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L’emergenza Coronavirus ferma anche il World Padel Tour, che era appena scattato con la prima tappa di Marbella, vinta da Lima/Navarro e Josemaria/Marrero. Rimandati i tre eventi successivi in Messico, Spagna e Svezia, ma la passione dei giocatori non conosce limiti.
di Fabio Bagatella | 19 marzo 2020
Lo sport mondiale è fermo, in applicazione dei provvedimenti introdotti dai vari governi per contrastare la diffusione del Covid-19, che sta provocando migliaia di vittime in Europa e nel mondo intero.
Il Padel si è bloccato domenica 8 marzo, quando in Italia terminava la seconda giornata della fase a gironi del Campionato di Serie A (si è giocato solo a Roma), e il World Padel Tour concludeva il primo appuntamento del calendario 2020.
Si è giocato a Marbella, con un Open combined che ha fatto registrare i successi delle coppie composte da Pablo Lima e Francisco Navarro e da Paula Josemaria e Marta Marrero.
Dopo il debutto iberico, il calendario 2020 del World Padel Tour avrebbe dovuto sbarcare in Messico per l'esibizione di Merida (13-15 marzo), tornare in Spagna per l'Open di Vigo (22-29 marzo) e quindi arrivare in Svezia per l'esibizione di Stoccolma (15-18 aprile).
Questi tre appuntamenti sono stati cancellati e rinviati a data da destinarsi. Il World Padel Tour ha assicurato alle organizzazioni locali la possibilità di pianificare nuovamente gli eventi all'interno calendario 2020, sempre compatibilmente con l'evoluzione della situazione.
Il successivo appuntamento del WPT, l'Open spagnolo di Alicante, è in programma dal 27 aprile al 2 maggio, e per ora al riparo da cancellazioni e rinvii a causa dell’emergenza sanitaria.
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Ma anche se il padel internazionale è fermo, e in Italia (e non solo) l’accesso ai tanti campi è bandito, gli appassionati non smettono di giocare.
Basta farsi un giro in rete, per scovare i tanti – e cliccatissimi – video di chi non riesce proprio a stare senza la “pala”. Ha fatto il giro del mondo, condiviso anche dai canali social tennistici dell’ATP, il video di due amici che scambiano da finestra a finestra, oppure quello di due amici che giocano da cortile a cortile.
Perché in fondo, grazie alla passione, si riesce a ritagliarsi un'esperienza distensiva anche in un momento complicato come quello che stiamo attualmente attraversando.