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Al comando della classifica mondiale FIP c’è lo stesso giocatore di inizio stagione, il “King” Arturo Coello. Ma alle sue spalle la stagione Premier Padel ha detto molto, lanciando un buon numero di nuovi talenti e accompagnando alcuni big in una lenta discesa. Ecco tutte le variazioni più significative
di Marco Caldara | 22 ottobre 2024
Uno sguardo approssimativo dice che nella prima vera stagione del circuito Premier Padel il ranking è cambiato gran poco, visto che i primi 8 giocatori della classifica odierna sono gli stessi di gennaio, con Arturo Coello nel ruolo di numero uno e gli altri a seguire. Tuttavia, la stagione ha proposto vari cambiamenti nella graduatoria del circuito, anche ad alti livelli.
Il più evidente sono i passi indietro di Juan Lebron: ha vinto molto meno rispetto al passato e così dalla seconda posizione è scivolato alla quinta, superato (meritatamente) da Agustin Tapia e Federico Chingotto. Eloquente il caso del primo: aveva pagato a caro prezzo la scelta di Premier Padel di dare poco peso ai tornei del 2023 del vecchio WPT, ma ha impiegato poco a prendersi la seconda posizione (partendo dalla quarta) e presto aggancerà il suo compagno al comando. Al numero 4 c’è oggi Chingotto, che a suon di titoli ha scalato quattro posizioni.
Le due novità nella top-10 sono Mike Yanguas e Javi Garrido, sin qui protagonisti di una stagione di altissimo livello. Il primo partiva da numero 20 e si trova oggi in nona posizione (+11), il secondo – e suo ex compagno – lo seguiva di un posto allora e lo segue di un posto oggi. A lasciare spazio ai due nei primi 10 la carenza di risultati di Fernando Belasteguin e Juan Tello: il “Boss” ha smarrito sei posizioni scivolando dal numero 9 al numero 15, mentre il “Gato” ne ha perse addirittura 8 e occupa oggi la 18esima piazza. Mentre loro hanno lasciato la top-10, da gennaio a oggi altri tre giocatori hanno perso il posto fra i primi 20: Victor Ruiz (da 16 a 25), Lucho Capra (da 17 a 24) e l’ex numero 1 Maxi Sanchez, oggi in 22esima posizione.
A sostituire Ruiz, Capra e Sanchez tre talenti in grandissima ascesa, come Jon Sanz, Eduardo Alonso e Pablo Cardona. Il primo non partiva da così lontano, visto che era numero 22 e oggi si è portato in tredicesima posizione, mentre gli altri due partivano ben distanti e hanno vissuto un 2024 in costante crescita, tanto da avere addirittura la chance di agguantare un posto alle Tour Finals di Barcellona. A gennaio Cardona era addirittura numero 58, trentanove posizioni più indietro della diciannovesima attuale, mentre Edu Alonso è partito da numero 45 e oggi è numero 16 (+ 29).
Il record di posizioni scalate fra i top-100 è però dell’argentino Leandro Augsburger, uno dei giocatori che avevano pagato più cara la riforma delle classifiche. Il bombardiere sudamericano ha impiegato qualche mese a (re)ingranare ma ora vola: è numero 30 del ranking, con 85 posizioni scalate da inizio anno. Hanno recuperato tantissimi posti, 81 ciascuno, anche i suoi ultimi due compagni: l’attuale Alex Chozas (numero 27, + 81) e l’ex Tino Libaak (numero 37, + 81). Grandi passi avanti rispetto a inizio stagione anche per Juanlu Esbri, passato dal numero 56 al 23 (+ 23), per Francisco Guerrero (dal 53 al 31), per Ignacio Sager (da 54 a 35) e per l’italo-argentino Aris Patiniotis, partito da numero 69 e oggi 16 posizioni più avanti.
Fra i giocatori ad aver perso il maggior numero di posizioni, invece, il record negativo è di Joseda Sanchez: a inizio stagione era numero 38 della classifica, oggi è retrocesso in 92esima posizione (- 54). Retrocessi fuori dai primi 50 anche il giovane Ivan Ramirez (- 44), Mario Del Castillo (- 39), Cristian Gutierrez (- 28) e l’italo-argentino Denis Perino che ha smarrito il ruolo di numero uno azzurro a favore di Patiniotis. Passi indietro anche per Francisco Gil e Ramiro Moyano, a lungo compagni ma poi andati in crisi di risultati fino alla separazione. Il primo ha smarrito 16 posizioni (da 23 a 39), il secondo addirittura 26 (da 24 a 50).