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Coppa Davis, Berrettini: "Tutta la squadra mi ha spinto in questo successo"

La soddisfazione del primo singolarista azzurro che chiude così la sua settimana bolognese con tre successi in altrettante uscite: "Abbiamo la squadra più compatta e il pubblico più caldo, ora tutti a Malaga"

15 settembre 2024

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La grinta di Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

"Sarà l'aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l'ho sognato fin da quando ero bambino", emozionato e sollevato Matteo Berrettini ha così commentato a caldo il suo terzo successo in altrettanti singolari in questa fase a gironi di Coppa Davis.

"E' sempre complicato - ha poi aggiunto l'azzurro, commentando l'andamento del match contro l'olandese Botic Van De Zandschulp - giocare contro un giocatore così in forma, ha battuto Carlos (Alcaraz, ndr) agli US Open, mi aspettavo un match difficile e mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale".

L'abbraccio tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

L'abbraccio tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

A fine match c'è stato anche l'abbraccio con Jannik Sinner che ha assistito dalla panchina azzurra alla sfida dell'ex n.6 del mondo: "Sì, mi ha dato una bella spinta e anche un po' di pressione, risponde leggermente meglio di me - ha ancora scherzato Berrettini - E' stato fondamentale come tutto il team e le persone che ci aiutano in queste due settimane di Davis: preparatori, fisioterapisti, coach mentali. C'è un sacco di lavoro dietro le quinte ed è grazie a loro se oggi sono in campo e alla fiducia che mi hanno dato".

La chiusura è per le Finals di Malaga che anche quest'anno vedranno l'Italia tra le otto protagoniste. Da campione in carica qual è, l'obiettivo è quello di andare a caccia del bis: "Sì, l'obiettivo è quello, non so se arriverà quest'anno, ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo e vi aspettiamo tutti a Malaga".

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Berrettini in conferenza stampa: "Da Bologna porto con me fiducia e consapevolezza"

In conferenza stampa Berrettini è tornato ad analizzare il match appena vinto, un match in cui "lui ha giocato meglio di me per un set e mezzo, poi l'inerzia è girata e ho iniziato a trovare maggiore fiducia da fondo campo. Ho ottenuto il break e ho vinto il secondo set - ha raccontato - lì ho iniziato a giocare meglio io, ma indoor è sempre una lotta e sul match point ero sicuro che il suo dritto fosse finto in rete. Ma questo è il tennis".

Certi della qualificazione alle Finals di Malaga, resta da capire quale sarà la squadra a cui si affiderà capitan Volandri: "E' una bella competizione quella interna al team che serve a tutti noi per dare il meglio. E' sana - sottolinea senza dubbi l'azzurro - Un nome può già essere considerato in lista per quello che ha fatto in questa stagione e in questi anni…. Io - ha poi aggiunto - ho usato questi mesi per mettermi alla prova per poter essere la versione migliore di me stesso e anche quando non vengo chiamato per scendere in campo cerco di dare lo stesso il mio contributo. Questo vuol dire essere squadra. E lo avete visto dal modo in cui Flavio e tutti gli altri hanno vissuto gli ultimi punti della mia partita. Questo è uno dei segreti di questa squadra".

Le ultime considerazioni, Berrettini le riserva a quelli che saranno i suoi prossimi appuntamenti e all'eredità che porterà con sé da questa trasferta bolognese: "I miei prossimi appuntamenti saranno Tokyo, Shanghai, Stoccolma, Vienna e Bercy. Da Bologna mi porto via tanta consapevolezza di aver dato tutto quello che avevo per questa maglia, questa nazione e per i ragazzi. Sono più grande, arrivavo con i dubbi e la consapevolezza che non sarebbe stato scontato scendere in campo. Mi porto via la fiducia del capitano e dei ragazzi nonostante i mesi complessi che ho vissuto. Ho fatto un lavoro importante con il mio team e con le persone che mi vogliono bene, questo me lo riconosco. Era importante per tornare, ma non era scontato tornare e vincere così".

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