Grazie al successo a Bordeaux con la nuova partner Sofia Araujo, Andrea Ustero è diventata la più giovane a vincere un torneo Premier Padel e ha conquistato la top-10 ad appena 18 anni. Il suo percorso sembra tracciato, ma la mancina catalana tiene i piedi per terra, sicura di avere tutto il tempo dalla propria parte
09 agosto 2025
È diventata una delle giocatrici migliori al mondo al fianco di Alejandra Alonso, formando una coppia di ragazzine terribili che si sono affermate nel circuito Premier Padel, grazie a una scalata repentina fra 2023 e 2024. E ora Andrea Ustero, classe 2007 da Barcellona, è già una delle più temibili del circuito, da numero 9 della classifica FIP e con un percorso tracciato verso posizioni ancora più importanti. A 18 anni appena compiuti, la mancina catalana è la più giovane fra le big e vanta già risultati di lusso nel circuito più complicato e duro del mondo, su tutti la finale dello scorso anno nel Major del Roland Garros di Parigi, quando da minorenne sfrutto al cento per cento l’opportunità offertale ad interim da Delfi Brea.
Oggi, invece, Andrea fa coppia da qualche tempo con la portoghese Sofia Araujo, giocatrice di forza fisica e buona mano, che può aiutarla a sedersi definitivamente al tavolo delle più grandi. L’hanno dimostrato (anche) col primo titolo insieme, vinto a fine giugno nel P2 di Bordeaux, dove con un colpo di spugna hanno cancellato un avvio di coppia complicato e la spagnola è diventata la più giovane di sempre a conquistare un torneo del Tour maggiore. Le prime tre coppie del ranking – Triay/Brea, Sanchez/Josemaria e Fernandez/Gonzalez – restano un passo avanti, ma sembra esserci margine per recuperare terreno.
“Con Alejandra Alonso – ha raccontato la mancina di Barcellona – giocavamo ognuna a modo proprio, ci trovavamo bene e in campo ridevamo tantissimo. Ma appena le cose non andavano bene, scendevamo troppo di livello. Con Sofia, invece, è cambiato tutto: lei mi guida costantemente”. Avere a fianco una giocatrice affermata ed esperta può diventare molto prezioso, per una ragazza dotata di un talento con pochissimi eguali nel circuito, ma che ha bisogno della regolarità tattica e della continuità per sfruttare l’estro nella maniera corretta.
“Adesso – ha detto ancora – ho un atteggiamento da professionista. Lavoro con uno psicologo, che mi aiuta a rimanere con i piedi per terra”. Non semplice, quando sono quasi tutti concordi sul fatto che può diventare la numero uno del futuro. Ma lei vive il proprio percorso con serenità, consapevole di aver ancora una vita intera davanti. Per il momento, ciò che conta è la formazione, la capacità di arrivare costantemente alle fasi finali dei tornei, e farsi trovare pronta quando capita l’occasione giusta, proprio come successo a Bordeaux.
Oggi, Ustero e Araujo sono la testa di serie numero 4 nei tornei Premier Padel. Già mantenere quella posizione può essere un obiettivo, visto che le coppie di valore sono numerose, ma l’idea è quella di far diventare 8 le fantastiche 6, inserendosi spesso nella lotta per i titoli. La buona notizia è che il tempo non manca, anche perché Ustero – come confessato da lei stessa – ha appena iniziato a vivere, pensare e comportarsi da professionista. Con un talento come il suo si può arrivare ovunque, a maggior ragione quando a 18 anni il ranking ha già una sola cifra. Destino? No, si chiama qualità. Andrea è già un prodigio, ma la sua scalata è ancora all’inizio.