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Coppa Davis, Australia in finale. Hewitt: "Fiero dei miei giocatori"

Alexei Popyrin ha sconfitto Otto Virtanen, Alex De Minaur ha chiuso il confronto contro Ruusuvuori. L'Australia centra la finale numero 49 in Davis

24 novembre 2023

L'Australia centra la 49ma finale della sua storia in Coppa Davis, la seconda consecutiva. Merito di Alexey Popyrin e Alex De Minaur che portano la nazionale Aussie a una vittoria dal titolo numero 29, il primo dal 2003.

Popyrin, numero 40, ha aperto la semifinale contro la Finlandia battendo 76(5) Otto Virtanen, numero 171. Il 24enne di Sydney, campione quest'anno a Umago, ha ottenuto così il suo secondo successo in singolare in Coppa Davis dopo quello ottenuto al debutto nei preliminari del 2019 contro il bosniaco Nerman Fatic. Ma il primo in un match a punteggio non ancora acquisito.

De Minaur, numero 12, ha sconfitto 64 63 Emil Ruusuvuori, numero 69 e rientrato dopo aver saltato il quarto contro il Canada per un infortunio alla spalla. L'Australia aspetta in finale Italia o Serbia, che si incontrano sabato 25 novembre alle 12: tutti i match in diretta su SuperTenniX, studi pre- e post-partita dopo ogni sfida su SuperTennis.

AUSTRALIA-FINLANDIA 2-0
Alexei Popyrin (AUS) b.Otto Virtanen (FIN) 76(5) 62 
Alex de Minaur (AUS) b Emil Ruusuvuori (FIN) 64 63
Harri Heliovaara/Patrik Niklas-Salminen (FIN) v Matthew Ebden/Max Purcell (AUS) - NON SI GIOCA

L'ORGOGLIO DI HEWITT

L'Australia diventa così la prima nazione dopo la Francia (2017-2018) a giocare due finali consecutive di Coppa Davis.

"Sono molto fiero dei miei giocatori. In Coppa Davis non ci sono partite facili, non puoi dare niente per scontato - ha detto il capitano Lleyton Hewitt in conferenza stampa -. Sapevamo che avremmo incontrato avversari duri".

Non sono mancati gli elogi per Alexei Popyrin. "E' stato un gran giorno per lui, sono molto orgoglioso - ha detto -. Ha lavorato duro con la squadra a Manchester nel girone, ha sostenuto i ragazzi. Oggi ha avuto la sua occasione e l'ha sfrutatta in pieno. E' andato in campo e ha fatto quello che serviva, tutto quello che gli abbiamo chiesto e che ci aspettavamo da lui".

L'esultanza di Alex De Minaur in Coppa Davis (Sposito/FITP)

LA VITTORIA DI DE MINAUR

De Minaur ha vinto il decimo degli ultimi 12 singolari di Coppa Davis e si conferma l'uomo chiave per l'Australia. Dopo la rimonta da sotto di un set e un break contro Jiri Lehecka, ha avuto un compito più facile contro Ruusuvuori che ha avuto comunque il merito di non lasciar andare del tutto il match quando si è trovato sotto di due break sul 2-5 nel primo set.

Il numero 69 del mondo gradualmente si scalda, guadagna campo e si riprende uno dei due break di svantaggio: efficace la palla corta con cui chiude l'ottavo game, autorevole il turno di battuta successivo che chiude a... Sui colpi piatti che rimbalzano bassi, "Demon" incontra bene la palla. Non sorprende la sua velocità di spostamento, in orizzontale e verso la rete, né la sveltezza delle mani quando c'è da contrattaccare. Il finlandese prova allora a imprimere variazioni di ritmo con il back profondo o con lo slice.

De Minaur va di nuovo a servire per il set, manca le prime due chances, ma alla terza occasione piazza la prima vincente a uscire. Applaude Hewitt, esulta Purcell come tutti gli australiani presenti nello stadio. L'atmosfera non è certo quella che ci si aspetterebbe in un campo neutro, anche se in gran parte per merito dei tanti finlandesi già presenti per il quarto di finale contro il Canada. "La maggior parte dei tifosi sono finlandesi, a parte il nostro piccolo angolo dietro le panchine, e potevi sentirlo durante gli inni" ha detto Popyrin.

Ruusuvuori, rientrato dopo aver saltato il primo confronto a Malaga per un problema alla spalla, manca una palla break nel secondo game e nel terzo finisce per cedere il servizio alla prima occasione. Ruusuvuori ormai è sul filo, e lo è ancora di più nel settimo game. Nonostante i continui incitamenti, nonostante la ricerca di cambi di ritmo e attacchi in controtempo del finlandese, De Minaur va per cinque volte a un punto dal doppio break. La geometria è sempre il suo mestiere, e si vede. Ma non basta. Ruusuvuori entusiasma i tifosi quando gioca la palla corta con cui cancella la quinta palla break, li fa scattare in piedi quando alla fine tiene il servizio nel suo game più tribolato. Il dj prova a farli ballare con il remix della "Macarena" che però aveva riscosso più successo tra i britannici durante il quarto di finale perso contro la Serbia.

Ballano comunque, gli australiani, qualche game più in là. Ballano per una finale conquistata con merita, per un sogno che continua.

Coppa Davis, l'esultanza di Alexei Popyrin (Foto Sposito/FITP)

POPYRIN: "UN MOMENTO CHE NON DIMENTICHERO' MAI"

Hewitt ha cambiato formazione rispetto al quarto di finale contro la Repubblica Ceca, in cui aveva schierato Jordan Thompson battuto da Tomas Machac. E la scelta di schierare Popyrin ha pagato.

Nel primo set, però, il numero 2 finlandese Virtanen ha fatto meglio nei turni di risposta e si è guadagnato anche un set point sul 6-5, mancato però con una risposta lunga. Popyrin ha tenuto il servizio, ha allungato al tie-break e ha chiuso 7-5 ancora su un errore del finlandese.

Nel secondo parziale è emersa la superiorità di Popyrin che ha costretto il rivale a giocare su ritmi sempre più alti e con incertezze sempre maggiori. Il mix si è concretizzato nel doppio fallo che ha portato l'australiano avanti 4-2. La partita non ha più avuto storia.

"Non avevo mai provato una tensione simile nella mia vita: la tensione di giocare il primo incontro a punteggio non acquisito in un tie di Coppa Davis. Dovevo tenere la mente fredda e concentrarmi sulle opportunità che sarebbero arrivate" ha detto in conferenza stampa Popyrin.

E' l'effetto che fa la Coppa Davis, anche nella nuova versione, con il nuovo formato che pure al capitano Hewitt non piace. "Non importa in quale format, giochi comunque per la tua nazione ed è il sogno di tutti. Il mio era quello di giocare con la maglia verde e oro. Sono nato e cresciuto in Australia, tutti i miei coach erano australiani, ho ammirato Lleyton e le altre grandi leggende australiane. Se hai il privilegio di indossare la maglia della nazionale, che sia per la Davis vecchia o quella nuova, allora dai tutto. E senti una tensione, una pressione, che non ha paragoni. Vincere la prima partita di questa semifinale è il momento più alto della mia carriera, un'emozione che non dimenticherò mai".

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