconda chance si riprende ciò che le era stato tolto. E così si prosegue fino alle ultime battute del match: nessuna palla break ad eccitare più la contesa, nessun vantaggio ad allungare alcun gioco. E fatale ancora una volta si è rivelato l'ultimo game, un game di altissimo livello, in cui Swiatek è riuscita ad alzare il livello costringendo Paolini a un paio di gratuiti di troppo. L'ultimo dei quali volato via oltre la linea di fondo, lì dove invece erano atterrati gli ultimi colpi della polacca, stanca, imprecisa, piegata ma ancora una volta dimostratasi non disposta a spezzarsi (R.G.).

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