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Il secondo circuito del padel internazionale propone la bellezza di otto tornei contemporaneamente, in tre continenti diversi: Europa (c’è anche l’Italia, al Villa Pamphili di Roma), America e Asia. È l’ennesima prova della crescita di un Cupra FIP Tour che propone costantemente opportunità migliori
di Marco Caldara | 09 aprile 2025
Ci sono tanti dati che aiutano a comprendere l’importanza strategica sempre maggiore del Cupra FIP Tour, il secondo circuito del padel mondiale diventato la piattaforma perfetta per accompagnare la crescita dei giovani, ma anche per dare l’opportunità di raccogliere (sempre più) punti a quei giocatori che ambiscono a scalare il ranking mondiale. È ormai tutt’altro che inusuale trovare in gara coppie di altissimo livello, persino alcune abituate a partire fra le teste di serie nei tornei Premier Padel, come gli “Javis” spagnoli Garcia e Barahona che hanno scelto di preparare il Major di Doha giocando – da giovedì – il FIP Silver del Villa Pamphili Padel Club di Roma.
Ma soprattutto continua a crescere il numero dei tornei, dunque delle opportunità a disposizione dei padelisti di tutto il mondo. La prova questa settimana, col record di addirittura otto tornei FIP sparsi per il globo, più precisamente in tre continenti. Il primato all’Europa con quattro (in Italia, Regno Unito, Finlandia e Portogallo), ma ce ne sono due anche in America (Messico e Brasile) e altri due in Asia o più precisamente in medio oriente, fra Emirati Arabi Uniti e Bahrain.
L’altra buona notizia è che, considerando il totale dei tabelloni (dunque 16 fra uomini e donne), sono di più i tornei di categoria Silver (9) rispetto ai Bronze (7). Un trend che prosegue da inizio stagione e si traduce in più punti in palio – e maggiori montepremi – a disposizione dei giocatori. Rimane da lavorare sulle categoria di punta Platinum e Gold, che hanno proposto tre soli tornei in un mese, ma la crescita generale è evidente.
Come accennato, uno dei tornei della settimana si gioca nella Capitale, secondo appuntamento stagionale in Italia dopo quello terminato domenica al Kalat Country Club di Caltanissetta. Detto della presenza come coppia numero uno del seeding degli spagnoli Garcia/Barahona (il secondo è tesserato proprio al Villa Pamphili ed è stato protagonista dell’approdo del club nella Final Four del campionato di Serie A), sono in gara a Roma anche alcuni dei migliori giocatori azzurri. Nel maschile al via Simone Cremona e il partner Jaume Romera, oltre che la coppia Iacovino/Di Giovanni. Fra le donne, testa di serie numero 2 a Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, numero 3 a Martina Parmigiani e Giulia Dal Pozzo, numero 4 Carolina Petrelli affiancata per l’occasione dalla spagnola Raquel Segura Aguilar.
Ma c’è anche chi a Roma ha preferito il Rocket Padel di Bristol, in quel Regno Unito dove il gioco si sta sviluppando sempre di più. In Inghilterra ci sono Flavio Abbate e Alvaro Montiel Caruso, che dopo la finale della scorsa settimana a Caltanissetta cercano il primo titolo in coppia. Il sorteggio poteva andare meglio, visto che sono finiti nella metà di tabellone presidiata dai favoritissimi Agustin Gutierrez e Josè Antonio Diestro, ma da terza coppia del seeding gli azzurri hanno comunque buone chance di fare strada.
Fra le donne, invece, partono con grandi ambizioni le due giocatrici della nazionale Emily Stellato e Lorena Vano, per la prima volta in gara in coppia. Le due sono accreditate della seconda teste di serie ma non hanno nulla da invidiare alla prima, Touly/Dominguez. In sostanza, hanno non solo chance di giocare un ottimo torneo ma anche di aggiudicarsi il successo finale. Sarebbe un déjà-vu per l’esperta giocatrice di Latina: in questo 2025 ha giocato un solo torneo internazionale e l’ha vinto, a gennaio in Spagna.
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