Jannik Sinner esce sconfitto ma non deluso, dalla partita con Ugo Humbert. Per il 18enne altoatesino, quella contro il francese è un'altra sfida da cui imparare qualcosa, contro un avversario decisamente difficile da decifrare. “Sì – ammette l'azzurro –, dopo aver perso il primo set ho detto a Riccardo (coach Piatti, ndr) che non ci stavo capendo nulla. Perché il mio avversario aveva un gioco strano, particolare: ottimo servizio, rovescio piatto e veloce, diritto mancino... Insomma, non sono abituato a confrontarmi con un giocatore così, e questo non mi permetteva di sentirmi comodo in campo. Ho cercato di recuperare, di prendere il ritmo, ma alla fine è stato più bravo lui”. Adesso però l'attenzione va subito al confronto di semifinale, venerdì alle 21 contro Miomir Kecmanovic, serbo dal tennis solido e potenzialmente pericoloso.
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