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Per il padel italiano al maschile si conclude una stagione positiva, con l’argento europeo e il quinto posto ai mondiali come traguardi clou. Ma non è tutto: c’è stata anche l’esplosione del talento di Marco Cassetta, la conferma di Cremona, il loro record nel World Padel Tour, cinque titoli internazionali e molto altro
di Marco Caldara | 29 dicembre 2021
Secondo le nuove classifiche FIT pubblicate qualche giorno fa (e in vigore dal prossimo 10 gennaio) il nuovo numero uno del padel italiano è Lorenzo Di Giovanni, risultato il giocatore capace di raccogliere più punti nell’arco dell’annata sportiva appena terminata. Ma il 2021 del padel tricolore resterà soprattutto l’anno di Simone Cremona e Marco Cassetta, protagonisti a più riprese della stagione più ricca di sempre, sia in coppia sia a fianco di altri compagni.
I risultati simbolo degli ultimi dodici mesi, invece, non possono che essere la medaglia d’argento della nazionale di Gustavo Spector agli Europei di Marbella e il preziosissimo quinto posto al Mondiale FIP di Doha, record storico per la rappresentativa italiana maschile. Un traguardo di enorme prestigio, frutto di vittorie di spessore contro nazionali (il Paraguay su tutte) che in passato erano risultate superiori agli azzurri, e che ha dato ulteriore carica a un movimento che nel corso dell’anno ha vissuto una crescita enorme sotto tutti i punti di vista: dalla base di praticanti – diventata enorme – all’alto livello.
Senza dimenticare il settore organizzativo nel quale il nostro paese ricopre un ruolo sempre più importante, e destinato come tutto il resto a crescere ancora negli anni a venire, anche grazie alla nascita di un vero e proprio sistema padel che fra gli obiettivi ha quello di vincere il titolo mondiale juniores entro il prossimo triennio (nel 2021 entrambe le nazionali giovanili hanno chiuso al quarto posto).
Tornando all’attività individuale, Cremona è stato il migliore a livello internazionale, chiudendo la stagione al numero 133 della classifica del World Padel Tour. Un risultato da record figlio di un impegno costante a livello internazionale, con 21 tornei giocati (dieci dei quali del World Padel Tour) e tante trasferte all’estero. Gli è mancato ancora il primo titolo nel Cupra FIP Tour, a causa di un paio di finali perse, ma tutto fa pensare che sia solo questione di tempo. E nemmeno troppo.
Con Cassetta, il piacentino classe 1987 ha formato la prima coppia italiana capace di superare la Pre-Previa in un Open del World Padel Tour, grazie a tre vittorie nella tappa svedese di Malmoe. Appena dietro a Cremona, nel ranking mondiale c’è Nicolò Cotto (numero 135), protagonista di una stagione che l’ha visto dare grande priorità all’attività internazionale, con ripetute trasferte in Spagna per i tornei WPT e il primo titolo nel Cupra FIP Tour, vinto a Porto Sant’Elpidio (nelle Marche) con l’italo-argentino German Tamame.
Nei primi 200 padelisti del mondo a fine 2021 anche Marco Cassetta (154), Daniele Cattaneo (160), Marcelo Capitani (173), Michele Bruno (178) e Lorenzo Di Giovanni (187). Un piccolo record internazionale anche per Bruno/Cattaneo, che nell’appuntamento di Marbella sono diventati la prima coppia tutta italiana a vincere una partita in un Master WPT, superando il primo turno della Pre-Previa.
Sempre a livello internazionale, Sinicropi/Di Giovanni si sono confermati l’unica coppia italiana al cento per cento capace di vincere un torneo del Cupra FIP Tour, imponendosi nel FIP Promotion di Torino (nel 2020 avevano vinto un FIP Rise, sempre nel capoluogo sabaudo), mentre Emanuele Fanti ha vinto con Marcelo Capitani il FIP Promotion di Agrigento.
Nel complesso, con l’Open di Cagliari del World Padel Tour come evento clou, nel 2021 l’Italia ha ospitato tredici appuntamenti internazionali, aperti a Roma e chiusi con le Cupra FIP Finals di Cagliari. Fra questi anche il primo storico evento italiano targato FIP Gold, la categoria principe del Cupra FIP Tour, che ha portato il grande padel in Piazza Città di Lombardia a Milano.
Cassetta, invece, è stato il grande protagonista a livello nazionale, malgrado la sua stagione sia iniziata solo a giugno dopo un lungo stop per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Le vittorie del torinese classe 1999 sono aria fresca per il movimento, visto che è di gran lunga il più giovane fra i nostri giocatori di punta, ed è (anche) su di lui che bisognerà costruire il padel azzurro del futuro. L’ha capito Simone Cremona, che da qualche tempo ha deciso di intraprendere con lui un progetto a lungo termine coordinato da coach Raul Rodriguez, che nel 2022 li vedrà giocare insieme a tempo pieno.
Cassetta si è travestito da star nel Circuito Slam padel by Mini, vincendo le ultime tre tappe e quindi anche il Master finale di Ostia. Il tutto alternandosi fra Cremona (Roma e Arezzo) e l’italo-argentino Mauro Agustin “Bubu” Salandro (Bari e Ostia), a testimonianza della capacità – importantissima – di adattarsi in fretta al gioco dei compagni e di saper vincere con a fianco giocatori diversi. Ma oltre all’ottimo padel, il 22enne piemontese ha dimostrato grande voglia di sacrificarsi, di viaggiare e di provare un’attività professionistica al cento per cento. Per un italiano è la prima volta, con l’augurio che possa indicare la via a tanti altri giovani.
Le altre tre tappe del Circuito Slam padel by Mini hanno incoronato Alessandro Tinti e Luca Mezzetti (Roma, Villa Pamphili), la coppia italo-argentina composta da Salandro e Cristian Calneggia, e i “soliti” Cremona/Capitani, campioni nel secondo appuntamento a Rocca San Giovanni (Chieti). I due, grandi protagonisti anche nel mondiale di Doha con cinque vittorie in sei incontri (nessuna coppia nell’intera competizione ha vinto di più, giganti del padel compresi), non hanno vinto come nel 2020 ma si sono presi di nuovo il titolo più ambito dell’anno, ossia lo scudetto nei Campionati italiani di Riccione.
Quella del Sun Padel è stata un’edizione un po’ sfortunata, a causa della pioggia che ha causato enormi ritardi, ma in un finale più intenso che mai Cremona/Capitani si sono presi di nuovo il tricolore, grazie a tre vittorie nella giornata conclusiva. Un bel modo per onorare la loro ultima stagione insieme, e chiudere una collaborazione che li ha resi una delle coppie più vincenti nella storia del padel italiano.
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