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Arnaldi: "Che battaglia! Felice di come l'ho gestita"

L'azzurro racconta le emozioni di quello che è stato il match più lungo da lui giocato in carriera al meglio dei tre set: "Lui ha giocato molto meglio di quanto mi aspettassi, alla fine si è decisa per pochi punti". E sulla storta rimediata a fine tie-break rassicura: "La valuteremo ma non è niente di grave"

11 settembre 2024

La gioia incontenibile di Matteo Arnaldi (foto Sposito/FITP)

La gioia incontenibile di Matteo Arnaldi (foto Sposito/FITP)

Esausto ma felice. Per una vittoria che ha regalato all'Italia la certezza della vittoria in un tie che stava rischiando di complicarsi molto. Ma il ritorno a Bologna per Matteo Arnaldi alla fine è coinciso con un successo in tre set contro il brasiliano Thiago Monteiro, in un match che nel secondo set sembrava avviato verso una rapida conclusione: "Son felice perché è stata una grande battaglia, Thiago ha giocato un'ottima partita e non mi aspettavo giocasse così bene. Era avanti di un set e di un break sul 5-3 e ho perso il servizio sull'unico turno di battuta e lui mi è rimasto sempre attaccato - ha esordito in conferenza stampa Arnaldi - Da lì in poi è stata una battaglia, lui ha tirato forte ogni colpo, ha servito benissimo ma alla fine sono contento di come sono riuscito a gestire la situazione specialmente in avvio di terzo set quando lui ha avuto delle chance di togliermi il servizio e alla fine si è decisa per pochi punti e sono contento di averla spuntata".

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Momenti di apprensione non sono mancati. Uno, in particolare, sul finire del tie-break decisivo ha visto il ligure inciampare rimediando una storta alla caviglia destra che ha fatto tenere il fiato sospeso al pubblico della Unipol Arena: "Ho preso una storta alla caviglia sul finale del tie-break, ma non è nulla di grave. Adesso farò la doccia e la valuteremo con i fisioterapisti ma non credo sia nulla di importante", ha rassicurato ancora il ligure davanti ai microfoni.

Per lui si trattava di un ritorno a Bologna, nel luogo dove un anno fa fece il suo esordio nella competizione. Ma né la location né il fatto di esserci tornati da campioni in carica hanno aggiunto pressione alle ore di vigilia trascorse dall'azzurro con ilresto della squadra: "No, ero più tranquillo rispetto a un anno fa quando giocai qui la mia prima partita, allora ero molto più teso - ha ricordato Arnaldi - Siamo i campioni in carica e tutti noi non vedevamo l'ora di scendere in campo. Sono davvero contento anche perché è stato il mio match più lungo al meglio dei tre set. Credo sia una vittoria importante, ancora di più averla conta in Davis".

Adesso testa al prossimo impegno contro il Belgio, forti di una rosa che garantisce profondità e abbondanza. Un vantaggio, certo, che porta con sé anche l'incertezza circa la sua presenza nel prossimo tie: "Siamo un bel gruppo, non c'è niente di sicuro neanche per la prossima partita. Sono contento della fiducia che mi ha dato il capitano e spero di averla ripagata".

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