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L'intervento del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, nella sede della Regione Emilia-Romagna nella prima tappa del viaggio in Italia della Coppa Davis
04 dicembre 2023
Riparte da Bologna il viaggio della Coppa Davis. "Torniamo qui nel punto di partenza, e partiamo per un viaggio che farà attraversare tutto il nostro Paese a questa coppa che abbiamo inseguito e sognato per 47 lunghi anni, una vita" ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel a Bologna, ricevuto insieme al capitano Filippo Volandri nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente Stefano Bonaccini.
"Ripartiamo da Bologna perché il prossimo incontro sarà qui, perché quello che hanno fatto il capitano e la squadra credo che crei ancora più valore per una scommessa che la Regione ha fatto due anni fa, prendendo le finali per i successivi cinque - ha spiegato Binaghi -. Ma la cosa più importante, al di là del successo sportivo, sono i valori che i ragazzi e il capitano trasmettono".
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonacini, il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, e il capitano dell'Italia di Coppa Davis, Filippo Volandri (Fitp)
Un omaggio dovuto e sentito, quello della nazionale azzurra, perché il viaggio verso il secondo trionfo in Coppa Davis della nostra storia, il primo dopo il successo a Santiago in Cile nel 1976, è iniziato con la fase a gironi di Bologna a settembre.
"Partiamo da qui per due motivi: perché ci avete creduto insieme a noi quando nessuno poteva pensare che sarebbe potuta arrivare una soddisfazione così grande in un tempo così breve; qui ci avete accolto come solo dei buoni padri di famiglia riescono a fare con i propri figli, ci siamo sentiti a casa fin dal primo momento - ha detto Binaghi nel suo intervento -. Poi dovevamo tornare qua perché è successa una cosa che non era mai accaduta a mia memoria. Il presidente Bonaccini è stato al mio fianco fin dal primo incontro, ha sofferto con noi quando abbiamo perso 3-0 contro la squadra B del Canada, è stato al mio fianco quando sembrava che tutto fosse perduto perché l'incontro con il Cile sembrava fosse, e stava per diventare, una formalità per mandarci a casa. E credo sarebbe stato al mio fianco anche in una conferenza stampa che in caso di sconfitta avrebbe avuto dei passaggi pesanti. Ha poi gioito con noi quando abbiamo conquistato il passaggio alla fase finale e, posso metterlo per iscritto, ha trascurato suoi doveri per guardare la fase finale di Malaga".
Quella di Bologna è una celebrazione di quel che è stato, ma anche di quel che sarà. L'Italia, in quanto vincitrice, è qualificata di diritto alla fase a gironi dell'edizione 2024 che comincerà per gli azzurri sempre alla Unipol Arena.
"Ripartiamo da Bologna perché il prossimo incontro sarà qui. Quello che i ragazzi e il capitano hanno fatto penso che crei ancora più valore per la scommessa fatta dalla Regione due anni fa prendendo un girone della fase finale per i successivi cinque - ha spiegato Binaghi -. Ma la cosa più importante, al di là del successo sportivo, sono i valori che i ragazzi e il capitano trasmettono".
Penso che le amministrazioni pubbliche, lo Stato in particolare, investano nello sport perché possa essere veicolo di promozione per il territorio ma soprattutto per i valori trasmessi alle nuove generazioni. E in questo crediamo di essere oggi i più forti al mondo. Abbiamo un capitano e cinque ragazzi straordinari semplici, umili, che non cambieranno di una virgola rispetto a quello che erano due mesi fa. Ragazzi che veicolano concetti semplici come il lavoro, l'abnegazione, il sacrificio, l'umiltà. Questi valori - ha chiosato Binaghi - moltiplicano esponenzialmente il valore dell'investimento della vostra Regione, lo rendono ancora più importante. Non vediamo l'ora di tornare a settembre per un'altra festa di popolo, appena possibile avvieremo la vendita dei biglietti in modo tale da dare la possibilità anche a chi viene dalle altre regioni e dall'estero di programmare adeguatamente la propria trasferta".