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Matteo Arosio, responsabile tennis e padel in Italia per Joma, è impegnato nel circuito FITPRA di padel e col compagno Matteo Stecher è fra i più forti in Lombardia. Hanno giocato quattro tornei, vincendone due: “In FITPRA ho trovato un clima famigliare e di aggregazione: è fra le chiavi del successo del padel in Italia”
di Marco Caldara | 06 settembre 2021
Matteo Arosio la racchetta l’ha sempre avuta sia in mano sia nella mente, da buon terza categoria e soprattutto da responsabile tennis e padel per l’Italia di un’azienda in grande crescita come Joma. Ma fino a qualche tempo fa la sua racchetta era sempre e solo quella da tennis, lo sport che l’ha accompagnato per tutta la vita. Poi, come tanti il 39enne brianzolo è stato stuzzicato dall’enorme crescita del padel: ci si è avvicinato prima per lavoro, poi anche per divertimento, e da lì il passo verso le competizioni è stato breve.
Ha iniziato a giocare alcune prove del circuito FITPRA, ha capito di essere particolarmente competitivo e gli sono bastati appena quattro tornei per mostrare di essere uno dei più forti in Lombardia, insieme al compagno Matteo Stecher. Il primo torneo giocato insieme, ad aprile a Gessate, l’hanno vinto. Il terzo, a giugno al Country Sport Village, pure. E nel quarto, sempre a Paderno Dugnano, sono arrivati in finale.
Al momento, con 2574 punti, Arosio e Stecher occupano (ex aequo) il sesto posto della classifica regionale, virtualmente qualificati per il Master regionale del Campionato Nazionale FITPRA by Noberasco, che porterà i migliori di ogni regione a contendersi gli scudetti al 7 Padel Village di Siracusa.
“Mi sono avvicinato al mondo FITPRA con grande curiosità – racconta Arosio –, sia per via del lavoro che faccio, sia da giocatore. Ho trovato una realtà molto interessante, per i tanti aspetti che vedo sempre sottolineati da tutti, ovvero un clima famigliare e di divertimento, nel quale c’è posto per tutti coloro che iniziano ad approcciarsi al mondo del padel e delle competizioni”.
Data la loro posizione in classifica a poco più di due settimane dal termine per la qualificazione (nella categoria Open maschile c’è posto per i primi 16), è impossibile non pensare al Master finale. “Viviamo il padel con grande serenità e senza chissà quali ambizioni – precisa – ma naturalmente le finali le abbiamo messe nel mirino. La qualificazione sarebbe un grande traguardo”.
La coppia Arosio-Stecher sul campo da padel ha funzionato subito, tanto che il loro bilancio nel circuito FITPRA parla di 15 vittorie a fronte di sole 2 sconfitte. Ma fra i segreti del duo non c’è solo il mix fra il gioco di Stecher, più paziente e “pensatore”, e quello di Arosio, che come ogni mancino gioca a destra ed esprime un padel più esplosivo, d’istinto. C’è anche un rapporto umano che va avanti da una vita. “Abbiamo condiviso tante esperienze sia sui campi da tennis – aggiunge – sia nel calcio a 5: l’altra nostra grande passione. Giochiamo insieme in Serie C ed è stato facile trovarci nel padel, uno sport nel quale la condivisione col compagno è uno degli aspetti più belli, sia nelle giornate buone che in quelle cattive”.
Nel loro caso, di giornate cattive se ne sono viste gran poche, dato che in quattro tornei sono sempre arrivati almeno in semifinale, conquistando due titoli. Il segreto? Il tennis, almeno a livello di abitudine ai tornei. “Avere entrambi un livello da terza categoria a tennis – continua – è stato sicuramente d’aiuto, e ci ha semplificato molto le cose, permettendoci di ottenere da subito buoni risultati”.
Oltre a vivere il circuito FITPRA da giocatore, Arosio l’ha anche sposato con Joma, che dal 2021 è sponsor tecnico della Federazione Italiana Tennis e vestirà per i prossimi cinque anni tutte le nazionali azzurre di tennis e padel, e i relativi staff.
“Ci è parso da subito un progetto molto interessante, non solo a livello di numeri ma anche di contenuti. La nostra azienda ha come mission anche quella di stare vicino allo sport di base, dove è l’aggregazione a farla da padrona, e nel padel FITPRA questo è uno degli aspetti che emergono di più. Tanto che stiamo lavorando a qualche sorpresa che arriverà nei prossimi mesi”.
“Quello del padel – dice ancora – è un movimento molto trasversale che conta anche su tante donne, cosa che in altri sport non avviene, e nel quale la parte amatoriale è di gran lunga la più numerosa. Per questo, una competizione come FITPRA calza a pennello: permette a tutti di provare la parte agonistica e in certi casi (come nei Master finali, ndr) anche di vivere qualche esperienza degna dei professionisti. Joma è un’azienda spagnola, paese dove il padel è esploso tanti anni prima, quindi conosciamo bene il genere di manifestazioni importanti per sostenere la crescita di questo sport. FITPRA è una di queste, ed è fra le chiavi del successo del padel in Italia”.
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