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Il doppio misto azzurro eliminato dagli olandesi al super tie-break dopo aver sciupato un match-point: "Ma è ingiusto ridurre tutto a quel punto"
31 luglio 2024
L'amarezza è tanta, ma non offusca i pensieri né i giudizi di Andrea Vavassori e Sara Errani, usciti sconfitti ai quarti di finale al super tie break dagli olandesi Koolhof e Shuurs in un match rimasto incerto fino alle ultime battute: "Era una partita complicata contro due giocatori che sanno giocare il doppio - esordisce Vavassori a caldo a fine match - Sapevamo che dovevamo fare bene soprattutto nei primi colpi dopo il servizio. Siamo stati bravi a vincere il primo set, nel secondo c'è stato un game sfortunato e non siamo più riusciti a riprenderlo e al super tie break le partite girano così, per uno o due punti. Purtroppo quel match point è andato male".
Sintonizzata sulla stessa lunghezza d'onda anche Sara Errani, cui resta ancora il doppio femminile per cercare di chiudere in bellezza la sua quinta Olimpiade: "Brucia un bel po' ma abbiamo dato tutto - riflette la ex numero uno azzurra del doppio femminile -. I super tie break sono una lotteria, è girato così, e se avessimo vinto quel punto staremmo parlando di tutt'altro".
"Mi dispiace che ci si soffermi su quel punto trascurando il percorso fatto da una persona per arrivare a un certo livello - prende ancora la parola il piemontese, terzo nella Race per Torino al fianco di Simone Bolelli - Se arrivi alle Olimpiadi hai fatto un percorso di sacrifici e di valori e poi tutto si riduce a un discorso di 'o medaglia o fallito', purtroppo è così". "Certo - ha infine concluso - la medaglia è importante, ma se non arriva non bisogna crocifiggere nessuno perché può succedere".
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