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In un’intervista con “Mejora Tu Padel”, Paquito Navarro ha spiegato come oggi i giocatori delle prime quattro coppie al mondo possano incassare fino a 3 milioni di euro a stagione. Una cifra impensabile solo qualche anno fa. “E nel giro di dieci anni – ha aggiunto – penso si possa moltiplicare il tutto per 10”
di Marco Caldara | 09 agosto 2024
Oltre ad aver contribuito enormemente alla popolarità globale della disciplina, il circuito Premier Padel ha dato un impulso enorme anche ai guadagni dei giocatori, sia direttamente sia indirettamente. Fino a qualche tempo prima anche giocatori di alto livello erano comunque costretti a garantirsi delle entrate parallele a quelle agonistiche, perché lontano dai piani altissimi della classifica i montepremi erano così così e la visibilità anche, il che rendeva complicato garantirsi sponsorizzazioni di un certo tipo.
Nel vecchio World Padel Tour capitava che molti tornei venissero trasmessi solamente dai quarti di finale, e solo gli incontri del Campo Centrale. Oggi, invece, in primis i montepremi sono più alti, quindi viene garantita maggiore sostenibilità anche a quei giocatori che escono di scena a inizio settimana, e poi ogni torneo viene prodotto sin dal primo turno e tutti i campi (grazie allo streaming sul canale YouTube del circuito) sono visibili. Un servizio enorme per il pubblico, che si è tradotto in una maggiore – e di parecchio – capacità di monetizzazione da parte dei giocatori.
Pertanto, la fascia di coloro che possono definirsi a tutti gli effetti dei professionisti si è allargata e i guadagni dei più forti continuano a lievitare, sia in termini di prize money sia soprattutto per quanto riguarda sponsorizzazioni, esibizioni, attività commerciali ed eventi di altro genere. In un’intervista col coach-youtuber Manu Martin, per il celebre canale “Mejora Tu Padel”, Paquito Navarro ha spiegato che oggi i padelisti delle prime quattro coppie della classifica maschile possono arrivare a guadagnare da un minimo di un milione di euro a stagione a un massimo di tre.
Da un rapido calcolo sui prize money offerti dal circuito Premier Padel, si può stimare che i giocatori di punta arriveranno nella stagione 2024 a incassare in montepremi una cifra che andrà dai 300.000 ai 500.000 euro, naturalmente a seconda del rendimento. Di conseguenza, rimane evidente che la maggiore fonte di reddito dei giocatori sia ancora indiretta, ossia dovuta all’immagine più che ai guadagni dei tornei.
I giocatori di altissimo livello incassano parecchio con esibizioni e manifestazioni non ufficiali (che pullulano, specialmente in zone del mondo dove il denaro per corteggiarli non manca), con apparizioni e clinic varie, e anche con le classiche sponsorizzazioni. Ci sono quelle tecniche, con contratti che garantiscono un fisso (spesso per più stagioni) al quale si sommano le royalties su racchette “firmate” e via dicendo, e poi ci sono naturalmente tutti i brand – e sono tantissimi – che compaiono sulle t-shirt dei giocatori. Lo stesso Navarro, per esempio, nei recenti tornei italiani di Roma e Genova ha giocato accompagnato dalla bellezza di otto (!) marchi diversi stampati sulla maglietta, senza contare quello che gli fornisce racchette, scarpe e abbigliamento. Non è difficile, dunque, credere alle sue parole, anche perché, pur vincendo meno di altri, rimane uno dei più popolari e più amati, quindi dei più ambiti dalle aziende.
Sempre secondo Navarro, i guadagni attuali potrebbero moltiplicarsi per dieci nei prossimi dieci anni, seguendo la crescita attuale della disciplina. “Può sembrare esagerato – ha aggiunto – ma dopotutto anche dieci anni fa era impensabile arrivare dove siamo oggi”. Perplessità o meno, il discorso fila. E la buona notizia è che, di riflesso, maggiori soldi investiti per i top players vuol dire anche più guadagni per chi sta dietro, quindi una fascia di veri professionisti sempre più ampia. La sostenibilità a lungo termine della disciplina passa anche da lì.
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