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Indoor o outdoor, al caldo o al freddo, ma anche dopo viaggi intercontinentali o col jet lag da combattere: in qualsiasi situazione vincono sempre Arturo Coello e Agustin Tapia, imbattuti da 45 partite. A Barcellona andranno a caccia del quindicesimo titolo: un record che diventerà difficile da battere anche per loro
di Marco Caldara | 10 dicembre 2024
Il rischio di risultare ripetitivi c’è eccome, ma è impossibile sfuggirne. Perché ripetitivi sono diventati – ormai da un pezzo – il dominatori del padel mondiale Arturo Coello e Agustin Tapia, che da luglio conoscono solo la vittoria. Le condizioni di gioco non fanno differenza, il continente nemmeno: vincono sempre loro, anche quando è necessario passare nel giro di tre giorni dai 40 gradi del Messico, outdoor, ai pochi di Milano, indoor all’Allianz Cloud che domenica ha accolto il loro ennesimo titolo in un 2024 da antologia. Con quello in Lombardia fanno 14 successi, gli ultimi nove consecutivi, con una striscia aperta di 45 vittorie consecutive dalla sconfitta in finale a Genova.
In virtù del k.o. in Liguria e di quello precedente al Foro Italico, all’appello delle nazioni conquistate nel 2024 mancava la nostra ma il tabù è stato sfatato e ora ai due fenomeni non resta che pensare alle Premier Padel Finals di Barcellona, fra una decina di giorni al Palau Sant Jordi di Barcellona. È doveroso segnalare che spesso l’evento di fine stagione ha riservato grandi sorprese, ma è impossibile non considerarli favoriti o forse pure qualcosa in più: hanno perso cinque set nelle ultime 45 partite, difficile credere possano cederne due in una sola.
Dunque il quindicesimo titolo stagionale è più che alla portata, per fissare un record che sarà difficile da battere (persino per loro) e andare in vacanza con una serie aperta di 48 vittorie di fila. L’impressione è che servirà più ai rivali che a loro, come monito per lavorare ancora più duramente durante la preparazione, ma per Coello/Tapia la crescita dei rivali non è affatto un problema. Fino a qui, quando hanno avuto bisogno di alzare il livello ci sono sempre riusciti, dando l’impressione di avere almeno ancora una marcia in più da giocarsi qualora sarà necessario.
Nel femminile, invece, in virtù dell’assenza delle numero uno Ari Sanchez e Paula Josemaria (costrette a rinunciare per infortunio della seconda), Milano è diventato il secondo torneo consecutivo vinto da Gemma Triay e Claudia Fernandez, coppia che ha dimostrato di poter giocare un padel di altissimo livello ma non ha ancora saputo trovare la stessa continuità delle due leader del ranking. Ma, ancora prima delle Tour Finals, le due possono essere più che soddisfatte della loro stagione, anche perché non va dimenticato come la scelta della Triay di unirsi alla 18enne era a tutti gli effetti un azzardo. Ha pagato producendo sei titoli, fra i quali il Major di Acapulco, e fra le coppie di punta sembrano quella con più chance di proseguire insieme anche il prossimo anno.
Ora che Gemma ha contribuito alla costruzione di una nuova top player, non avrebbe molto senso (anzi, tutt’altro) aggiungerla alla lista delle avversarie. Fra le donne, l’elenco delle favorite per le Tour Finals è di più difficile lettura: negli ultimi 9 tornei il maggior numero di titoli se lo sono prese proprio Triay e Fernandez con quattro, mentre altre tre coppie si sono spartite gli altri cinque. Più recentemente, Brea/Gonzalez hanno dovuto pagare di nuovo dazio agli infortuni, mentre Sanchez e Josemaria hanno mancato una bella chance in Messico di diventare le prime a vincere tutti i quattro Major nello stesso anno e psicologicamente potrebbero aver accusato il colpo. Tutte le altre, invece, rimangono un gradino sotto. Dunque occhio a Triay/Fernandez: la situazione sembra favorevole per tentare l’assalto a un altro grande titolo.
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