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Matteo Arnaldi è sempre più vicino all'ingresso tra i primi 150 nel ranking ATP e punta dritto alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. "Essere a Milano sarà il mio obiettivo da qui a fine stagione" ha detto
di Alessandro Mastroluca | 29 settembre 2022
Fino a pochi mesi fa non lo credeva possibile. Invece Matteo Arnaldi, 21enne sanremese, è in corsa per un posto alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Anzi essere tra gli otto all'Allianz Cloud nel grande evento di fine stagione dedicato ai migliori Under 21 del circuito maschile è diventato il suo obiettivo da qui a fine stagione.
Eppure, Arnaldi ha iniziato il 2022 con molti più dubbi. "E' il primo anno in cui gioco solo Challenger. L'anno scorso giocavo i Futures cercando di migliorare la mia classifica. Fino ad aprile, ho perso tante volte al primo turno. Poi quando è iniziata la stagione sulla terra rossa, in cui ho potuto giocare tanti Challenger in casa in Italia, ho iniziato a fare molto bene. Quando giochi tante partite, ti senti sempre meglio, sempre più in fiducia" ha detto in un'intervista pubblicata sul sito dell'ATP.
La svolta, poi, è arrivata a maggio. Prima ha superato le prequalificazioni agli Internazionali d'Italia, ha esordito in un Masters 1000 perdendo contro Marin Cilic e si è goduto la possibilità di allenarsi con Novak Djokovic.
Poi la settimana successiva ha vinto il suo primo Challenger, a Francavilla al Mare. "Io e il mio coach non sapevamo nemmeno se andarci o no, perché ero entrato anche nelle qualificazioni dell'ATP di Ginevra. Abbiamo deciso che avrei giocato a Francavilla ed è andata benissimo".
Non ha perso un set fino alla finale, vinta su Francesco Maestrelli 63 67(7) 64, e ha iniziato la sua ascesa che l'ha portato vicinissimo all'obiettivo che si era dato a inizio stagione, entrare in Top 150.
Numero 157 del mondo questa settimana, dopo Francavilla Arnaldi ha giocato un'altra finale Challenger, a San Marino ad agosto, dopo i due quarti di finale consecutivi a San Benedetto e Cordenons. Ma stavolta si è fermato a un passo dal titolo contro il russo Pavel Kotov. "Quella di San Marino – ha detto Matteo a SuperTennis – è stata una settimana fantastica, nella quale il pubblico mi ha davvero fatto sentire come a casa. Mi spiace solo non essere riuscito a esprimermi al meglio durante la finale".
Arnaldi è uno dei sei italiani della #NextGenATP capaci di vincere un titolo Challenger nel 2022. Del gruppo fanno parte Luca Nardi, Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti, Francesco Maestrelli e Francesco Passaro, suo grande amico. "Conosco Francesco da quando avevo undici o dodici anni - ha detto Arnaldi -. Abbiamo affrontato insieme il circuito junior e giocavamo in doppio insieme. Siamo molto uniti. Il suo team e il mio sono come un'unica grande famiglia".
E non vale solo nei confronti di Passaro. Tutto il gruppo degli italiani della Next Gen è particolarmente unito. “Siamo tutti amici – diceva Arnaldi a SuperTennis –.Vedere dove sono arrivati Sinner e Musetti è di grande stimolo per tutto il gruppo. Oggi siamo in tanti e ci trasciniamo a vicenda, tutti con l’obiettivo di crescere e migliorare”.
Matteo Arnaldi e Francesco Passaro vincitori dell'oro nel doppio ai Giochi del Mediterraneo di Orano
Obiettivo che Arnaldi, allievo di coach Alessandro Petrone, ha ampiamente raggiunto. Quest'anno il sanremese ha dimostrato di sapersi esprimere bene sul cemento, anche se la terra rossa rimane la sua superficie più familiare. Fra le prime volte più belle del suo 2022 ci sono le prime qualificazioni negli Slam, a Wimbledon e allo US Open dove ha ceduto al turno decisivo contro Daniel Elahi Galan che avrebbe eliminato Stefanos Tsitsipas al primo turno.
Il ventunenne rimane consapevole del suo valore attuale e dei passi ancora da fare per crescere. “Devo migliorare ancora su tantissimi aspetti, in particolare nel servizio e nella capacità di controllare i passaggi a vuoto” ci ha raccontato. Guadagnare questa capacità di gestione delle partite, che matura necessariamente con l'esperienza, magari lo aiuterà anche ad arrivare a Milano.
"Le [Intesa Sanpaolo] Next Gen ATP Finals sono il mio obiettivo per la fine della stagione - ha detto all'ATP -. Ma non voglio stare a controllare i punti che guadagno o che mi mancano ogni settimana. Penso solo a giocare e a dare il meglio".