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Dopo il successo contro il team russo, il doppio misto italiano analizza il match e fa il punto sulla prossima sfida: "Aver giocato a Wimbledon è stato importante, ma è presto per pensare a una medaglia"
29 luglio 2024
"Per la medaglia è ancora lunga", sospira Sara Errani pochi minuti dopo aver vinto al fianco di Andrea Vavassori il loro match contro il duo russo formato da Daniil Medvedev e Mirra Andreeva. Però "abbiamo giocato bene, ci siamo divertiti" e "aver giocato a Wimbledon ci aiuta a gestire le situazioni, ci conosciamo, sappiamo gestire i punti e i meccanismi li abbiamo già provati anche se su una superficie diversa, e poi essere amici fuori dal campo aiuta tantissimo, ho totale fiducia in lui, se mi dice una giocata e non me la sento glielo dico e cambiamo".
Ne è convinto anche Andrea Vavassori: "Quel tour de force a Wimbledon ci ha aiutato, era giusto preparare un appuntamento così importante nel migliore dei modi: siamo partiti conoscendoci meglio, ci conosciamo di più, ci rispettiamo molto e questo si vede in campo. Siamo simili, siamo italiani, ci piace lottare ed è bello giocare sia con lei che con Simone, quando hai lo stesso spirito combattivo è più facile giocare insieme".
E' un'intesa, la loro, costruita poco tempo fa, ma scoccata facilmente. Merito di una sensibilità condivisa, e di un rapporto che è migliorato nel tempo all'insegna del rispetto, della stima e della fiducia reciproca: "Decidiamo insieme e quando pensiamo qualcosa ce lo diciamo. Siamo due giocatori tattici, la studieremo a tavolino e poi ne parleremo", riflette Wave.
Al prossimo turno affronteranno gli olandesi Koolhof e Schuurs: "Non li conosciamo tanto - riflette Errani - li studieremo un po' meglio dal punto di vista tattico". "Quando si gioca contro due doppisti la chimica la trovi in fretta, gli olandesi saranno complicati da gestire perché sono due doppisti, giocano bene - concorda l'azzurro - Però anche noi sappiamo farlo: lei copre bene la rete e quando serve posso darle una mano e possiamo far bene. Sicuramente lotteremo con tutto quello che avremo".
L'ultima battuta è ancora per Vavassori, uscito sconfitto al terzo set nel singolare maschile contro il n.6 del seeding Casper Ruud: "Ho giocato bene anche nel secondo set, ma è difficile giocare contro giocatori così che non ti conoscono: all'inizio l'ho sorpreso un po', ma quando ti prendono le misure è più difficile perché iniziano a capire alcune cose e io ho dovuto prendere tanti rischi e quando sbagli due tre cose alla fine il break lo prendi. Potevo giocare meglio sul 5-4 ma ripeto ho preso tanti rischi e ci può stare. La palla è pesante, lottare al terzo senza aver fatto un set di singolare nell'ultimo mese non è male".
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