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Già numero 1 d’Italia in doppio, Giorgia Marchetti ha mollato il tennis nel 2020, stanca delle difficoltà incontrate dopo enormi sacrifici. Aveva perso l’entusiasmo di competere, ma l’ha ritrovato grazie al padel e punta in alto. Partendo da due titoli Open in avvio di stagione
di Marco Caldara | 13 marzo 2021
Secondo la classifica WTA di doppio Giorgia Marchetti è ancora la terza miglior specialista d’Italia, e fino a qualche settimana fa era addirittura numero uno, ma è solo una delle tante situazioni curiose create dal ranking biennale figlio dalla pandemia. La 26enne romana, infatti, ha giocato l’ultimo torneo internazionale nel 2019 e ha messo definitivamente da parte l’idea nel 2020, cambiando strada. In breve tempo è passata dall’altro lato della barricata, iniziando a insegnare ai giovani della Rome Tennis Academy, e soprattutto si è scoperta particolarmente competitiva nel padel, diventato molto più di una passione.
Con la “pala” Giorgia ha iniziato a fare sul serio da poco, ma si propone già come uno dei nomi più interessanti per il 2021, con due titoli all’attivo in questo inizio di stagione in coppia con Erika Zanchetta, anche lei ex tennista passata al mondo del padel. Nella prima settimana di febbraio le due laziali hanno vinto l’Open di Follonica (Grosseto), mentre lo scorso week-end si sono ripetute al "La Pelota Padel Club" di Latina. Va detto che mancavano Pappacena/Sussarello e Casali/Orsi, le due migliori coppie tricolori, ma il livello era comunque altissimo e Marchetti/Zanchetta hanno saputo tenere a bada tutte le rivali, mostrando grande intesa ed efficacia specialmente fra semifinale e finale, con i successi su Stellato/Petrelli e Puglisi/Sobrero.
Soddisfazioni importanti, ma che passano in secondo piano di fronte alla spinta che il padel ha già dato a Giorgia, restituendole quell’entusiasmo che le difficoltà incontrate nel tennis avevano gradualmente consumato. Fatta eccezione per pochi eletti, la vita del tennista non è affatto hotel di lusso e voli in business class, e chi non riesce ad arrivare ad altissimi livelli deve convivere ogni giorno con migliaia di problematiche. La laziale ha dedicato al tennis vent’anni della sua vita, non ha sfondato in singolare (è arrivata al massimo al n.535 Wta) e ha fatto molto meglio in doppio, con una ventina di titoli Itf.
I suoi risultati più preziosi sono datati 2019: il best ranking al numero 143, qualche vittoria nel circuito maggiore e persino l’apparizione in tabellone agli Internazionali BNL d’Italia, il sogno che portava con sé sin da bambina. Eppure, non è comunque bastato per spingerla a proseguire. “Viaggi, spese e pressioni – ha raccontato lo scorso dicembre – erano causa di sempre maggiore stress: faticavo a vivere una giornata con la giusta tranquillità, e la situazione iniziava a esaurirmi mentalmente. Così, ho deciso di mettere fine alla mia carriera, e sono contenta della mia scelta”. La decisione le ha permesso di ritrovare la serenità e rimettere ordine nella propria vita, rendendo fertile il terreno per far fiorire la passione per il padel.
Nel 2020 è passata dalla classifica di 2.3 a 2.1, e quest’anno punta a fare ancora meglio. “Giocare a padel – ha detto – mi ha restituito quella gioia di competere che avevo smarrito da un po’ di tempo”. Per il momento l’obiettivo principale rimane quello di divertirsi e migliorare sotto ogni aspetto, in particolar modo quello tattico, che per chi viene dal tennis professionistico e quindi è ben attrezzato tecnicamente (Giorgia lo è eccome, avendo anche dedicato l’ultima parte della sua carriera al doppio) è l parte che richiede più tempo per essere assimilata. Anche se il suo percorso nel padel è solo all’inizio, i risultati lasciano ben sperare.
Tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, per cui giocherà il campionato di Serie B, la romana si allena con coach Saverio Palmieri (compagno delle vittorie in doppio misto sia a Follonica, sia a Latina) e col preparatore atletico Enrico Giorgi. Nel 2021 si dedicherà ai tornei in Italia, a livello nazionale e magari nel sempre più corposo calendario del Cupra Fip Tour, con l’idea di provare anche qualche esperienza in Spagna, dove il padel è come una religione e dove si giocano la gran parte delle tappe del World Padel Tour. Proprio in Spagna la romana ha colto la sua più grande soddisfazione tennistica in singolare, vincendo nel 2018 un Itf da 15.000 dollari di montepremi a Madrid, e ora punta a tornare laggiù con un altro genere di racchette nel borsone. Quelle che ne hanno accompagnato la rinascita sportiva.