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Numeri e curiosità sul Brasile che affronterà l'Italia a Bologna per la quinta volta nella storia della Coppa Davis
di Alessandro Mastroluca | 09 settembre 2024
Il Brasile si è qualificato per la prima volta per le Davis Cup Finals grazie alla vittoria sulla Svezia in trasferta a Helsingborg, la terza consecutiva nella manifestazione, la più lunga serie di successi di fila per il Brasile dal 2006.
La scheda
Titoli: 0
Primo anno in Davis: 1932
Anni in davis: 75
Tie giocati: 169 (94 - 75)
Italia-Brasile, i precedenti: 2-2
1965, Italia-Brasile 3-2 - 2°Turno Europa, Milano
1967, Italia-Brasile 1-3 - Semifinale Europa, Napoli
1992, Brasile-Italia 3-1 - Quarti World Group, Maceio
1993, Italia-Brasile 4-1 - 1°Turno World Group, Modena
Nella storia della Coppa Davis, il Brasile ha raggiunto al massimo la semifinale in due occasioni: nel 1992, sconfitto dalla Svizzera, e nel 2000, battuto dall'Australia. Prima del cambio di formato, il Brasile aveva giocato anche due finali InterZone, ovvero la finale delle sfidanti che determinava l'avversaria dei campioni in carica nel Challenge Round conclusivo, nel 1966 e nel 1971.
Nella lista dei convocati presentata il 15 luglio non c'è il numero 1 della nazione nel ranking ATP, Thiago Seyboth Wild. Certo, ci possono essere fino a quattro cambi fino a 24 ore prima dell'esordio, ma è comunque una notizia.
Thiago Monteiro, n.76, ha vinto gli ultimi quattro incontri giocati in Davis (12-11 il suo bilancio complessivo). Quest'anno ha raggiunto per la prima volta il terzo turno in un Masters 1000 a Madrid e per la prima volta gli ottavi in questa categoria di tornei agli Internazionali BNL d'Italia.
Joao Fonseca, n. 158 (il suo best ranking), ha compiuto 18 anni il 21 agosto. E' stato convocato una volta in Davis, ma non ha ancora esordito in nazionale. Campione dello US Open junior e numero 1 Under 18 l'anno scorso, nel 2024 ha guadagnato oltre 500 posizioni in classifica. Nel circuito maggiore si è già fatto valere, arrivando al secondo turno al Masters 1000 di Madrid, ai i quarti all'ATP 500 di Rio e al 250 di Bucarest. Ha anche vinto il primo titolo Challenger a Lexington, sul duro.
Felipe Meligeni Alves, n. 165 ATP con un best ranking di 128 raggiunto ad aprile 2024, ha un bilancio di 6-2 in Davis: proprio in nazionale nel 2021, contro il Libano, ha ottenuto la sua prima vittoria nel circuito maggiore. Viene da una famiglia di tennisti: suo zio Fernando ha raggiunto un best ranking di numero 25 e la semifinale al Roland Garros del 1999; sua sorella maggiore Carolina è stata numero 165 WTA in singolare a settembre 2022. In carriera ha vinto due titoli ATP in doppio, tutti con Rafael Matos, e tre Challenger in singolare (Sao Paulo 2020, Iasi 2022, Lione 2023).
Rafael Matos, n. 35 nel ranking di doppio con un best ranking di 26, ancora imbattuto nella specialità in Coppa Davis (5-0). In carriera ha vinto nove titoli nel circuito maggiore, di cui tre quest'anno. A Stoccarda quest'anno ha vinto il suo primo trofeo in carriera con Marcelo Melo.
Marcelo Melo, ex n.1 del mondo di doppio e oggi n.37, non gioca in nazionale dal 2019. In Coppa Davis vanta 19 vittorie, di cui una in singolare, e 5 sconfitte. In carriera ha vinto 38 titoli in doppio, di cui due Slam al Roland Garros 2015 e a Wimbledon 2017. Ha giocato le Nitto ATP Finals dal 2013 al 2020 e raggiunto due finali, nel 2014 con il croato Ivan Dodig e nel 2017 con il polacco Lukasz Kubot.
Dal 2019 il capitano del Brasile è Jaime Oncins, l'avversario di Stefano Pescosolido quando si ritirò nel tristemente famoso scontro di Maceiò nel 1992. Oncins, che da giocatore ha debuttato in nazionale nel 1991, è l'unico brasiliano ad aver giocato due semifinali di Coppa Davis: la prima proprio nel 1992, la seconda nel 2000. E' stato al massimo numero 34 del mondo in singolare e 22 in doppio, ha rappresentato il Brasile anche alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 (quando superò Michael Chang, allora numero 2 del mondo) e a Sydney nel 2000.