Chiudi
Indipendentemente da come andrà la finale del P1 di Acapulco, la sfida contro Tapia e Coello sarà la conclusione ideale della storia d’amore sportivo fra Ale Galan e Juan Lebron. Prima di dirsi addio, nella notte italiana i due spagnoli andranno a caccia del 34° titolo insieme, contro la coppia che li ha spodestati dalla testa del ranking
di Marco Caldara | 24 marzo 2024
Per scoprire se ci sarà oppure no il lieto fine bisognerà attendere la notte italiana fra domenica e lunedì, ma l’ultimo capitolo della storia d’amore sportivo fra Ale Galan e Juan Lebron non poteva chiedere un palcoscenico migliore. Perché, prima di salutarsi, i due spagnoli che hanno dominato la scena mondiale del padel fra 2020 e 2023 andranno a caccia del 34esimo titolo insieme, contro la coppia capace la scorsa stagione di spodestarli dalla testa del ranking mondiale occupata per oltre tre anni. E il fatto che lo faranno ad Acapulco, nella terra natia del padel, aggiunge fascino a un’opportunità nella quale, alla vigilia del P1 del Messico, credevano in pochi.
Invece, malgrado l’addio ormai ufficiale dettato dalle tensioni personali fra i due, Ale e Juan hanno messo la professionalità al primo posto, impiegando un set (il primo, all’esordio all’Arena GNP Seguros) per superare le frizioni e poi riuscendo a giocare da campioni quali sono. Si è visto nella tesa rivincita contro Yanguas/Garrido ai quarti di finale, col gesto discutibile di Lebron a fine match (quando si è tolto la maglia con stampato il cognome e l’ha mostrata ai rivali, come a ricordargli con chi hanno a che fare) che ha fatto passare in secondo piano una prestazione di altissimo livello.
E si è visto di nuovo nella semifinale contro i “Superpibes” Martin Di Nenno e Franco Stupaczuk, che nemmeno contro la versione ai titoli di coda degli ex numeri uno sono riusciti a dimostrarsi più forti, perdendo per l’ottava volta in nove sfide per colpa – ma non solo – della solita mancanza di killer instinct. Nella prima serata di sabato è finita 7-6 2-6 6-2 e per una volta va bene così, perché due che hanno vinto quanto i “Galacticos” meritano di dirsi addio con un successo. O almeno con la possibilità di giocarselo fino all’ultima palla.
Così, come già quello che ha inaugurato la stagione a Riyadh, anche il P1 del Messico avrà la finale migliore con in campo i quattro giocatori più forti del mondo, visto che a tarda notte (l’incontro è terminato intorno alle 2 messicane) Arturo Coello e Agustin Tapia hanno fatto il loro dovere contro Paquito Navarro e Sanyo Gutierrez, chiudendo per 6-3 7-5 un confronto mai davvero in discussione e conquistando la terza finale in altrettanti tornei giocati sin qui. Hanno perso la prima proprio contro Galan e Lebron, poi vinto la seconda, e ora è il momento di una sorta di spareggio, in scena – in diretta su SuperTennis – come secondo incontro dalla mezzanotte italiana, dopo la sorprendente finale femminile che metterà di fronte Riera/Araujo e Castello/Jensen.
Indipendentemente da come andrà, per Galan e Lebron non poteva esserci finale migliore, perché avranno per l’ultima volta l’opportunità di dimostrarsi più forti anche dei numeri uno. Sino a qui ce l’hanno fatta in parte, visto che i precedenti dicono 4-4, ma quel che è certo è che ci attende una sfida di altissima qualità, come successo più spesso che non quando i quattro si sono ritrovati insieme sullo stesso campo.
Difficile fare pronostici, anche se Galan e Lebron avranno un piccolo vantaggio in termini di ore di recupero dopo la semifinale, e per loro – a differenza che per i rivali – non sarà solamente un’altra finale, con in palio l’ennesimo titolo. Sarà l’ultima di una storia sportiva di enorme significato, che ha già prodotto 33 successi e accompagnato lo sviluppo del padel verso una nuova dimensione. Il che potrebbe tradursi in uno stimolo per vincere un’ultima volta, prima di ripartire con nuovi progetti e ancora più entusiasmo.
Non ci sono commenti