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Che ci faceva il numero 32 del mondo a giocare il mondiale dei veterani a La Nucia? Semplice: dopo aver vinto il titolo iridato fra gli juniores e anche da professionista, Silingo sognava di completare il cerchio. Ce l’ha fatta divertendosi come non gli succedeva da un po’ e scoppiando in lacrime dopo il trionfo. Ora può lasciare il padel col cuore in pace
24 aprile 2024
A La Nucia (Alicante) ha chiuso un cerchio bellissimo, quello di una carriera longeva e vincente. Agustin Gomez Silingo è diventato campione del mondo dei veterani con l’argentina ai FIP Seniors World Padel Championships, dopo aver vinto da ragazzino i Mondiali juniores e poi quelli dei professionisti. “Ci tenevo a trionfare qui, per completare il percorso”, ha dichiarato il quasi 41enne di La Plata. “Non mi divertivo così da almeno un anno e questa era l’ultima occasione per vincere quello che mancava alla mia carriera. Ho bisogno di chiudere il mio percorso e lasciare questo sport in pace con me stesso”.
Così, con un post su Instagram, l’uomo che qualche anno fa era conosciuto come “The Beast” ha spiegato perché un giocatore ancora in attività e con il ranking più alto fra i Seniors, si sia iscritto al mondiale dei veterani, scoppiando in lacrime dopo il combattuto successo – ottenuto in coppia con Cristian Gutierrez – che ha consegnato l’oro all’albiceleste. Una soddisfazione talmente grande che cancella totalmente gli ultimi risultati negativi di questo inizio di stagione nei circuito Premier Padel. Silingo sta giocando in coppia con il 17enne portoghese Gustavo Nunes e in questo 2024 ha vinto solo 2 partite, ottenendo il miglior risultato a Puerto Cabello, con gli ottavi di finale (eliminati da Paquito e Sanyo).
A 41 anni, però, Silingo ha talmente tanta esperienza nel padel che potrebbe scrivere più di un libro sulla propria storia. Ha iniziato a giocare a 2 anni, a La Plata, la città in cui è nato. Un amore viscerale che lo ha portato a girare il mondo e a debuttare fra i professionisti a 15 anni.
Giocatore sempre nella top- 10 (o comunque a ridosso dei migliori) negli anni del Padel Pro Tour e nelle prime stagioni del World Padel Tour, oggi ricopre la posizione numero 32 del ranking Premier Padel. Nel 2008, a Valladolid, vinse il suo primo torneo in Spagna al fianco di Maxi Grabiel, contro la coppia leggendaria composta dai connazionali Juan Martin Diaz e Fernando Belasteguin. Una partita che non dimenticherà mai, definita la più bella della sua carriera.
Di recente, Agustin Gomez Silingo ha fatto parte di un momento storico, come quello del ritiro di Pablo Lima. Lo scorso settembre, nel WPT di Madrid, “el canon de Porto Alegre” ha lasciato il mondo del padel dopo la sconfitta contro Juan Lebron e Ale Galan (doppio 6-3), e c’era proprio Silingo al fianco della leggenda, capace di vincere oltre 50 titoli in carriera. E ora che è arrivato anche il Mondiale Seniors, l’argentino sta già guardando oltre il campo. Sogna di aprire un Academy e di allevare i campioni del futuro, visto che lui ha imparato dai migliori e con molti ha anche diviso il campo.
Diaz, Sanyo, Bela, Lamperti e gli altri, sono le fonti di ispirazione della sua carriera, i simboli a cui Silingo si è aggrappato per raggiungere un posto fra i più grandi. “Nel 2012 – ha raccontato – ho sofferto tantissimo la malattia di mia moglie e ho avuto un contraccolpo psicologico”. Superato, insieme ai problemi della moglie, per diventare ancora più forte. Adesso, dopo una carriera di quasi 30 anni, tutto è pronto per lasciare il palcoscenico del padel col cuore in pace. E con una tripletta mondiale riuscita a pochissimi.
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