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Le parole del capitano Filippo Volandri e dei giocatori azzurri nella conferenza stampa alla vigilia dell'esordio nella fase a gironi di Coppa Davis all’Unipol Arena
di Tiziana Tricarico, da Bologna | 09 settembre 2024
Inizia una nuova avventura, con un nuovo obiettivo. Questo il mood emerso dal media day dell’Italia impegnata questa settimana con Belgio, Brasile e Olanda nel Gruppo A delle Davis Cup Finals di scena sul veloce indoor dell’Unipol Arena di Bologna (le prime due squadre di ognuno dei quattro raggruppamenti si qualificheranno per la poule finale di novembre a Malaga).
“A Bologna da squadra campione del mondo è sicuramente una sensazione diversa - esordisce il capitano azzurro Filippo Volandri -. Ma quel che è stato è stato ed ora siamo pronti a ricominciare. Abbiamo un grande team con dei giocatori giovani e siamo pronti per un nuovo traguardo. La Davis è particolare, l’ho imparato da giocatore, perché i ranking non contano: bisogna affrontare ogni squadra ed ogni avversario con la medesima attenzione”.
Primo impegno - mercoledì - contro il Brasile: “Sono una squadra giovane con Fonseca che ha un gran futuro davanti - dice ancora Volandri -. Ovviamente non ho ancora deciso chi scenderà in campo: in queste giornate di allenamenti voglio raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per valutare. Sono molto contento di questo percorso iniziato tre anni fa: il successo del 2023 è importante ma deve darci nuovi obiettivi. E’ vero, abbiamo una scelta ampia con almeno nove giocatori che meriterebbero di essere convocati. E questo ci permette di poter contare su un gruppo fatto di giocatori sempre disponibili”. E sul secondo Slam di Sinner aggiunge: “Orgogliosissimi di quello che sta facendo”.
La “new-entry” di quest’anno è Flavio Cobolli: “Con la maglia della nazionale è una faccenda diversa, oltretutto per me è la prima volta - le parole del 22enne romano -. Sono stato accolto molto bene da tutti: sono emozionato, sento che siamo una grande famiglia. Questa è una competizione che mi appartiene e non vedo l’ora di scendere in campo”.
Lo storico successo nel misto allo Us Open in coppia con Errani è stato il coronamento di un sogno per Andrea Vavassori, che ora ha in bacheca anche un trofeo Slam: “La vittoria con Sara è stata un risultato emozionante - sottolinea il 29enne torinese -: lei è una persona speciale, che sta facendo una stagione incredibile. Se Simone [Bolelli] è ‘geloso? Che abbia vinto con lei? Assolutamente no, siamo tutti molto uniti e ci sosteniamo a vicenda nei tornei durante la stagione”.
Dopo due anni (la semifinale persa contro il Canada nel 2022 a Malaga la sua ultima presenza con la maglia azzurra) Matteo Berrettini è di nuovo pronto a scendere in campo: “Fa piacere tornare da potenziale giocatore anche se in parte mi ci sono sempre sentito - sottolinea il 28enne romano - lo scorso anno non potevo partecipare ma ho cercato di dare il mio sostegno in un altro modo. Abbiamo iniziato questo percorso con Filippo [Volandri] dicendoci che tutti fanno parte della squadra, anche chi non gioca. E adeso lui è in difficoltà perché può portare solo cinque giocatori mentre potenzialmente sarebbero dieci. L’anno scorso mi è servito tanto anche in termini di stimoli per tornare. Con Filippo e tutti i ragazzi ci eravamo fatti una promessa: ho lavorato tanto per tornare competitivo. Essere qui per me è speciale”.