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Paquito Navarro supera i sedicesimi ad Acapulco dopo tre ore di battaglia sotto un sole cocente: non nasconde il suo disappunto per le condizioni e poche ora più tardi si ritira. Volontà di mandare un messaggio? Partenza positiva per le due coppie di punta. Voli cancellati per Augsburger: deve dare forfait
di Marco Caldara | 28 novembre 2024
Vittoria e… forfait. È la scelta curiosa di Paquito Navarro nel Major del Messico: ufficialmente lo spagnolo si è ritirato per motivi personali, ma vien da pensare che presto se ne saprà di più, visto che l’abbandono è arrivato al termine di una giornata – per lui – infernale, col debutto all’Arena GNP di Acapulco nel pomeriggio, sotto un sole cocente. Gli avversari erano i qualificati svedesi Vasquez e Axelsson, bravi ma in condizioni normali non a sufficienza da essere considerati pericolosi, invece è venuto fuori un rocambolesco 7-6 6-7 6-3 dopo 2 ore e 52 minuti di gioco, sotto un sole rovente.
Paquito si è lamentato più volte della temperatura col giudice di sedia, rilanciando un tema già dibattuto nelle scorse settimane dai migliori (vedi a Dubai), ossia l’obbligo di giocare spesso in condizioni troppo calde, con le pareti in vetro ad amplificare – e non di poco – la temperatura percepita all’interno del campo. Al termine del duello entrambi si sono sdraiati a terra, stremati, e Cardona è arrivato a dire di aver appena vinto uno degli incontri più duri di tutta la sua carriera. Parole che rendono l’idea dello sforzo, al quale come detto è seguito il forfait. Volontà di mandare un messaggio? Lo scopriremo, perché Paquito non è uno che ama il silenzio.
Per il momento, però, la decisione dal castigliano ha fatto solamente a Josè Jimenez e Pincho Fernandez, prima coppia ai quarti dell’ultimo Major messicano. Avevano battuto Ruiz/Perino e poi Tello/Jofre, e a naso sarebbero già stati contenti così. Invece ecco la chance che attendevano da inizio stagione, con un potenziale duello contro Chingotto/Galan promossi con un doppio 6-2 all’esordio contro il baby Daniel Santigosa e “nonno” Miguel Lamperti, la curiosa coppia con 26 (!) anni di differenza fra i due compagni.
In Messico, esordio comodo anche per i numeri uno Agustin Tapia e Arturo Coello, che hanno lasciato tre game ai baby Hernandez/Valenzuela, allungando a 36 la striscia di vittorie consecutive. Proveranno a fare 37 contro Ruiz/Arroyo, reduci dal successo della scorsa settimana nel FIP Platinum di Città dei Messico che ha rilanciato entrambi nella corsa alle Premier Padel Finals di Barcellona, tanto che al momento proprio “capitan America” Ruiz sarebbe il sedicesimo e ultimo qualificato, a spese di Bergamini, Sanyo e del compagno che seguono racchiusi in appena 60 punti. Una partita vinta in più o in meno fra Acapulco e Milano farà la differenza.
Buon esordio in Messico anche per Juan Lebron e Martin Di Nenno, che secondo le ultime voci di padel-mercato potrebbero già essere prossimi all’addio, data la volontà (o presunta tale) del “Lobo” di unirsi il prossimo anno al bombardiere Leandro Augsburger, e di tornare così a occupare il lato destro della metà campo. A proposito di Augsburger: ha del clamoroso il motivo del suo forfait dall’ultimo Major stagionale, che ha tagliato fuori dai giochi anche il partner Alex Chozas.
L’argentino, infatti, prima di recarsi ad Acapulco si è concesso qualche giorno di vacanza nel suo paese natale (precisamente a Puerto Iguazu), ma il volo che avrebbe dovuto portarlo in Messico è stato cancellato per due giorni consecutivi e gli è stato così impedito di arrivare in tempo al torneo. Si è perso la possibilità di giocare e anche la celebrazione per Fernando Belasteguin, al quale è stato dedicato un murales che ne ripercorre la carriera infinita, prossima a terminare fra pochi giorni nel P1 dell’Allianz Cloud a Milano.
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