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Padel

Esbri-Bergamini coppia rivelazione, ma è già tempo di saluti

Dopo aver firmato la sorpresa in due degli ultimi tre tornei, lo spagnolo e il brasiliano sono già prossimi a dividere i loro percorsi. Troppo importante la chiamata di Garrido per Bergamini. È l’ennesima prova di come ormai nessuna coppia possa considerarsi al riparo, nemmeno quando i risultati sono molto positivi

di | 20 settembre 2024

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Nel mondo del padel professionistico non è detto che sia sufficiente unire due ottimi giocatori per formare una grande coppia. Se n’è accorto – a proprie spese – Franco Stupaczuk: funzionava benissimo a fianco di Martin Di Nenno, col quale nel 2023 ha insidiato spesso i numeri uno Coello/Tapia. Poi, i “Superpibes” si sono detti addio (o arrivederci) e la nuova soluzione con Mike Yanguas non sta dando i risultati sperati. La colpa, se così la si può definire, è soprattutto di un’altra pareja, nata decisamente in sordina ma immediatamente capace di fare grandi cose, comprese due vittorie contro gli stessi Stupaczuk/Yanguas.

Si tratta dello spagnolo Juanlu Esbri e del brasiliano Lucas Bergamini, che li hanno eliminati prima a Madrid, raccogliendo al debutto insieme una splendida semifinale, e poi di nuovo questa settimana a Valladolid, spuntandola al tie-break del terzo e guadagnandosi un quarto di finale contro Navarro/Cardona che non sembra fuori portata. In mezzo, i due sono subito usciti di scena a Rotterdam battuti dall’altra coppia rivelazione del periodo, i “Bombarderos” argentini Leandro Augsburger e Alex Chozas immediatamente capaci di confermare le ottime premesse, a loro volta con una semifinale e un quarto di finale.

Con alcuni dei volti storici del Tour che arrancano (Belasteguin, Gutierrez, Maxi Sanchez e non solo), vien da pensare che un duo ben assortito come Bergamini/Esbri, con un giocatore di destra – il primo – molto solido e un compagno di sinistra giovane e brillante, possa avere chance di puntare alla top-8, se solo non fosse che il loro percorso comune sia già prossimo al saluti, in un circuito che propone sempre più coppie “usa e getta”.

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Già, perché ancora prima di rendersi conto di poter funzionare molto bene insieme, Bergamini ed Esbri hanno già deciso di non proseguire insieme, a testimonianza di come la certezza di ottenere certi risultati con un determinato partner rimanga un gradino sotto rispetto all’ambizione di poter fare ancora meglio con un altro. Nel caso dei due, l’elemento che ha fatto saltare il banco si chiama Javi Garrido: non soddisfatto della partnership con Alex Ruiz (giocatore evidentemente non semplice da avere a fianco: con alcuni va alla grande, con altri molto meno), lo spagnolo ha deciso di cambiare in fretta, bussando alla porta di Bergamini. Un’opportunità che il brasiliano classe ’97, unico giocatore non spagnolo o argentino nella top-20, non si è sentito di rifiutare.

C’è da capirlo, ma qualche perplessità rimane perché ancora prima di esplorare fino in fondo le sue possibilità con Esbri ha già detto “sì” a un altro collega, ed è già pronto a rilanciare a partire dal Major di Parigi dove per la prima volta dividerà il campo con Garrido. Non male per lui, il quale trova comunque un compagno di altissimo livello, meno bene per Esbri, che ha appena dimostrato di valere parecchio ma sarà subito costretto a ripartire da capo, nella fattispecie con Francisco “Xisco” Gil.

Una situazione ormai e purtroppo all’ordine del giorno, che per i più giovani – Esbri è un classe 2001 – rende più complicato emergere. Perché un conto è provare a farsi strada lavorando su intesa e sicurezze con lo stesso compagno, un altro è dover passare continuamente da un partner all’altro, nella speranza di ricevere prima o poi la chiamata di un gigante. Ad alcuni (vedi Cardona) è successo, ma in uno scenario simile è più alto il rischio che qualche talento finisca per perdersi saltando di qua e di là senza la minima certezza.

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