-
Padel

La resurrezione di “Lucho”: torna e vince al primo tentativo

Al rientro dopo sei mesi di stop per l’intervento chirurgico al menisco, Luciano Capra conquista subito un titolo, vincendo il FIP Silver di La Palma a fianco del 19enne Aimar Goñi. “Non potete immaginare quanto significhi per me”, dice. La risalita è iniziata e la coppia proseguirà: prossimi impegni Madrid e Parigi

di | 26 agosto 2025

20250826_Lucho_Capra__1_.jpg

Lo sport può essere terribile e spesso non guarda in faccia a nessuno. Ma a volte sa anche restituire qualcosa, ripagando gli sforzi. Chiedere a Luciano “Lucho” Capra, che ha perso metà stagione per un intervento al menisco che inizialmente l’avrebbe dovuto fermare per molto meno, ma ha impiegato un solo torneo, il primo, per ritrovare la sensazione più bella, quella di un titolo internazionale, vinto domenica nel FIP Silver di La Palma alle Canarie.

Una vittoria dalla caratura relativa per un giocatore che nel vecchio World Padel Tour vinse addirittura uno dei tornei più prestigiosi, il Master della Plaza Mayor di Valladolid (nel 2021, con Maxi Sanchez), ma che vale tantissimo perché profuma di resurrezione, di rinascita, di riscatto dopo mesi passati a guardare i colleghi dal divano, lavorando in palestra un giorno sì e l’altro pure col solo obiettivo di rientrare il prima possibile. E proprio a quella palestra che ne ha accompagnato la riabilitazione l’argentino classe ’93 ha voluto regalare il trofeo vinto alle Canarie, come riconoscimento per il sostegno ricevuto nel periodo più difficile della sua carriera.

Un capitolo triste e difficile, iniziato quando nel primo torneo Premier Padel dell’anno, a febbraio a Riyadh, durante il match degli ottavi di finale contro Coello/Tapia si è accorto che al ginocchio destro era successo qualcosa. La diagnosi? Rottura del menisco, ma quando a marzo è entrato in ospedale per l’intervento gli era stato preventivato uno stop di un mese o giù di lì. Invece, la situazione del ginocchio si è rivelata più grave del previsto e così i medici gli hanno consigliato una sutura del menisco, piuttosto che la rimozione della sola parte danneggiata, come avviene più di frequente. Una mossa conservativa che promette di garantirgli maggiore stabilità a lungo termine, ma ha praticamente quadruplicato i tempi di recupero.

La resurrezione di “Lucho”: torna e vince al primo tentativo

La riabilitazione di Lucho è iniziata ad aprile ed è durata quattro lunghissimi mesi, fino a quando ha ritrovato il campo una quindicina di giorni fa a Mumbai (India), per la World Padel League. Ha avuto le risposte che cercava dal ginocchio e così ha confermato la sua partecipazione per il Silver alle Canarie, per la prima volta a fianco dello spagnolo Aimar Goñi Lacabe, il 19enne capace di arrivare ai quarti a Tarragona con Mario Ortega, dopo essere partito dalle qualificazioni. Non poteva andare meglio.

Partiti come quarta coppia del tabellone, Capra e Goñi hanno trovato immediatamente l’intesa e hanno finito per vincere cinque partite e quindi il titolo, senza cedere nemmeno un set. In finale hanno avuto la meglio per 6-3 7-6 contro Perino/Piotto, confermando immediatamente le sensazioni dell’argentino che nella nuova soluzione aveva visto un ottimo potenziale. “Non avete idea – ha scritto Capra sui propri account social – di cosa possa significare per me tornare a competere dopo tanti mesi di fatica e farlo in questo modo, vincendo il titolo. Grazie Aimar per aver dato tutto insieme a me, e grazie a tutti coloro che sono stati al mio fianco in questo periodo, non smettendo mai di motivarmi. Sono tornato”.

Dopo essere scivolato fuori dai primi 50 del ranking, Capra (già n.13) è appena risalito il 47esima posizione grazie alla vittoria in Spagna, ma naturalmente punta molto più in alto. Il periodo di stop gli garantirà la possibilità di utilizzare il ranking protetto per una serie di tornei, a partire dai prossimi due, importantissimi: il P1 di Madrid e il Major di Parigi al Roland Garros. Li giocherà entrambi partendo dal main draw, a fianco di Goñi Lacabe, destinato a rimanere il suo partner fino a fine anno. “Ora che sono uscito dalle prime 16 coppie del mondo – ha detto – il mio obiettivo è tornarci. Per farlo dobbiamo battere le coppie che ci precedono in classifica e insieme a Goñi ce la possiamo fare. In lui e in questa coppia vedo un potenziale enorme per battere ottimi avversari e fare strada nei tornei”. Il debutto da favola dà credito alla sua idea.

La resurrezione di “Lucho”: torna e vince al primo tentativo

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti