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La nuova collaborazione con Juan Lebron può offrire a Franco Stupaczuk l’opportunità per la definitiva consacrazione. L’incastro non è semplice, ma l’argentino è convinto delle loro possibilità. “È fra i migliori di sempre e ha contribuito a cambiare il padel. Possiamo essere una coppia versatile e darci molto a vicenda”
10 gennaio 2025
Riscattarsi, dopo una stagione avara di soddisfazioni. Franco Stupaczuk è carico per il 2025 del circuito Premier Padel: un anno nel quale giocherà in coppia con Juan Lebron per provare a puntare in alto. Cosa che non è riuscito a fare nella scorsa stagione, sia con Martin Di Nenno che con Mike Yanguas, con cui Franco ha chiuso il 2024 vincendo il torneo di Newgiza, ma non trovando mai la continuità necessaria per far paura ai più forti. Ora l’argentino ha fame di successi, soprattutto insieme a un Lebron che deve riscattare un’annata molto complessa, senza dubbio una delle peggiori della carriera dell’ex numero 1 del mondo.
“Sto iniziando un nuovo progetto col Lobo – analizza Stupa – e non vedo l’ora di iniziare. Già avevamo sondato il terreno quando Juan giocava con Galan, ma non se ne fece nulla e io continuai a stare in coppia con Di Nenno. Per me è una grande soddisfazione giocare con uno come Lebron: è stato numero 1 ed è fra i migliori di sempre. Lui ha contribuito a cambiare il padel”. Affascinante l’unione fra lo spagnolo e l’argentino, che potrebbero forma la coppia mina vagante del 2025 e si candidano a essere protagonisti di una stagione lunghissima, al via fra poche settimane.
Stupa fa un passo indietro e parla della fine dei Superpibes: una coppia che era amatissima dai fan e che nel 2023 riuscì a inserirsi nella rivalità fra Tapia/Coello e Lebron/Galan. “Avevamo cominciato a incolparci a vicenda, per poi capire che era colpa di entrambi. Lì il rapporto si era logorato ed era fondamentale fare un passo oltre. Non escludo un ritorno insieme: in futuro potrebbe accadere. Ma fermarsi è stata la scelta giusta”.
L’unione tecnica fra Franco e Juan può spaventare gli avversari e Stupaczuk lo spiega chiaramente. “Possiamo essere versatili – dice –, perché lui mi permetterà di giocare più avanti e di essere più aggressivo. Io posso dargli la mia tenuta atletica e cercare di reggere il più possibile. È la mia grande occasione? I bilanci li faccio sempre a fine stagione. Ho già giocato con gente come Di Nenno e Sanyo, sono stato al numero 2 del mondo, ho vinto diversi tornei. Questa con Lebron è un’opportunità. Sento di avere l’età giusta per spiccare definitivamente il volo”.
Tapia e Coello, già dominanti nel 2023, sono stati sontuosi nel 2024, nonostante la finale persa contro Coki Nieto e Jon Sanz nelle Premier Padel Finals di Barcellona. “Non li ho mai battuti nella stagione appena conclusa. Credo che quello che hanno fatto Coki e Jon, tenendo palle basse e non perdendo mai la calma, può essere un grande esempio per tutti noi”.
Il campione argentino tesse anche le lodi di Libaak, l’uomo che ha portato la sua nazionale sul tetto del mondo nella finale contro la Spagna. “È un fenomeno e in quella settimana era ingiocabile. Si allenava anche 1 contro 1 ed era impressionante”. Così come il calendario fittissimo del 2025, così come è stato nel 2024. “Un voto all’organizzazione Premier Padel? Metterei un 8, ma possiamo migliorare in alcune piccole cose. Dall’area di riscaldamento alla ristorazione, si tratta di piccoli dettagli che fanno la differenza”.
Per chiudere Stupaczuk fa un’analisi sulla proposta di Paquito di istituire nuovamente il Punto de Oro, eliminando i vantaggi sul 40-40. “Sono d’accordo, molte persone lo vorrebbero per aumentare lo spettacolo. Vorrei anche testare le palline in alcuni tornei, perché spesso ci ritroviamo in condizioni estreme. O lentissime o velocissime: dobbiamo avere un tempo di adattamento”. Gli servirà anche con Lebron, per abituarsi a un compagno più ingombrante rispetto a quelli del passato. Ma le premesse per fare bene ci sono tutte.