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Passaro, riflettori sulla Next Gen italiana: "Punto a Milano"

Il ventunenne Francesco Passaro, che a Firenze ha vinto il suo primo match a livello ATP, è nono nella Pepperstone ATP Live Race To Milan. Conosciamolo meglio attraverso nell'intervista ai colleghi di ATP Media. Dagli inizi come calciatore all'obiettivo di disputare le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals

12 ottobre 2022

Un recupero di Francesco Passaro (foto Sposito)

Un recupero di Francesco Passaro (foto Sposito)

Splendido esordio di Francesco Passaro all'Unicredit Firenze Open: il 21enne perugino, in tabellone grazie a una wild card messagli a disposizione della FIT, ha sfruttato al meglio l'opportunità, superando il cinese Zhizhen Zhang, n.110 del mondo, ripescato dalle qualificazioni dopo il forfeit del belga Goffin. Si è imposto 7-6(4) 7-6(6) in un'ora e 59 minuti. Dopo la vittoria nell'ATP Challenger di Trieste, la prima partita vinta in un tabellone principale ATP Tour è un'altra pietra miliare nella crescita di Passaro, che si sta avvicinando all'elite dei Top 100

Andiamo a conoscerlo più da vicino con questa 'intervista di Sam Jacot pubblicata sul sito dell'ATP e su quello ufficiale delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: il giovane italiano è già osservato speciale a livello internazionale. Ve la proponiamo nella traduzione italiana curata da Alessandro Mastroluca.

Francesco Passaro è l'ultimo esponente italiano della #NextGenATP ad essersi fatto notare in questa stagione. Il ventunenne ha conquistato il suo primo titolo Challenger a luglio ed è salito il mese scorso al numero 122 del mondo, il suo best ranking. Grazie a questo recente stato di forma, Passaro è entrato nella corsa per la qualificazione alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Ora l'italiano occupa la nona posizione nella Pepperstone ATP Live Race To Milan.

Tuttavia, la sua vita avrebbe potuto essere molto diversa se il talentuoso Passaro avesse deciso di continuare con il calcio quando era un teenager.

"Quando ho cominciato a giocare a tennis [a sei anni], la mia famiglia viveva praticamente al club - ha detto Passaro ad ATPTour.com -. La mia casa era a due minuti dal circolo, per me era facilissimo arrivarci. Poi quando ho iniziato a frequentarlo, mi sono fatto tanti amici. Era un po' la mia seconda famiglia. Penso di aver speso più tempo lì che a casa".

Da giovane, ha aggiunto, "praticavo anche il calcio. Poi a 12 anni per un anno ho fatto solo calcio. Avevo interrotto anche gli allenamenti di tennis, mi limitavo solo a qualche torneo ogni tanto. A calcio giocavo da portiere e mi divertivo anche, ma quel periodo [mi ha fatto capire] che volevo diventare un tennista".

La scelta di Passaro sta pagando nel corso di questa stagione in cui il ventunenne italiano ha disputato tre finali Challenger e conquistato il suo primo titolo nel circuito in casa, a Trieste.

Passaro, che si descrive come mentalmente forte in campo, con un servizio e un diritto potenti, è contento di come si è fatto valere contro avversari meglio classificati quest'anno.

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Il 2022 di Passaro: la lunga rincorsa verso Milano

Passaro ha perso due intense finali negli ATP Challenger contro due #NextGenATP: il danese Holger Rune a San Remo e il connazionale Lorenzo Musetti a Forlì. Sia Rune sia Musetti sono qualificati per Milano.

"Ho perso entrambe le finali al terzo set - ha detto Passaro -. Contro Holger ero 4-2 nel terzo, ho avuto anche una palla break per andare 5-2, perciò accettare quella sconfitta non è stato facile anche se se so di aver giocato bene contro un ottimo avversario. Conosco le mie capacità, so cosa posso fare. Anche Lorenzo è un grande giocatore, perciò devo rimanere positivo dopo queste sconfitte. Nell'ultima finale ero molto concentrato, determinato [a vincere]. C'era un po' di pressione, ho perso il primo set e mi è venuta un po' di tensione ma alla fine ho cercato di giocare il mio tennis migliore".

L'Italia esprime otto dei primi venti nella Pepperstone ATP Live Race, un dato che dimostra la profondità dell'attuale movimento italiano. Passaro è molto contento della possibilità di viaggiare nel circuito con i connazionali e sente che il loro successo lo fa aiuta a sentirsi più motivato.

"E' bellissimo - ha detto Passaro -. Matteo Arnaldi è un mio grande amico, abbiamo giocato tanti tornei insieme, anche in doppio. Ho un ottimo rapporto anche con Lorenzo [Musetti], Giulio [Zeppieri], Luca [Nardi], Francesco [Maestrelli]. Ci siamo ritrovati tante volte nei Challenger quest'anno, è speciale poter giocare tanti eventi insieme. Poi quando uno inizia a vincere, gli altri pensano che possono riuscirci anche loro. Così i nostri risultati migliorano settimana dopo settimana, e di conseguenza anche le posizioni in classifica. Il fatto che ci siano tanti tornei in Italia, poi, ci aiuta molto".

Con la fiducia alle stelle, Passaro punta a fare il suo esordio alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals a fine stagione. Il ventunenne, che mantiene un bilancio vittorie-sconfitte di 29-14 nei Challenger quest'anno, è elettrizzato dalla prospettiva di giocare a Milano.

"Ho visto in tv il torneo l'anno scorso e due anni fa, quando ha vinto Jannik - ha detto Passaro -. Credo che per me sarebbe una grande opportunità, perché si gioca in Italia e ci sono i migliori Under 21 del mondo. E' un grande obiettivo. Quest'anno sono cresciuto molto e mi piacerebbe molto giocare davanti al pubblico italiano a Milano. Nello stadio si crea una bella atmosfera, una splendida energia".

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