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Padel

Galan e Lebron, il mondiale con la Spagna per fare pace?

Il ct spagnolo Juanjo Gutierrez si è affettato a dire che Lebron sarà a Doha come giocatore di sinistra, escludendo dunque una reunion con Galan nel segno del bene comune. Ma la settimana in nazionale può aiutare i due ex Galacticos a distendere gli animi e superare delle tensioni tutt’altro che risolte

di | 16 ottobre 2024

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Si dice che il tempo curi le ferite, ma nel caso della rottura fra Ale Galan e Juan Lebron c’è ancora molto da fare per superare quanto successo. L’addio fra i due è stato tutt’altro che felice, arrivato dopo il fattaccio di inizio stagione a Doha, diventato in realtà solo una goccia sufficiente per fare traboccare un vaso stracolmo. La pazienza di Galan è finita, lo spagnolo ha cambiato partner e si è subito scoperto super protagonista anche a fianco di Federico Chingotto, trovando soddisfazioni sufficienti per lasciarsi subito alle spalle i bei tempi andati con Lebron.

Il “Lobo”, invece, ha faticato a rilanciarsi e fra i due ex partner pigliatutto è rimasto il più segnato da quanto accaduto, vuoi perché la colpa è sua, vuoi perché in fondo non si aspettava che il compagno lo lasciasse sul serio a piedi da un momento all’altro, senza un faccia a faccia vero e proprio. Così, da allora i due sostanzialmente non si parlano e nemmeno si guardano troppo, cercando di sfuggire anche ai momenti nei quali i contatti diventano necessari, vedi le strette di mano dopo le loro sfide in campo (che in realtà, fatto piuttosto raro in un tour come Premier Padel, sono state soltanto un paio in mesi e mesi).

Entrambi non hanno mai aperto a un possibile riavvicinamento e anzi, è capitato che abbiano confermato il rapporto decisamente ostile, rincarando la dose attraverso opinioni contrastanti in tv. Lebron ha accusato Galan di non avere il coraggio di dirgli le cose in faccia, malgrado vivano a 300 metri di distanza e si allenino nello stesso impianto, lasciando intendere (nemmeno troppo velatamente) che il Galan che tutti conosciamo sia una cosa, quello reale un’altra. Ale, invece, l’ha accusato di non rispondergli al cellulare, ignorando le sue richieste per allenarsi insieme e vedersi. Uno scenario conflittuale nel quale a calmare gli animi potrebbe inserirsi il mondiale di Doha, con entrambi – naturalmente – convocati in nazionale per l’evento di Doha.

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Gli appassionati più romantici hanno sognato addirittura l’idea di rivederli in campo l’uno a fianco dell’altro con la maglia della Spagna, col desiderio comune di restituire il titolo mondiale al proprio paese in grado di superare le frizioni personali. Ma il capitano della “roja” Juanjo Gutierrez ha spiegato subito che Lebron è stato convocato in qualità di giocatore di sinistra, la sua posizione attuale, e non la destra che l’ha reso gigante a fianco di Galan. Un modo elegante per dire che i due ex amici non giocheranno insieme in Qatar, e pazienza se l’opzione esclude(rebbe) anche l’ipotesi di una coppia Lebron/Navarro, in quanto entrambi saranno a Doha per occupare il lato del “reves”.

La priorità sembra evitare la ricomposizione momentanea dei Galacticos, perché evidentemente i dissidi sono talmente grandi che renderebbero complessa la loro presenza nella stessa metà campo. Ma è giusto ricordare che anche in passato, quando i due giocavano in coppia a tempo pieno, il ct spagnolo ha spesso preferito separarli, preferendo scorporare una coppia imbattibile per formarne due super competitive, con Galan schierato spesso alla sinistra di Arturo Coello. Un’opzione che con buona probabilità rivedremo anche a fine mese al Khalifa International Tennis and Squash Complex.

Tuttavia, al di là dell’improbabile reunion in campo, la settimana in nazionale e quindi la condivisione di momenti, allenamenti, ambienti e soddisfazioni, potrebbe rivelarsi comunque importante per un riavvicinamento fra Galan e Lebron, non finalizzato a un ritorno in coppia che avrebbe del clamoroso (anche in futuro) ma a una convivenza civile fra due supercampioni che devono molto l’uno all’altro. I dissidi personali non cambiano quanto fatto per la storia del padel, ma è sempre meglio risolverli che non.

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