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L’azzurro, vincitore degli ultimi tre tornei FIP disputati, celebra la fruttuosa partnership con lo spagnolo Josè Luis Gonzalez: “Un progetto – dice – degno di quelli dei top player, noi e i nostri coach siamo come una cosa sola”. Tanto che le ambizioni lievitano: “Vorremmo entrare di diritto nei tornei Premier Padel”
di Marco Caldara | 05 aprile 2025
La stragrande maggioranza degli sportivi vengono celebrati per i loro record, eppure sono spesso i primi a tagliare determinati traguardi senza nemmeno rendersene conto. Come Marco Cassetta: a metà marzo è diventato il primo giocatore nella storia del Cupra FIP Tour a conquistare la doppia cifra di titoli, dieci, ma… non ne sapeva nulla. “Non me l’aspettavo – racconta – e l’ho scoperto perché molti amici e conoscenti mi hanno inviato degli articoli che parlavano del record”.
Una confessione che rende bene l’idea sul focus del torinese classe 1999, numero 94 della classifica mondiale e da anni fra i trascinatori del nostro movimento e della nazionale azzurra: non bada ai numeri perché lui interessa giocare, migliorarsi, vincere. Qualcosa che in questo avvio di 2025 gli è venuto particolarmente bene, visto che nei cinque tornei internazionali FIP disputati ha raccolto una finale, una semifinale e poi tre titoli di fila: due Silver in Egitto (a Beheira) e il Bronze lituano di Kaunas. Sempre alla sinistra del mancino spagnolo Josè Luis Gonzalez.
“Siamo partiti molto bene – continua – e vincere titoli fa sempre piacere, a maggior ragione perché ne sono arrivati tre consecutivi. Danno fiducia e fanno classifica. Ma ciò di cui andiamo più fieri sono i progressi nel livello di gioco e di intesa, che crescono sempre più. Stiamo giocando bene ma vogliamo migliorarci ancora”.
Nel Cassetta-pensiero, la chiave dei risultati degli ultimi tempi è la natura della partnership con Gonzalez, classe 1997 da Siviglia, col quale aveva già giocato – e vinto – un torneo FIP nel 2024 a Biella. Un accordo in parte figlio del caso, visto che il precedente partner dell’azzurro si è dovuto fermare per infortunio mentre l’andaluso era al rientro da uno stop e cercava un compagno, ma soprattutto dell’ottimo rapporto che da tempo si era instaurato fra i due.
“Siamo diventati ottimi amici – spiega ancora Marco – e lui è un ragazzo d’oro, molto simile a me come atteggiamento. Per me è importantissimo: per potermi esprimere al meglio devo trovarmi bene con la persona, poter frequentare il mio compagno anche fuori dai tornei, avere un rapporto di amicizia. Questo mi dà fiducia. Mentre faccio fatica a giocare a fianco di chi conosco poco, non riesco a essere me stesso al cento per cento”. Il che vuol dire spigliato, divertente, divertito, con l’argento vivo addosso. Cosa che con Gonzalez gli sta riuscendo.
“Ci siamo trovati: durante la pre-season ho trascorso oltre un mese in Spagna dove lui si allena (Prodigy Padel Academy, ndr), e col suo coach Santiago Moreno e il mio Raul Rodriguez abbiamo costruito veramente un grande team. Ci siamo confrontati tantissimo, fino a diventare come una cosa sola, un po’ come avviene per le prime coppie del mondo. È un qualcosa che desideravo da tempo, specialmente dopo aver cambiato tantissimi compagni nel 2024. Ora ho un partner fisso e abbiamo due allenatori che lavorano per aiutare la coppia a esprimersi al meglio”.
Fino a qui, il 2025 di Cassetta e Gonzalez è stato solo nel Cupra FIP Tour. Ma presto sarà la volta di Premier Padel, col primo Major dell’anno in Qatar ad attenderli. “Nel weekend siamo impegnati nel FIP Silver di Caltanissetta – spiega –, poi inizieremo a prepararci in vista di Doha. Siamo rimasti fuori di un paio di posti dal tabellone principale, dunque ci è mancato poco. Vogliamo prenderci quel palcoscenico attraverso le qualificazioni e affrontare i più forti: solo così possiamo migliorarci ancora. Il nostro obiettivo, ora, è proprio quello di raggiungere una classifica che ci permetta di entrare direttamente nel main draw. Manca poco nei Major, nei quali le coppie in gara sono di più (41 quelle ammesse di diritto, ndr), mentre per i P1 c’è della strada da fare e per i P2 ancora di più”.
Dunque, la programmazione li vedrà alternarsi fra circuito maggiore e Cupra FIP Tour. “La priorità sarà giocare il più possibile a livello Premier Padel, per confrontarci coi migliori, ma dobbiamo anche pensare a difendere i punti in scadenza, a farne di nuovi. Dunque valuteremo di settimana in settimana. Non bado al mio ranking individuale, ma ragiono di coppia: se io e Josè riusciremo a entrare stabilmente nei tornei maggiori, vorrà dire che la nostra classifica sarà migliorata. E il resto a cascata: cresce il ranking, cresce il livello dei tornei, cresciamo noi. Se devo trovare un’ambizione individuale penso alla nazionale, che è sempre un’emozione e un onore difficile da descrivere. Quest’anno ci saranno gli Europei e per la prima volta il mondiale di coppia: l’obiettivo è essere convocato in azzurro e ottenere con l’Italia il miglior risultato possibile”.
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