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Padel

A Malaga il riscatto dei numeri 1: che risposta a Galan/Chingotto

A sette giorni dalla figuraccia in finale a Genova, Arturo Coello e Agustin Tapia si prendono l’immediata rivincita nel P1 spagnolo, dominando la finale in 68 minuti. Buon segno: il sorpasso deve attendere. Nel femminile tornano al successo Sanchez/Josemaria, che eguagliano i 32 titoli delle gemelle Alayeto

di | 15 luglio 2024

Dopo la batosta di Genova, con una finale persa 6-1 6-1 in 45 minuti, al P1 di Malaga i numeri uno del mondo Arturo Coello e Agustin Tapia non chiedevano solo il ritorno al successo, ma anche un pronto riscatto nei confronti del duo Chingotto/Galan, capace di batterli in finale prima a Roma e poi in Liguria. Sono stati accontentati alla grandissima, perché in appena sette giorni hanno saputo ribaltare completamente l’equilibrio visto nella Città della Lanterna e al Palacio Martin Carpena la finale a senso unico l’hanno giocata e vinta loro, chiudendo 6-2 6-3 in 68 minuti.

Una prova di forza importantissima sotto tutti i punti di vista, perché la figuraccia della settimana precedente poteva lasciare il segno e profumava tanto di sorpasso – almeno psicologico – da parte degli inseguitori, specialmente nei confronti di un Coello che ultimamente pareva soffrirli non poco, perdendo efficacia quando se li trovava di fronte. Invece, evidentemente il talento di Valladolid è riuscito a resettare tutto e ripartire in tempo zero, dimostrando che la forza della coppia non è tale solo quando tutto funziona come previsto. Hanno guardato in faccia la difficoltà, l’hanno affrontata e risolta, fino ad andare a prendersi il loro sesto titolo stagionale e anche la vittoria più larga nei confronti dei rivali, subito dopo la sconfitta più netta.

Un bel messaggio al mondo del padel: le ambizioni di Galan e Chingotto rimangono enormi, ma la strada per il sorpasso è ancora lunga. “Quando le cose vanno male – ha detto Coello – ci rendiamo conto che, prima di essere compagni in campo, con Agus siamo amici”. Uno dei segreti della capacità di rinascere in sette giorni è anche (o soprattutto) lì.

Anche nel femminile il primo torneo spagnolo del calendario (seguiranno Madrid, Valladolid e le Tour Finals di Barcellona) ha segnato il ritorno al successo delle numero uno del mondo, battute – e deluse – in finale a Genova. Una vittoria importantissima perché ha permesso ad Ari Sanchez e Paula Josemaria di salire a quota 32 titoli insieme nel circuito maggiore (6 Premier Padel, 26 nel vecchio WPT) eguagliando così lo storico record di vittorie delle gemelle Majo e Mapi Sanchez Alayeto, la coppia più titolata nella storia del padel moderno. Giustissimo che le prime ad agguantarle siano state Ari e Paula, perché quando sono al top riescono a esprimere un padel di un’altra categoria rispetto a tutte le coppie avversarie.

Singolarmente, Gemma Triay sembra avere (ancora) qualcosa in più, ma se si parla di coppie le numero uno sono le più forti e l’hanno dimostrato anche a Malaga, vincendo in finale proprio contro Gemma e la compagna Claudia Fernandez, battute per 1-6 6-4 6-2 al termine di un duello dall’andamento ben descritto dal punteggio. Decisivo il cambio di passo di Sanchez/Josemaria nel secondo set, prima di un terzo senza storia. “Quello che dico sempre e che cerco di trasmettere a tutti – ha detto la Josemaria – è che non bisogna mai arrendersi, né smettere mai di provarci”. “Dobbiamo essere orgogliose del nostro lavoro – ha aggiunto la compagna – della lotta su ogni palla, della determinazione nel superare momenti difficili”. Tipo il primo set, perso nettamente ma dimenticato in un attimo.

Ora il circuito Premier Padel si ferma per due settimane, per lasciar spazio al FIP Platinum di Cagliari e agli Europei. Se ne riparlerà nella settimana a cavallo fra luglio e agosto, con il P2 di Nokia in Finlandia, primo torneo per numerose nuove coppie.

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