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Le coppie che hanno dominato il 2020 del padel italiano non sembrano più irraggiungibili: Capitani/Cremona hanno perso due finali di fila contro Di Giovanni/Sinicropi, mentre nell’ultimo torneo del World Padel Tour Pappacena/Sussarello si sono arrese a Casali/Orsi. Vuol dire che la competizione è di nuovo apertissima: nella stagione di Mondiali ed Europei è un ottimo segnale
di Marco Caldara | 05 maggio 2021
Dopo un 2020 con gran poca storia, segnato dal dominio incontrastato delle coppie Cremona/Capitani nel maschile e Pappacena/Sussarello nel femminile, nel padel di casa nostra qualcosa sta cambiando. O almeno sembra terminato il lunghissimo inseguimento di Lorenzo Di Giovanni e Riccardo Sinicropi, che torneo dopo torneo hanno lentamente colmato il gap nei confronti della coppia numero uno d’Italia, imparando da ogni sconfitta. Battevano tutti e non Cremona/Capitani, ma non si sono arresi e nelle ultime due settimane hanno finalmente individuato la ricetta giusta, applicata per due domeniche di fila. Prima li hanno battuti in finale nell’Open LPR del Pianeta Padel di Piacenza, dove i numero uno avevano però alle spalle una settimana impegnativa per la trasferta al Fip Star di Dubai, mentre sette giorni più tardi hanno fatto il bis – sempre in finale – nella prima edizione del Trofeo Conad-Padel Italian Tour di Bologna, che con ben 7.000 euro di montepremi è destinato a rimanere uno degli eventi più ricchi del 2021.
Anche in virtù del prize money quello ospitato dal Tennis e Padel Corticella era uno degli eventi più ambiti di questa prima metà di stagione, e i più forti si sono rivelati ancora il 30enne nato a Genova e il 33enne abruzzese, di nuovo a segno per 6-4 3-6 7-5, esattamente come la settimana precedente. È stata una finale decisa da pochissimi punti, gli stessi che fino a qualche settimana facevano sempre la differenza a favore di Cremona/Capitani. Ora, invece, il trend sembra essersi invertito e per lo sviluppo del padel tricolore è una buona notizia. Non tanto per il potenziale cambio al vertice (da confermare nelle prossime settimane), quanto perché giocare sempre per il secondo posto non era esattamente il modo ideale per favorire la crescita del movimento, e rischiava di diventare un limite per tutti. Ora, invece, si è capito che anche i migliori non sono più imbattibili e che devono combattere per restare al vertice, quindi la competitività ne guadagnerà sicuramente. E anche nel momento ideale, a meno di due mesi dagli Europei di Marbella e nell’anno dei Mondiali in Qatar.
Con le dovute proporzioni, si può affrontare un discorso simile nel femminile. Manca la controprova, eppure la vittoria di Carlotta Casali e Carolina Orsi ai danni del duo Pappacena/Sussarello nell’ultimo torneo del World Padel Tour non è passata inosservata. La “sorelle d’Italia” non perdevano contro due connazionali da una vita, e malgrado l’incontro sia stato in parte condizionato da un problema della Sussarello (che le ha impedito di rendere al cento per cento), è successo di nuovo ad Alicante, confermando la crescita della coppia Casali/Orsi, entrambe di base in Spagna con l’obiettivo di salire a livelli sempre più alti. Anche in questo caso, chi sta davanti conta fino a un certo punto: l’importante è che la competizione porti a una crescita del livello medio, e che certe sfide che ora si vedono nella Pre previa (come quella di Alicante) si trasferiscano presto nella Previa, e magari un giorno anche nel Cuadro Final.
A proposito di Pappacena/Sussarello: a Bologna hanno vinto anche loro, confermando come le due deludenti sconfitte all’esordio in entrambi i tornei giocati nel World Padel Tour siano già acqua passata. Le hanno riscattate andando a Dubai a prendersi il loro primo successo a livello internazionale, nel torneo di categoria Star del Cupra Fip Tour, e la settimana dopo hanno dominato l’evento bolognese, battendo fra semifinale e finale due delle prime cinque coppie d’Italia: Stellato/Tommasi (6-2 6-1) e Zanchetta/Marchetti (6-2 6-2). Un ottimo segnale in vista del torneo Fip Rise del MasPadel di Catania, dove il prossimo week-end saranno la coppia da battere, e della terza tappa del World Padel Tour, che le vedrà in gara da lunedì a Vigo.
Nel week-end bolognese, approfittando della presenza di quasi tutte le migliori giocatrici italiane, si è anche tenuto il primo raduno della nazionale in vista degli Europei, al via il prossimo 28 giugno. Sotto gli occhi della selezionatrice femminile Marcela Ferrari, già allenatrice di alcune delle leggende del padel internazionale, e del ct dell’Italia maschile Gustavo Spector hanno lavorato dodici atlete: Erika Zanchetta, Sara D’Ambrogio, Martina Pugliesi, Carolina Petrelli, Martina Camorani, Francesca Campigotto, Alessia La Monaca, Claudia Cascella, Bennedetta Sobrero, Giorgia Marchetti, Camilla Scala e Giulia Pasini.
Esonerate dal primo raduno Chiara Pappacena, Giulia Sussarello, Carolina Orsi, Carlotta Casali, Valentina Tommasi ed Emily Stellato. “Sono stata felicissima di tornare in Italia come selezionatrice della nazionale femminile – ha detto Marcela Ferrari –, di ritrovare le nostre giocatrici dopo tanto tempo e di poter svolgere gli allenamenti in vista dei due grandi appuntamenti di questa stagione, gli Europei e i Mondiali. È bello constatare come in Italia il livello stia crescendo sempre di più”. Detto da una che per sette anni ha fatto da coach a un certo Fernando Belasteguin vale tantissimo.
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