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Padel

Coello e Tapia in finale a Milano, per sfatare il tabù Italia

La coppia favorita è imbattuta da 44 incontri e vuole il titolo numero 14 della stagione, il primo nello Stivale dopo le sconfitte in finale a Roma e Genova. In finale sfideranno Galan/Chingotto. Tra le donne, bene Brea e Gonzalez, decise a prendersi a tutto. Nella giornata, spazio anche al padel in carrozzina

07 dicembre 2024

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Roma e Genova? Belli, ma indigesti proprio sul finale. Così Arturo Coello e Agustin Tapia sperano che, per una volta, non valga il detto 'non c'è due senza tre'. All'Allianz Cloud di Milano, la coppia di fenomeni va a caccia del primo trofeo stagionale su suolo italiano. Un piccolo tabù da sfatare per due dei giocatori di maggior talento nella nuova generazione di campioni della pala.

Nella prima semifinale maschile del Milano Premier Padel P1, Coello e Tapia hanno superato per 6-3 6-3 in un'ora e 9' Gonzalez e Alonso (8), che chiudono comunque una settimana di alto profilo. Per Coello e Tapia, invece, si tratta della 44esima vittoria consecutiva in una serie iniziata dopo una sconfitta contro Chingotto e Galan arrivata esattamente cinque mesi fa, il 7 luglio a Genova. A Milano andranno a caccia del 14° titolo dell'anno, il nono di fila. Numeri da fenomeni, appunto.
 
Agonismo, ma non solo: Coello ha trovato pure il modo di far felice un suo piccolo tifoso, che con un cartellone si è promesso ‘prossimo compagno’. Nell'attesa, Arturo gli ha regalato una maglia. “È stata una stagione positiva anche grazie allo stimolo dato dai nostri avversari – ha poi detto ai microfoni –. I numeri si possono sempre migliorare e noi anche nel prossimo anno faremo di tutto per continuare questa striscia di vittorie”. “Siamo felici del nostro livello, non li abbiamo fatti entrare in partita – ha aggiunto Tapia –. Per domani non conta la stanchezza, è una finale e la giocheremo al massimo”. 

Dopo il match, la sorpresa: quel messaggio sul cartellone portato in tribuna dal piccolo tifoso ha attirato l'attenzione di telecamere e fotografi ma non solo, visto che poco dopo Alessandro è stato 'convocato' nella players lounge dell'Allianz Cloud e poi accompagnato in sala stampa per l'incontro con i giornalisti e i suoi giocatori del cuore. Un'esperienza indimenticabile.

Per Coello e Tapia, domenica all'Allianz Cloud (dopo la finale femminile delle 15 e non prima delle 16.30) ci saranno i 'soliti' Ale Galan e Federico Chingotto, di nuovo in finale dopo aver mancato l'appuntamento negli ultimi due tornei in Kuwait e Messico. A Milano, invece, sono tornati alla carica, lasciando cinque game in semifinale a Juan Lebron e Martin Di Nenno, battuti per 6-1 6-4.

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Tra le donne, come un anno fa, Delfi Brea e Bea Gonzalez giocheranno la finale. Un bel regalo per l'argentina, fresca di compleanno, al termine della sfida contro Ale Alonso e Andrea Ustero, terminata con un secco 6-0 6-2 in un’ora e 10 minuti. Alonso e Ustero, sotto 3-0 nel secondo set, erano riuscite a recuperare un break salvo poi perdere di nuovo il servizio sul 4-2.

“È incredibile essere di nuovo in finale – le parole di Delfi Brea – anche perché ho tutta la mia famiglia qui”. Per Bea Gonzalez, invece, ancora una finale dopo quella vinta a Dubai: “Gli infortuni - sottolinea - hanno molti aspetti negativi ma ti permettono di apprezzare le cose più piccole della vita. Cercheremo di chiudere al meglio sia il torneo che le Finals”. 

Nell'altra semifinale, successo come da pronostico per Gemma Triay e Claudia Fernandez, che di fronte a Tamara Icardo e Claudia Jensen Sirvent sono riuscite a chiudere in due set piuttosto comodi (6-3 6-2 in 73 minuti), assicurandosi la sfida con Delfi e Bea. Un successo che interessa anche Ale Alonso, ora ufficialmente la sedicesima e ultima qualificata alle Finals femminili.

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In aggiunta a una giornata già memorabile, un momento che non deve passare in secondo piano.  Il campo centrale dell’Allianz Cloud di Milano è infatti diventato il palcoscenico dell’Inclusive Padel Tour. Poco prima delle semifinali, si sono esibiti Marcos Cambronero e Iñaki Ramperez, atleti di padel in carrozzina. A seguire, Alessandro Ossola, sprinter paralimpico e ideatore dell’Inclusive Padel Tour, ha giocato contro Carlos Radó (in coppia con due giornalisti).
 
Un percorso che non solo celebra la competizione, ma anche l’idea di uno sport che abbraccia tutti. Dal 2021 – anno di creazione – l’Inclusive Padel Tour è cresciuto rapidamente. Ad oggi conta 80 partecipanti e otto tappe internazionali, toccando città come Milano, Roma, Dubai e Barcellona.  

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