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Padel

Marco Cassetta fa la storia: primo italiano di nascita fra i top-100

Grazie ai punti raccolti con la semifinale nel FIP Gold di Saltillo (Messico) il torinese Marco Cassetta è il primo italiano a raggiungere la top-100 del ranking mondiale maschile FIP. Un traguardo inseguito a lungo da tutto il movimento tricolore, che simboleggia la costante crescita del nostro padel

di | 15 luglio 2024

Per lungo tempo era stato un miraggio, quasi irraggiungibile. Poi è diventato l’obiettivo di tanti e quindi un tabù, perché nessuno dei nostri riusciva a compiere l’ultimo passettino. Ma ora è finalmente realtà, con l’ultimo aggiornamento al ranking mondiale: grazie alla semifinale nel FIP Gold della scorsa settimana a Saltillo (Messico) Marco Cassetta è diventato il primo giocatore nato in Italia a raggiungere la top-100.

Il torinese classe 1999, ex seconda categoria nel tennis poi virato sulla pala (da subito con grandi risultati), sfonda un muro storico per il nostro movimento e lo fa esattamente da numero 100, grazie al sorpasso ai danni dal francese Thomas Leygue. Sarebbe 99 senza Pablo Lima, che ha smesso da quasi un anno ma è ancora in classifica (al numero 25) ma poco cambia. Il traguardo c’è ugualmente e premia i tanti sforzi di un ragazzo di talento, da anni fra i più determinati del padel tricolore. Ha iniziato a viaggiare spesso in Spagna per allenarsi con Mati Diaz alla CEPAC di Madrid, e solo quest’anno ha già collezionato 15 tornei internazionali, fra i quali 9 dei 13 appuntamenti Premier Padel, viaggiando tre volte in America e due in Medio Oriente.

Su consiglio proprio del “Warrior” Diaz ha accettato di cambiare la sua posizione di gioco da sinistra a destra, e la sua dedizione è stata ripagata nell’ultimo mese. In cinque tornei, grazie a tre main draw nel circuito maggiore, il titolo al FIP Rise di Biella e la semifinale in Messico, Cassetta ha messo insieme 153 punti, salendo a quota 542 e completando il lungo inseguimento, condiviso con tanti connazionali. Staccato di quasi 100 punti Simone Cremona, secondo dei nostri, al numero 112 della classifica FIP.

Cassetta aveva già sfiorato più volte il risultato nel 2023, ma si era sempre dovuto accontentare. Così, di recente ha cambiato approccio. Ha cercato di guardare il meno possibile alla classifica, concentrandosi solo sui miglioramenti. Scelta saggia, visto che dopotutto le vittorie (e dunque i punti e l’ascesa nel ranking) sono figlie dei progressi in campo.

Curioso che la top-100 sia arrivata dopo una settimana in Messico, per prendere parte a un torneo che inizialmente non era nemmeno nei suoi piani. Avrebbe dovuto giocare il P1 di Premier Padel a Malaga, ma il compagno col quale era d’accordo ha scelto un altro partner. Fortuna che la settimana proponeva l’alternativa di un torneo di spessore in Messico, e senza la gran parte dei big impegnati in Spagna. Così, l’inconveniente è diventato una grande opportunità e Cassetta l’ha colta al volo: ha chiamato il belga Clement Geens (col quale aveva giocato spesso a inizio stagione), ha avuto il suo ok e insieme hanno raggiunto la semifinale, arrendendosi solo ai futuri vincitori Rubio-Torre.

Il raggiungimento della top-100 da parte di un italiano di nascita è un traguardo dal valore più simbolico che altro, visto che dopotutto fra la posizione numero 95 e 105 – per fare un esempio – la differenza è gran poca. Ma per Cassetta rimane il prestigio di essere stato il primo a sfondare un muro che solo qualche anno fa pareva inavvicinabile. Spagnoli esclusi, fra gli atleti europei ce l’aveva fatta prima un francese, poi uno svedese, e ora finalmente tocca anche all’Italia. L’augurio è che il risultato del 25enne torinese, arrivato propria alla vigilia dei Campionati Europei di Cagliari, possa mostrare la strada a tanti altri. Aprendo un nuovo capitolo nella storia del nostro padel maschile.

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