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Una dichiarazione di Matteo Berrettini sulle difficoltà nella transizione dal tennis al padel (e viceversa) stimola la ricerca: nelle top-100 del ranking FIP sono parecchi i casi di giocatori con un passato da tennisti con classifica ATP/WTA. Il caso più famoso? Marta Marrero, ma anche la nostra Roberta Vinci e tanti altri
di Marco Caldara | 19 marzo 2025
È un periodo nel quale l’associazione fra padel e tennis viene molto facile. Perché questa settimana entrambi i circuiti di punta dei due sport condividono la città di gioco, a Miami, con alcuni tennisti (vedi Roberto Bautista Agut) già passati da Convention Center di Miami Beach per assistere al P1 di Premier Padel e altri padelisti che sicuramente faranno tappa all’Hard Rock Stadium per ammirare le stelle del tennis.
Ma anche perché di recente Rafa Nadal si è fatto vedere – divertito e come sempre competitivo – sul campo da padel, stimolando le chiacchiere su un potenziale (ma davvero improbabile) futuro nel mondo della pala, mentre Matteo Berrettini ha parlato in un podcast del rapporto fra i due sport, evidenziando come, a detta sua, un top player del padel non abbia alcuna chance di costruirsi un futuro nel tennis, mentre al contrario l’operazione non è così impossibile.
“Penso che se dovessi smettere ora col tennis e giocassi a padel ogni giorno per cinque anni – ha detto l’azzurro –, ci potrebbe essere una minima chance di diventare un giocatore professionista e competere nel massimo circuito”. Una riflessione tutt’altro che fuori luogo, visto che sono numerosi gli esempi di ex giocatori ed ex giocatrici di tennis che una volta appesa la racchetta al chiodo hanno impugnato la pala, riuscendo a togliersi discrete soddisfazioni.
Il caso più celebre è senza dubbio quello di Marta Marrero, capace nel 2000 di arrivare ai quarti di finale del Roland Garros a 17 anni e poi approdata nelle prime 50 della classifica WTA, prima di un prematuro ritiro a fine 2009 seguito dall’approdo al padel. La giocatrice di Gran Canaria, infatti, ha impiegato relativamente poco per affermarsi nel mondo della pala: nel 2014 il primo titolo nel vecchio World Padel Tour, due anni più tardi l’approdo al numero 1 della classifica mondiale. E oggi, a 42 anni e con una (recente) maternità alle spalle, è ancora numero 35 del ranking.
Tuttavia, anche senza arrivare ai livelli raggiunti dalla Marrero, fra le attuali prime 100 del ranking FIP sono numerose le giocatrici con un passato da tenniste nella classifica WTA, seppur tutte rimaste lontano dalle posizioni di vertice. In termini di best ranking con la racchetta, la migliore fra le attuali top-100 è stata un’italiana, la giocatrice della nazionale Emily Stellato, con un passato da numero 364 in singolare e addirittura un titolo nel circuito maggiore in doppio, nel 2004 a Palermo con Adriana Serra Zanetti. Seguono la portoghese Ana Catarina Nogueira (383 nel tennis, poi capace di vincere un titolo nel circuito maggiore di padel, nel 2019 al Master WPT di Madrid con l’attuale numero uno Paula Josemaria), l’olandese Marcella Koek (396) e la francese Alix Collombon, top-30 con la pala dopo essere stata numero 457 WTA.
Un passato nel tennis internazionale anche per l’altra top-30 Ksenia Sharifova (numero 774 come miglior classifica) come per la francese Carla Touly (558) e anche per altre tre top-100 azzurre: Carolina Orsi, Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena. La migliore è stata la seconda, oggi numero 43 del ranking FIP, che vanta un passato a ridosso delle prime 500 del mondo in singolare e non lontana dalle prime 100 in doppio (143), tanto che per un periodo è stata la miglior azzurra nella classifica di specialità.
Più lontane Orsi (849) e Pappacena (1.153). Da segnalare anche l’ottimo passato da tennista di Giulia Sussarello, oggi fuori dalla top-100 del padel ma a lungo la giocatrice simbolo del nostro movimento (è stata n.488 Wta) e naturalmente di Roberta Vinci, l’unica delle grandi del tennis a essersi dedicata seriamente al padel, seppur per un breve periodo. Il suo caso dimostra che Berrettini è stato fin troppo generoso coi tempi: va detto che la tarantina partiva con basi tecniche comuni a pochissime, ma ha iniziato a provarci a metà 2021 e meno di un anno dopo era fra le prime 100 del mondo (e in nazionale).
Detto delle donne, la transizione tennis-padel è ricca di casi anche nel maschile, seppur nessun ex tennista sia riuscito ad avere una (doppia) carriera di successo sui livelli della Marrero. Oggi, fra i primi 100 del ranking FIP il giocatore coi migliori trascorsi da tennista è il belga Clement Geens, che in Italia abbiamo imparato a conoscere perché nel 2024 ha giocato qualche torneo a fianco del nostro Marco Cassetta, compreso quello (il FIP Gold di Saltillo in Messico) che ha permesso al torinese di diventare il primo italiano di nascita a raggiungere la top-100 FIP. Geens vanta un passato da numero 245 ATP nel 2016 e prima di dedicarsi al padel ha vinto 6 titoli ITF da tennista e raggiunto anche una finale a livello Challenger, nel 2017 a Poznan (Polonia).
Notevole anche il passato dello svedese Daniel Windahl, oggi fuori dai primi 100 del padel ma già top-50: con la racchetta fu una grande promessa da juniores, numero 55 del mondo e semifinalista nel 2014 ai Campionati europei under 18. Poi, col da “pro” non è andato oltre il numero 825 ma si è rifatto con la pala. Hanno avuto classifica ATP anche i fratelli portoghesi Nuno e Miguel Deus, fra i giocatori più cresciuti nell’ultimo anno: Nuno è stato numero 811, Miguel numero 1.864.
Un altro caso che merita di essere ricordato è quello di Miguel Semmler, uno dei pochissimi spagnoli a essere arrivati al padel via tennis: ha mollato la racchetta nel 2019 con un best ranking al numero 514 e si è dedicato alla pala, riuscendo ad arrivare in breve tempo vicino alla top-50. Ma la sua seconda carriera è durata poco e a fine 2024 ne è già iniziata una terza, da Tournament Operations Manager per Premier Padel.
Fra i padelisti azzurri, invece, il migliore ex tennista è Riccardo Sinicropi, numero 430 ATP nel 2015 e vincitore in carriera di tre titoli a livello ITF, prima di migrare nel mondo del padel e conquistare ormai da tempo un posto in nazionale. Per lui, dotato di un enorme talento dal punto di vista tecnico, la transizione dal tennis al padel è stata naturale, permettendogli di guadagnarsi piuttosto rapidamente un posto fra i migliori giocatori d’Italia. Lo stesso obiettivo che ha fissato da poco, ma in Francia, il tennista-youtuber Jules Marie: ha appena annunciato il ritiro, da numero 461 ATP (best ranking 203), promettendo di volersi dedicare al padel per arrivare fra i primi 10 del suo paese. Sarà interessante seguirne il percorso.
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