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Arriva al Roland Garros di Parigi la prima finale di Delfi Brea in un Major: un risultato sorprendente perché raggiunto giocando a sinistra e non a destra, senza la partner Bea Gonzalez (ai box per infortunio) ma con al suo fianco la giovanissima Andrea Ustero, che deve ancora compiere 17 anni. Una coppia nata per caso…
di Marco Caldara | 05 ottobre 2024
Ci sono giocatori e giocatrici che studiano potenziali cambi di partner a ripetizione, per garantirsi le migliori chance per vincere e fare strada nella classifica mondiale FIP, e poi ci sono coppie che nascono per caso e si rivelano più riuscite delle altre. Come quella che ha portato all’unione provvisoria di Delfi Brea con la giovanissima Andrea Ustero, che ha appena prodotto niente di meno che la finale in un Major, quello di Parigi al Roland Garros.
La genesi è molto particolare: l’argentina era alla ricerca di una partner ad interim in virtù dell’infortunio della sua compagna abituale Bea Gonzalez (al lavoro per la riabilitazione dallo strappo muscolare ai pettorali), e proprio in quel momento la spagnola classe 2007 (!) aveva appena ricevuto la notizia dello stop dell’altra enfant terrible Alejandra Alonso, con la quale in brevissimo tempo ha raggiunto la top-20. Così, malgrado siano entrambe giocatrici di destra, l’accordo è venuto naturale: Delfi si è presa il “reves” e le due si sono date un paio di tornei da disputare insieme, prima il P2 di Valladolid e quindi il Major di Parigi.
Fino a lì tutto normale, se non fosse che proprio in terra francese si sono regalate un traguardo enorme, conquistando la finale. La prima in assoluto per la giovane, la prima in un Major per Delfi, che a fianco della Gonzalez aveva raggiunto solamente una semifinale nel 2023 a Roma, fermandosi invece ai quarti a inizio stagione in Qatar. Le avessero detto che la sua prima finale sarebbe arrivata nel 2024, ma senza la Gonzalez, probabilmente non ci avrebbe creduto, invece domenica a giocarsi il titolo sul Philippe-Chatrier ci saranno lei e la compagna per caso, già prossime ai saluti perché nel frattempo la Alonso ha superato i suoi problemi (in extremis è riuscita a esserci anche a Parigi, ma ormai Andrea aveva detto “sì” alla Brea) e da Newgiza si ricomporrà la coppia di giovanissime sempre più vicine alle top-8.
Delfi Brea, invece, per ritrovare la Gonzalez (e le ambizioni da coppia numero uno) dovrà attendere ancora un po’, e per il prossimo torneo egiziano si è “coperta” con Lucia Sainz, un’altra giocatrice di destra. Segno che l’esperienza a sinistra le sta piacendo, e potrebbe anche aprire scenari nuovi per la sua carriera. Intanto, si conferma una fuoriclasse per capacità e versatilità: a Roma – di nuovo senza la Gonzalez – era riuscita a spingersi fino ai quarti facendo coppia con la sconosciuta (ad alti livelli) Alba Gallardo, mentre a Parigi ha fatto molto di più, pur giocando in una posizione di campo che non le si addice.
Per prendersi il titolo servirà un miracolo, visto che con buona probabilità si troveranno costrette e scipparlo alle leder del ranking Ari Sanchez e Paula Josemaria, che sbagliano pochissimo e praticamente mai nei Major, da vera coppia numero uno. Ma già la finale vale tantissimo, per lei come per la compagna che deve ancora compiere diciassette anni (li festeggerà fra due mesi esatti, il 5 dicembre) ma è ormai una delle garanzie del circuito.
Il suo padel mancino è una gioia per gli occhi, e promette di portarla davvero lontano. Così come il suo carisma e il legame con la compagna Alonso. Avrebbe potuto continuare con la Brea ancora un po’, invece non appena la compagna è tornata disponibile ha subito deciso di riprendere a giocare con lei, e rilanciare un percorso comune che le ha rese grandi molto prima del previsto. L’esperienza a fianco di Delfi, breve ma molto intensa, servirà a lei e renderà la coppia più giovane del tour ancora più competitiva.