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L’altoatesina di Roma, ex numero 33 del ranking WTA, è pronta all’esordio nel Circuito Slam padel by Mini, nella tappa di Treglio (Chieti). Gioca a padel per divertimento, ma sarà a fianco di una big come Erika Zanchetta. Un’occasione per testare il suo livello con le migliori d’Italia, e magari iniziare a fare sul serio. In Abruzzo anche Roberta Vinci
di Marco Caldara | 06 agosto 2021
Il padel, si sa, ha conquistato proprio tutti. E allora può capitare che il principale motivo d’interesse della seconda tappa del Circuito Slam padel by Mini, che si prepara per il week-end finale sui campi del Costa dei Trabocchi Sporting Club di Treglio (Chieti), sia la presenza di due ex campionesse del nostro tennis. Una è Roberta Vinci, che dopo aver fatto le prove generali a fine giugno vincendo un Open in Piemonte è pronta a cimentarsi nella circuito più importante del padel tricolore, di nuovo a fianco di Camilla Scala.
L’altra, invece, è Karin Knapp, che a sua volta ha iniziato a giocare a padel per divertimento. Di Slam di tennis l’azzurra ne ha giocati 25 (arrivando anche gli ottavi a Wimbledon) e ora è pronta per il primo nel padel, che in Abruzzo la vedrà scendere in campo in mezzo alle più forti giocatrici d’Italia. Anzi, per essere precisi una ce l’avrà addirittura accanto in campo, ossia la laziale Erika Zanchetta, ormai da anni fra le big del nostro movimento come certificato dalla convocazione in nazionale per gli ultimi Campionati Europei di Marbella, dove l’Italia di Marcela Ferrari ha chiuso al terzo posto.
Per la Knapp, originaria di Brunico ma ormai da anni trapiantata – per amore – nel Lazio, la seconda tappa dello “Slam” sarà l’occasione ideale per testare il proprio livello all’interno della gabbia, dopo un passato da numero 33 del mondo e con due titoli WTA in bacheca. La 34enne altoatesina ha giocato l’ultimo match da tennista all’Australian Open 2017, poi ha detto ufficialmente basta nel maggio dell’anno successivo, gettando la spugna di fronte ai troppi infortuni che hanno frenato una carriera altrimenti destinata a risultati ancora più prestigiosi. E ora, dopo il matrimonio, la nascita (a fine 2018) della figlioletta e l’approdo come insegnante nell’accademia (ben) gestita dal marito Francesco Piccari e dal fratello Alessandro, ecco il tentativo nel padel.
Non è una novità assoluta, visto che nei mesi scorsi Karin ha già giocato qualche torneo Open e ne ha anche vinto uno al Forum Sport Center di Roma in coppia con Alice Matteucci, ma la partecipazione al Circuito Slam padel by Mini ha certamente ben altro valore, per l’importanza dell’evento e perché le permetterà di confrontarsi con alcune delle migliori padeliste d’Italia. Due nomi su tutti: Chiara Pappacena e Giorgia Marchetti, che tanto bene stanno facendo nelle ultime settimane e potrebbero essere le avversarie di Knapp/Zanchetta nei quarti di finale in programma nella giornata di sabato.
La potenziale sfida Vinci-Knapp, che nel tennis si è giocata ben sette volte (4-3 Knapp) e nel 2013 ha anche messo in palio la seconda settimana dello Us Open, si giocherebbe invece soltanto in una eventuale finale, visto che Karin è nella parte bassa del tabellone mentre Roberta è finita sopra.
In casa Knapp-Piccari il primo a iniziare a giochicchiare a padel è stato Francesco, che dopo aver accompagnato la futura moglie nella seconda parte di carriera oggi segue parecchie giocatrici italiane di buon livello. Ma la moglie, una volta capito che il divertimento era reale, l’ha seguito a ruota. Tanto che, la scorsa primavera, insieme sono anche scesi in campo in un torneo di doppio misto.
“È un gioco davvero divertente – ha raccontato Karin –, simile al tennis ma più immediato e semplice da apprendere. Ci si può avvicinare a tutte le età, e si può essere competitivi anche quando la forma fisica non è eccellente. Quindi tutti hanno l’occasione di mettersi in gioco, divertirsi, respirare lo spirito della competizione e anche togliersi delle belle soddisfazioni”.
Naturalmente la sua priorità rimane il tennis, non più giocato ma insegnato, visto l’apporto che una della sua esperienza può dare al Piccari&Knapp Tennis Team, e visto anche tutti i problemi fisici che ha dovuto combattere in una dozzina d’anni da professionista. Ma è stuzzicante l’idea che si stia pian piano lasciando conquistare sempre di più anche dalla pala.
“Molta gente – ha detto ancora – si sta avvicinando al padel, perché ci si diverte a tutti i livelli. Per questo, credo che la disciplina possa avere ancora grossi margini di crescita”. Proprio come lei da giocatrice, visto quanto di buono ha saputo fare con l’altra racchetta. Basta volerlo.
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