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Dopo aver condiviso una parte fondamentale del percorso, vincendo insieme i primi titoli FIP (e tantissimo a livello italiano), Marco Cassetta e Simone Cremona hanno perso strade diverse per migliorarsi ancora. Curiosamente, seppur da separati, ci stanno riuscendo insieme, in un avvio di 2025 fenomenale per entrambi
22 marzo 2025
Che il padel italiano fosse in grande crescita lo sapevamo già da anni. Ma adesso i nostri migliori giocatori cominciano a fare sul serio anche nel circuito Premier Padel. E a volte, lasciar da parte la comodità di prendersi un connazionale come compagno, può fare bene. La prova è nelle scelte di Marco Cassetta e Simone Cremona, che nel 2022 sono diventati insieme campioni italiani e negli ultimi anni sono stati più volte protagonisti del nostro movimento, anche con la maglia della nazionale. Vien da pensare che lo saranno ancora, vista l’amicizia che li unisce, ma nei tornei hanno scelto di prendere strade diverse e in questo inizio di 2025 stanno andando entrambi alla grandissima.
Chiedete a Simone Cremona, che adesso occupa la posizione numero 75 nel ranking mondiale ed è nettamente il giocatore nato in Italia con la migliore classifica di sempre. Merito di due tornei spaventosi giocati dall’azzurro nel circuito maggiore. A Gijon, insieme allo spagnolo Jaume Romera, è arrivato fino alla semifinale, prima di cadere contro Tolito Aguirre e Gonza Alfonso, coppia argentina di grandissima qualità. È vero, il torneo spagnolo è stato disertato da tutti i più grandi giocatori del mondo, quindi per Simone la chance era ghiottissima, ma le occasioni vanno prese e Cremona ha avuto la freddezza di non sbagliare quando contava, battendo gli avversari che si è trovato di fronte.
E se la semifinale di Gijon è il suo risultato migliore nel circuito Premier Padel, i quarti di finale ottenuti due settimane più tardi a Cancun danno continuità a un giocatore che adesso ha una classifica quasi impensabile da raggiungere soltanto qualche mese fa. Dopo due vittorie sono stati sempre Tolito e Alfonso a imporsi su Simone e Romera, ma è un altro tassello di crescita nella carriera di un giocatore che ha già vinto tutto a livello nazionale (suo il record di titoli italiani, sei) e da tempo è fra i più pronti dei nostri per il salto di qualità in mezzo ai mostri.
Cassetta, invece, ha fatto una scelta diversa, decidendo a fianco dello spagnolo Josè Luis Gonzalez di concentrarsi in questo avvio di stagione sui tornei del Cupra FIP Tour. Risultato? Ne hanno giocati cinque e vinti tre, gli ultimi tre, i primi due in Egitto e il terzo a Kaunas (Lituania), dove hanno sconfitto in finale per 7-6 6-2 gli spagnoli Candido Alfaro e Pablo Castillo, coppia numero 2 del tabellone. È il decimo successo per il torinese nel circuito e mai nessuno aveva saputo vincere tanti titoli quanti lui. Un altro traguardo memorabile per Cassetta, che già era stato – lo scorso anno – il primo italiano di nascita a raggiungere la top-100 del ranking mondiale e sta continuando a migliorarsi.
Il torinese è saldamente nei primi 100 del mondo (in questo momento al numero 94) e con pazienza può continuare a scalare le gerarchie, magari aggiungendo altri titoli alla collezione. Delle 10 vittorie nel Cupra Fip Tour, Cassetta ne ha ottenute tre con Cremona, compresa la prima in assoluto per entrambi: un altro segno indelebile della loro partnership redditizia, che li ha portati sul tetto d’Italia e ha mostrato a entrambi la strada per continuare a crescere. Due strade diverse ma ugualmente redditizie, accomunate dal sogno di conquistare il mondo. Certo, i campioni assoluti del circuito Premier Padel rimangono lontani, su un altro pianeta, ma Cassetta e Cremona stanno comunque elevando il padel italiano (al maschile) a un’altra dimensione. Da separati, ma consapevoli di aver condiviso insieme una parte determinante del percorso.
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