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Billie Jean King Cup su SuperTennis: è di Swiatek il 2-0 che elimina la Spagna

Le padrone di casa subito opposte al forte team polacco guidato da Iga Swiatek. Dopo quasi quattro ore di gioco Linette supera Sorribes Tormo e porta in vantaggio la Polonia. La ex n.1 del mondo in tre set supera la beniamina del pubblico qualificando la Polonia ai quarti

di | 15 novembre 2024

Spagna e Polonia al via del loro tie (Getty)

Spagna e Polonia al via del loro tie (Getty)

Spagna e Polonia si sfidano per la quarta volta nella storia della competizione (2-1 il bilancio in favore delle iberiche). Obiettivo, per entrambe, tornare ai fasti di quelli che sono i loro migliori risultati che per le spagnole coincidono con quattro titoli, l'ultimo dei quali colto nel 1998, e per le polacche il quarto di finale centrato nel 2015.

La Spagna, padrona di casa, è a Malaga in virtù di una wild card mentre la Polonia ha conquistato la sua qualificazione battendo 4-0 la Svizzera. A guidare le padrone di casa ci sarà la capitana Anabel Medina Garrigues, in carica dal 2018 e con un bilancio di 9 tie vinti e 4 persi durante la sua gestione. Numero uno della Spagna è Paula Badosa, n.12 del ranking Wta (1-1 il suo bilancio in BJK Cup), a completare la squadra ci sono poi i nomi di Jessica Bouzas Maneiro, Nuria Parrizas-Diaz, Sara Sorribes Tormo e Marina Bassols Ribera. 

Per la Polonia quella di Malaga sarà la terza partecipazione alle Finals di BJK Cup. L' anno scorso la sua corsa si concluse contro il Kazakhstan nelle qualificazioni per poi ricevere una wild card per le Finals dove si piazzò al terzo posto del suo girone alle spalle di Canada e Germania. Nona nel ranking, la Polonia è guidata dalla ex n.1 del mondo Iga Swiatek a cui si aggiungono due profili molto solidi quali quelli di Magda Linette e Magdalena Frech. Completano il roster polacco Maja Chwalinska e Katarzyna Kawa.

Ieri sera intanto è arrivata la prima sorpresa del torneo con l'eliminazione degli Stati Uniti per mano della Slovacchia. Dopo aver perso il primo singolare, vinto da Taylor Townsend (75, 64) contro Renata Jamrichova, la Slovacchia aveva rimesso in parità la sfida grazie al successo di Rebecca Sramkova contro la n.11 del mondo Danielle Collins. A completare la rimonta ci hanno pensato Viktoria Hruncakova e Tereza Mihalikova che al super tie-break si sono imposte contro Townsend e Ashlyn Krueger col punteggio di 63 36 10-8.

E' della Polonia il primo punto del tie, e ad aggiudicarselo è stata Magda Linette vincitrice in tre set contro la spagnola Sara Sorribes Tormo: 76(8) 26 64 il punteggio finale di un match che per soli dieci minuti non ha eguagliato il record della partita più lunga mai giocata in questa competizione risalente al 2016 e vinta in 4 ore dall'olandese Richel Hogenkamp contro la russa Svetlana Kuznetsova. 

Il biglietto da visita è stato il primo set, conclusosi dopo oltre un'ora e mezzo di gioco al tiebreak e scandito da ben dodici palle break e due set point. Da sottolineare, come già accaduto diverse volte in stagione, l'incredibile resilienza della spagnola, capace di protrarre le operazioni nonostante i soli 3 vincenti messi a segno a fronte dei 31 scagliati dalla sua rivale. Ma con percentuali così incerte e numeri così elevati (33 i gratuiti di Linette) alla fine a far la differenza sono stati solo due punti, un dettaglio che recava però in sé la promessa di quel cui poi si sarebbe assistito. 

Una volta prese le misure, Sorribes ha condotto i giochi nel secondo parziale bissando il break colto in avvio con un secondo in chiusura di set riportando così in parità lo score. Ma è nel terzo che si è decisa la contesa e si è venuto a spezzare un equilibrio fin lì garantito dai due giochi messi in campo dalle contendenti: più precisa ed efficace al servizio la polacca, più aggressiva alla risposta la spagnola, capace di far giocare sempre una palla in più alla sua rivale forzandone così i gratuiti (29 alla fine del terzo set, 81 complessivi). Gli ultimi quattro game, eccitati da otto palle break, sono andati in archivio con ben tre turni di servizi ceduti e due chance fallite da Sorribes per portarsi sul 5-5. E al secondo match point, dopo dodici punti giocati, Linette ha così potuto festeggiare il successo con cui regalare il primo punto della sfida al suo paese.

Linette: "A fine partita mi sentivo felice e al tempo stesso mi veniva da piangere. Sono davvero fiera di me: perché le condizioni era toste, perché non l'avevo mai battuta prima, e perché sentivo la responsabilità di dare tutto e dimostrarmi all'altezza del compito per cui ero stata scelta contro una delle rivali per me più ostiche. Il primo set è stato davvero duro e complicato e non si stava mettendo bene, però volevo vincerlo a tutti i costi così da potermi dare delle chance nel secondo ed eventualmente nel terzo. Come recupererò? Come sempre, ma qui avrò anche l'aiuto di tutta la squadra che è stata fantastica. Farò qualche bagno ghiacciato, stretching, dei massaggi e la doccia. Ci aspetta ancora molto lavoro da fare".

Per chiudere il tie non c'è stato bisogno di aspettare l'esito del doppio. Ci ha pensato Iga Swiatek a porre fine alla contesa battendo in tre set la rivale nonché amica Paula Badosa col punteggio di 63 67(6) 61. Un risultato che qualifica così la Polonia ai quarti di finale dove ora l'attende la Repubblica Ceca (sabato 16, non prima delle 15 in diretta su SuperTennis). Rivali, certo. Ma ancora prima amiche. E il lungo abbraccio scambiatosi a rete dalle due a fine match, a cui ne è seguito anche un altro più rapido una volta che la spagnola era tornata a sedersi al suo angolo, ne sono stati la conferma. Badosa ci ha provato, ha lottato, riuscendo a pareggiare i conti al termine di un equilibratissimo tie-break nel secondo set, e il pubblico del Martin Carpena ha atteso a lungo prima di abbandonare le tribune riservandole un lungo applauso. 

Nel primo set Swiatek era apparsa per lunghi tratti la giocatrice famelica e infallibile conosciuta per buona parte della stagione. Solida al servizio, ancor più determinata alla risposta, e capace di indirizzare lo scambio non appena colto un calo di ritmo nelle iniziative altrui. Il solo break ottenuto nel primo parziale è ricompensa insufficiente se rapportata ai numeri collezionati dalla polacca: 81% di punti estratti dalla prima, oltre il 50% di punti ottenuti rispondendo alla seconda, 12 vincenti (solo 1 quello messo a segno da Badosa) e 2 ace. 

Un ritmo insostenibile a cui, seppur in leggero calo, ha dovuto adeguarsi in fretta Badosa. Finalmente in partita, la spagnola ha iniziato a far pesare i suoi colpi, ad aggredire Swiatek sul rovescio, puntellando il suo servizio e osando - quando possibile - alla risposta. Risultato: un secondo set in cui per due volte la spagnola è riuscita a recuperare un break di svantaggio per poi aggiudicarselo al tie-break.

Poteva sembrare l'inizio della riscossa. Si è invece rivelato l'ultimo vagito della n.12 del mondo, caparbia nel tener testa alla sua rivale in apertura di terzo set ma progressivamente sovrastata dalla ex n.1 del mondo. Ripresasi dopo la debacle patita alle WTA Finals, giunta al suo secondo evento accompagnata dal suo nuovo coach Wim Fisette e ormai lanciata alla guida di una nazionale polacca rivelatasi molto più solida e meno Iga-dipendente di quanto facessero pensare le aspettative con cui era giunta qui a Malaga.

Swiatek: "Nel primo set e all'inizio del secondo credo di aver giocato il miglior tennis dagli US Open. Mi sentivo felice, sapevo di essere in una buona posizione. Poi si è complicata e mi sono anche innervosita e la cos ami è costata qualche punto, ma la cosa più importante è che poi sono riuscita a riprendere in controlla la situazione e a giocare bene come avevo fatto sin lì". 

"Quello che ci siamo dette Paula e io a fine match resta tra noi. Sono felice che sia tornata giocare ad alti livelli e alla fine, dopo, le ho detto che spero un giorno di giocare con lei una finale di un Grand Slam".

"La Repubblica Ceca è fortissima e ha dimostrato di esserlo molte volte, hanno ottime singolariste e grandi doppiste. Sarà una bella sfida e sarà dura, ma è per questo che siamo qui, per affrontare questo tipo di sfide".


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