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Billie Jean King Cup, l'Italia punta alla quinta: storia dei trionfi azzurri

L'Italia ha raggiunto la settima finale in Billie Jean King Cup, la seconda consecutiva. Riviviamo le precedenti e i trionfi che hanno caratterizzato la miglior stagione del tennis femminile azzurro

di | 19 novembre 2024

Errani, Garbin e Paolini (Foto Fioriti/FITP)

Errani, Garbin e Paolini (Foto Fioriti/FITP)

L'Italia ha raggiunto la settima finale in Billie Jean King Cup, la seconda consecutiva. Le azzurre inseguono il quinto successo nella manifestazione. Di fronte ci sarà la Slovacchia, che ha trionfato nel 2002 battendo le azzurre in semifinale e la Spagna in finale a casa loro, a Gran Canaria.

Italia-Slovacchia, gli H2H: 1-2
2023: Slovacchia-Italia 2-3, Qualifiers, Bratislava
2017: Italia-Slovacchia 2-3, World Group II, Forli
2002: Slovacchia-Italia semifinale World Group, Gran Canaria

Riviviamo le finali precedenti e i trionfi che hanno caratterizzato la miglior stagione del tennis femminile azzurro.

 

La storia dell'Italia in Billie Jean King Cup è cambiata nel 2006. Il percorso inizia a Nancy con una Francesca Schiavone praticamente perfetta contro Nathalie Dechy e soprattutto Amelie Mauresmo, n.1 del mondo.

Dopo il successo in semifinale in Spagna, l'Italia trionfa 3-2 a Charleroi contro il Belgio a cui mancava Kim Clijsters. L'Italia diventa la prima nazionale a vincere il titolo giocando tutte le tre partite in trasferta. E' un trionfo per tutte le giocatrici coinvolte nelle sfide: Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Mara Santangelo, Roberta Vinci, Romina Oprandi, Tathiana Garbin.

Roberta Vinci con la bandiera italiana festeggia il primo trionfo in Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, nel 2006 (Foto Costantini/FITP)

Roberta Vinci con la bandiera italiana festeggia il primo trionfo in Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, nel 2006 (Foto Costantini/FITP)

Nel 2007 l'Italia inizia in casa, a Castellaneta Marina. Batte prima la Cina poi di nuovo la Francia. Torna in finale per il secondo anno consecutivo. è di nuovo chiamata a giocarsi il titolo in trasferta ma non riesce a completare il bis in Russia.

Con la terza finale, nel 2009, si apre un ciclo di successi incredibili per l’Italia. La Francia scandisce ancora una volta la storia azzurra nella manifestazione.  Il quarto di finale contro la Francia a Orleans si ricorda soprattutto per la vittoria in rimonta di Flavia Pennetta su Amelie Mauresmo.

Nel tiebreak del secondo set, la brindisina ha mostrato il dito medio al giudice di sedia che le aveva giudicato fuori un passante di rovescio a suo avviso buono. Ai francesi, avrebbe detto Paolo Conte, "le balle ancor gli girano". Il capitano Escudé presenta invano un reclamo formale contro il comportamento di Flavia, ma ovviamente non accade nulla. Pennetta e Schiavone completano la vittoria, poi l'Italia si prende la rivincita sulla Russia in semifinale. Nella sfida per il titolo a Reggio Calabria, l'Italia chiude il cammino contro gli Stati Uniti e alza il secondo trofeo della sua storia al termine di un weekend senza grandi difficoltà.

La festa dell'Italia per il trionfo in Billie Jean King Cup nel 2009 (Foto FITP)

La festa dell'Italia per il trionfo in Billie Jean King Cup nel 2009 (Foto FITP)

Per il terzo basta aspettare un anno. Il quartetto Errani-Pennetta-Schiavone-Vinci sono ormai una garanzia. Anche se nel primo turno in Ucraina, sul veloce in una gelida Kharkiv, Alona Bondarenko batte Schiavone e spaventa l'Italia. Ma Pennetta riporta avanti l'Italia con due vittorie e Schiavone completa l'opera. 

In semifinale contro la Repubblica Ceca, non ancora la forza che avrebbe poi dominato la manifestazione nell'ultimo decennio, e in finale a San Diego contro gli USA, la superiorità dell'Italia emerge con una nettezza che non ammette discussioni. Nell'ultimo singolare della finale alla San Diego Sports Arena, Pennetta vince il singolare decisivo lasciando appena tre game a CoCo Vandeweghe.

Nel 2013 sono Sara Errani e Roberta Vinci le vere protagoniste del quarto, e finora ultimo, trionfo dell'Italia nell'allora Fed Cup, oggi Billie Jean King Cup. Si parte a Rimini contro gli USA di Varvara Lepchenko che le batte entrambe in singolare ma le "Cichis" risolvono la questione in doppio. Specialità in cui Vinci, al termine del 2013, raggiunge le 18 vittorie consecutive in nazionale: in quel momento la striscia più lunga nella storia della manifestazione.

In semifinale l'Italia affronta la Repubblica Ceca a Palermo. Gli applausi sono tutti per Vinci che batte prima Kvitova poi, in un singolare rimandato al lunedì a causa della pioggia, Lucie Safarova rimontando da 1-3 al terzo.

L'Italia che ha conquistato il titolo in Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, nel 2010 (Foto FITP)

L'Italia che ha conquistato il titolo in Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, nel 2010 (Foto FITP)

Si arriva così alla 50esima finale nella storia della manifestazione. Al Tennis Club Cagliari l'Italia affronta una Russia senza le star ma non per questo meno battagliera. Vedere per credere il match di Roberta Vinci contro Alexandra Panova. La tarantina salva quattro match point e in un'atmosfera infuocata riesce a portare a casa la partita dopo oltre tre ore. Fondamentale il tifo delle compagne di squadra Flavia Pennetta, Karin Knapp e Francesca Schiavone. 

Sara Errani, poi, può scendere in campo più tranquilla e lascia solo quattro game a Irina Khromacheva. Il giorno dopo ha portato lei il punto del 3-0 su Alisa Kleybanova, guarita dal linfoma di Hodgkin e schierata dal capitano Tarpischev al posto di Panova. 

La Nazionale di Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, ricevuta dal Presidente del Consiglio Enrico Letta a Palazzo Chigi dopo il trionfo del 2013 (Foto Costantini/FITP).

La Nazionale di Billie Jean King Cup, allora Fed Cup, ricevuta dal Presidente del Consiglio Enrico Letta a Palazzo Chigi dopo il trionfo del 2013 (Foto Costantini/FITP).

Il ciclo aperto a Charleroi  si chiude sul Monte Urpinu. Flavia Pennetta e Roberta Vinci, le uniche sempre presenti in tutte le finali, hanno scandito i grandi momenti con Francesca Schiavone, con Sara Errani, diventata colonna portante della nazionale che ha dominato la Billie Jean King Cup per otto anni e conquistato in questo periodo quattro trofei.

Da allora, però, a parte la semifinale del 2014, l'Italia fatica. Battute al primo turno nel 2015 e 2016, le azzurre scendono nel Gruppo 2 poi nel 2020-21 disputano il Gruppo B Zona Europa Africa e ottengono la promozione. E' l'inizio della risalita, del ponte costruito da Tathiana Garbin verso il futuro. Un futuro oggi più vicino che mai.

Nel 2023, a Siviglia, facciamo valere unione e spirito di squadra. Nel girone battiamo 2-1 la Francia grazie ai successi di Martina Trevisan su Alizé Cornet e di Jasmine Paolini su Caroline Garcia, sempre al terzo set. Contro la Germania altro successo, stavolta per 3-0: Trevisan piega Eva Lys, Paolini lascia cinque game ad Anna-Lena Friedsam. In doppio poi Bronzetti e Cocciaretto arrotondano il risultato superando Friedsam e Laura Siegemund, fresca di trionfo alle WTA Finals di specialità a Cancun in coppia con Vera Zvonareva. 

In semifinale battiamo la Slovenia, e bastano i due singolari per tornare in finale, e con pieno merito, a dieci anni dall'ultima volta. Trevisan batte Kaja Juvan, Paolini vince al terzo set contro Tamara Zidansek.

“E’ un sogno partito da lontano che oggi si realizza - le parole di una Tathiana Garbin semplicemente raggiante -. Dietro questo risultato c’è tanto lavoro da parte di tutto il team e della Federazione. Sono orgogliosissima delle mie ragazze che hanno fatto qualcosa di straordinario".

Giochiamo contro il Canada, che spegne i sogni azzurri. Marina Stakusic, n.258 del ranking, batte Trevisan; Paolini raccoglie cinque game contro una Leylah Fernandez versione extra-lusso. 

"E' stata una settimana molto emozionante: è stato davvero bello qui a Siviglia", ha detto Tathiana Garbin, che dopo la finale ha rivelato di stare combattendo "una battaglia difficile". 

Quando cadi, ha aggiunto "hai qualcosa da raccogliere: devi guardarti intorno e capire cosa puoi prendere di buono . Quindi penso che impareremo molto da questa settimana. Penso che la mia squadra sia come una famiglia. Impariamo a rialzarci, ma a rialzarci insieme. Questa è la lezione, la lezione più importante che impariamo".


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