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Baez, Milano può cambiare tutto: il viaggio in Italia tra pizza e Maradona

Dopo la vittoria su Lorenzo Musetti, Sebastian Baez vuole continuare a stupire. "E' un ragazzo umile, ma ha una fortissima motivazione: vuole essere migliore ogni giorno" ha detto il suo allenatore.

di | 10 novembre 2021

Esplosivo, veloce, serio, affamato. Chi conosce Sebastian Baez difficilmente userà termini diversi da questi per raccontarlo. L'argentino, primo sudamericano a vincere un match alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, ha stupito contro Lorenzo Musetti all'Allianz Cloud.

"Già solo essere a Milano è un buon inizio" ha detto Baez, che questa settimana ha toccato il best ranking di numero 111. Il suo fisico compatto, il cappellino all'indietro e le gambe che girano a cento all'ora facilitano l'accostamento al "Peque" Diego Schwartzman. Cresciuto in un ambiente borghese, consapevole dei suoi limiti, ammette di non avere una grande esposizione sui media.

"Ci sono giovani che hanno ottenuto già risultati più importanti di me" ha detto. "Io non ho ancora ottenuto niente, non sono tra i primi 100 del mondo e non so se ci arriverò. Ma continuerò a impegnarmi per arrivarci. Con questo non voglio dire che quanto ho fatto finora non sia importante. Però non smetto di volere di più. Mi sveglio ogni mattina cercando di essere migliore del giorno prima".

Proprio questo è l'aspetto che più piace al suo coach Sebastian Gutierrez. "Vedo una persona integra, sana con un infernale desiderio di diventare forte" ha raccontato al sito dell'ATP. "Ricordo che quando giocava i Futures ero convinto che avesse già il livello per i Challenger. Nel 2020 non ne ha giocato nemmeno uno perché non entrava in tabellone. Nel 2021 ha iniziato e ha vinto il quarto che ha giocato". Sul duro ha disputato meno di una ventina di partite fra Challenger e Futures, ma con una capacità di apprendimento così, niente sembra del tutto impossibile. Anche perché, ha raccontato nella conferenza stampa della vigilia, da piccolo giocare sul cemento gli piaceva anche.

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Sebastian, prosegue Gutierrez nella lunga intervista sulla versione spagnola del sito ATP, "sa che sono una persona onesta e voglio il meglio per lui. In alcuni momenti ho messo l'ho messo davanti alla mia stessa vita. Mi inorgoglisce vedere che persona sta diventando Sebastian. Alla fine il tennis sarà una parte importante, ma pur sempre una parte della vita".

Gutierrez,ha raccontato Baez alla vigilia del torneo, è un esperto viaggiatore. "Qualche tempo siamo venuti in Italia - ha detto -. Lui la conosce bene, mi raccontava un sacco di cose, mi spiegava la storia dei posti che andavamo a vedere. E' stato davvero interessante".

Dell'Italia, dice, ama Roma e il cibo: pasta e pizza sono in cima alla lista dei desideri, come per molti dei giocatori all'Allianz Cloud e dei turisti che la affollano ogni anno. Ma il legame con l'Italia, nel suo caso, passa anche per un simbolo come Diego Armando Maradona. "Ho una sua foto sullo sfondo del telefonino" ha raccontato. Quando giocava nel Napoli, le sfide con il Milan di Arrigo Sacchi hanno deciso più di uno scudetto. Oggi Baez, a un anno dalla morte del Pibe de Oro, è pronto a conquistare ancora Milano.


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