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Padel

Il World Padel Tour più grande (e internazionale) di sempre

Ufficializzato il calendario 2022 del World Padel Tour, con 24 appuntamenti sparsi in tredici paesi di tre continenti diversi. La Spagna resta il centro dell’attività, ma per la prima volta ospita meno della metà dei tornei: significa che il padel sta davvero diventando uno sport globale. Confermato il Sardegna Open di Cagliari: in Italia si giocherà dal 5 all’11 settembre

di | 23 gennaio 2022

Non è un periodo facile per il World Padel Tour, minacciato dalla volontà dei suoi protagonisti (e non solo) di unirsi al ricco circuito che verrà presto lanciato dal magnate qatariota Nasser Al-Khelaifi, già noto nel mondo dello sport come presidente del Paris Saint-Germain. Un tentativo di rivoluzione al quale la Setpoint Events, la società del gruppo Estrella Damm che gestisce il World Padel Tour, prova a rispondere con il calendario più internazionale, lungo e ricco di tornei nella storia del WPT.

Gli appuntamenti salgono dai 19 del 2021 fino alla cifra record di 24 solo fra Master (5, come lo scorso anno), Open (18) e il Master Final, che torna a Barcellona dove si era già disputato nel 2019. Il tutto senza contare le quattro esibizioni previste in Messico, Finlandia, Belgio e Arabia Saudita (la data di quest’ultima è ancora da stabilire), più i tornei Challenger che per il momento non sono ancora stati ufficializzati.

Solo con Open e Master il nuovo World Padel Tour toccherà tredici nazioni diverse, con le novità già annunciate nelle scorse settimane di Belgio, Francia e Danimarca, più quelle inattese di Austria (sede da confermare) e Olanda, che per la prima volta accoglierà le star internazionali del padel ad Amsterdam, a cavallo fra settembre e ottobre.

Complessivamente, rispetto al calendario del 2021 le novità sono ben nove, una anche in Spagna con l’arrivo di un Open a Reus, in Catalogna. Tuttavia, la Spagna perde complessivamente tre tornei (escono Las Rozas, Lugo, Cordoba e l’Open di Madrid) e per la prima volta nella storia del circuito ospita meno della metà delle tappe. Un chiaro segnale della direzione intrapresa dal padel internazionale, che per poter a tutti gli effetti diventare uno sport globale deve autopromuoversi portando il suo miglior prodotto in un numero di paesi sempre più numeroso.

Nel 2021 gli eventi in Spagna erano praticamente il 75% (14 su 19), mentre stavolta saranno 11 su 24, con le conferme a giugno dei Master outdoor di Marbella e Valladolid, più quello di Madrid che sostanzialmente ha fatto cambio con Barcellona, cedendo il Master Final alla città catalana. Confermato anche il Master di Buenos Aires a novembre, unico torneo esclusivamente maschile dell’intero calendario (anche in questo caso un piccolo passo avanti), mentre non sarà più fra i cinque l’appuntamento del Casinò di Cascais.

Il Portogallo conserva comunque un Open (sede da stabilire), mentre il posto fra i Master lasciato libero dal paese lusitano passa a una città del Medio Oriente ancora da annunciare. Non è difficile, tuttavia, immaginare che possa essere Dubai, dove le stelle del padel avevano già fatto tappa nel 2015, proprio con un torneo della categoria più importante.

Ufficialmente, dunque, il calendario partirà con il nuovo Open di Miami in programma dal 21 al 27 febbraio, anche se nel week-end precedente per alcuni big ci sarà una piccola parentesi nella splendida Acapulco, per una esibizione rimandata dallo scorso agosto. Ma a fare sul serio si inizierà dalla Florida, prima di un tris di Open in Spagna e poi sei tornei in sei paesi differenti.

La Svezia, col nuovo Open di Stoccolma destinato a giocarsi alla Tele2Arena (il secondo stadio calcistico più grande della Capitale) diventa l’unico paese oltre alla Spagna a ospitare più di un torneo, data la conferma dello Swedish Open di Malmo che tanto successo ha avuto nella prima edizione del 2021. Per l’Italia la buona notizia è la conferma del Sardegna Open di Cagliari, che si giocherà nuovamente nella seconda settimana di settembre, come secondo appuntamento di un blocco che – dopo la pausa estiva di oltre un mese – prevede la bellezza di sette tornei in otto settimane.

Da ricordare che nel calendario 2022 dovranno trovare posto anche i Campionati del mondo FIP, visto che l’edizione di successo dello scorso novembre in Qatar era in realtà quella del 2021 rimandata a causa della pandemia, e per non perdere la classica cadenza biennale il Mondiale si giocherà anche quest’anno. In più, come ha voluto specificare il direttivo WPT, non è da escludere che il calendario possa essere soggetto a modifiche e/o integrazioni. Anche se già così è di gran lunga il migliore di sempre.


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