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Di Nenno rinasce con Tello: “Mi ha ridato la gioia di competere”

Dopo un periodo ricco di delusioni, Martin Di Nenno ha ritrovato fame ed entusiasmo a fianco di Juan Tello. Alla prima uscita insieme sono subito arrivati in semifinale e ora puntano a due grandi tornei in Sudamerica. “Fin dall’inizio mi sono sentito alla grande: sono di nuovo super motivato”

di | 20 maggio 2025

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Martin Di Nenno resta un giocatore eccezionale, di quelli che magari non rubano l’occhio con soluzioni impensabili ai comuni mortali, ma che di comune hanno comunque gran poco. Eppure, è onesto ammettere che negli ultimi tempi le sue ambizioni siano state un tantino ridimensionate. Rimane nella top-10, ma il sogno numero uno è ormai un lontano ricordo, perché nell’ultimo anno e mezzo l’argentino è riuscito a raccogliere solamente un titolo, il P2 del luglio del 2024 in Finlandia a fianco di Juan Lebron, quando peraltro alcuni dei big avevano preferito rimanere a casa. Pochissimo se paragonato a quanto il “rengo” era riuscito a fare con Franco Stupaczuk nel 2023, quando i “Superpibes” scipparono ben sette titoli (sei nel vecchio WPT più il Major di Doha) a Coello e Tapia, risultando l’unica valida alternativa al loro dominio.

Poi, dopo aver rotto col connazionale Martin ha provato diverse soluzioni: nessuna ha funzionato davvero, ma forse il digiuno di soddisfazioni è agli sgoccioli. Perché l’avvio con Juan Tello, altro ex gigante in cerca di rinascita, è stato di successo e la coppia sembra davvero ben assortita, sia a livello tecnico sia in termini di intesa umana, aspetto spesso sottovalutato ma determinante quando sono pochi i dettagli a fare la differenza. Al primo torneo insieme, il P2 di Bruxelles, i due sono arrivati in semifinale (la prima di Martin nel 2025: con Garrido si era sempre fermato prima) e ora sognano una tournée sudamericana da protagonisti.

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Poter giocare con Tello – ha detto Martin – mi rallegra. Lo ringrazio non solo per avermi permesso di tornare a scendere in campo di sabato (la semifinale in Belgio, ndr), ma anche per avermi restituito la gioia di competere”. Per lui è chiave: era stata una delle armi dei successi con Paquito, poi con Stupaczuk, e ora che è tornato a sentirsi a proprio agio il futuro può riservare soddisfazioni.

Fin da quando Di Nenno e Tello hanno annunciato l’intenzione di giocare insieme, si è capito che le ambizioni possono essere – e devono essere – almeno da coppia numero 4 del circuito, subito dietro a Coello/Tapia, Galan/Chingotto e Lebron/Stupaczuk. Perché è quello il loro valore. “Le sensazioni – ha detto ancora Di Nenno – sono molto positive. A livello personale mi sono sentito subito un giocatore diverso, in termini di energia e di voglia di competere. Credo di poter di nuovo trovare la mia miglior versione, ora si tratta solo di continuare ad allenarsi. Sono di nuovo super motivato, indipendentemente da chi sarà il mio compagno in futuro. Ma oggi è il Gato e mi auguro lo possa rimanere per lunghissimo tempo”.

Di Nenno e Tello si conoscono fin dai tempi dei tornei giovanili, in Argentina, dunque l’intesa è venuta piuttosto naturale. “In ogni incontro giocato a Bruxelles ci siamo sentiti super bene in campo, riuscendo fin dal primo match a tenere un livello molto alto. Siamo contatti in difesa, ma anche in attacco e nella fase di transizione verso la rete. Copriamo bene tutto il campo. Dobbiamo ancora lavorare su tantissimi aspetti in termini di adattamento dell’uno al gioco dell’altro, e viceversa. Ma partiamo col vantaggio di conoscerci ormai da una quindicina d’anni, il che rende tutto più semplice”. Non sarebbe una sorpresa vederli capaci, entro la fine della stagione, di conquistare almeno un titolo. Se non di più.

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