-
Padel

Né Galan né Tapia: il miglior smash del padel è di… Chingotto

Dalle statistiche raccolte nella prima metà di stagione emerge un dato decisamente inaspettato: nella media fra smash eseguiti e punti raccolti, l’argentino è di gran lunga il migliore. Ma va detto che rispetto agli altri big usa molto meno la soluzione da sopra la testa. In alto Paquito, Galan e Tapia. Lebron il peggiore

di | 25 luglio 2024

Nello sport i numeri non sono tutto, ma di certo, se interpretati correttamente, danno una grossa mano per analizzare (e comprendere) determinate situazioni. Per esempio, le statistiche raccolte nella prima parte di stagione da Padel Intelligence aiutano a capire come mai Ale Galan e Federico Chingotto siano riusciti immediatamente a diventare i principali outsider dei numeri uno Coello/Tapia, battendoli più spesso che no.

Di meriti se ne vedono tanti anche a occhio nudo, ma di certo era difficile prevedere il dato relativo all’efficacia nello smash, colpo che caratterizza tanti dei big del circuito. Eppure, nel rapporto fra smash eseguiti e punti raccolti, il più efficace di tutti è il più insospettabile, ossia Federico Chingotto, il giocatore più basso e meno potente fra i top player (e non solo). Il 69% dei suoi smash vanno a segno, in una classifica nella quale il secondo migliore (sono due: Paquito Navarro e Momo Gonzalez) non supera quota 62%. Un dato che ha dell’incredibile? Non proprio perché, come detto, i numeri vanno interpretati. Chingotto è infatti anche il giocatore che, per caratteristiche, esegue meno smash nell’arco di un incontro, con una media di quattro a partita.

In più, a differenza di tanti altri che spesso si prendono la briga di azzardare, l’argentino i rischi li lascia volentieri al compagno Ale Galan, che da sinistra (almeno sulle palle alte) copre una porzione di campo ben superare alla metà. Chingotto, invece, colpisce quasi sempre a colpo sicuro, da una posizione molto comoda, quando è certo di poter chiudere il punto. Ecco spiegato come mai ce la faccia quasi tre volte su quattro, di più rispetto a tutti i grandi picchiatori.

Un altro dato che sorprende è che fra i big lo smash peggiore in termini di efficacia ce l’abbia Juan Lebron, lo stesso che fino a poco tempo fa in molto avrebbero indicato come il migliore in assoluto. L’infortunio del 2023 l’ha obbligato a cambiare il suo stile di gioco, addomesticando il lupo, e oggi l’efficacia del suo smash non arriva nemmeno al 50% (48,4), con una media di 17.7 smash a partita decisamente elevata per un giocatore di destra. Ma la sua esperienza del “drive” è agli sgoccioli e l’impressione è che il ritorno a sinistra (dalla Finlandia, con Martin Di Nenno) farà bene anche all’efficacia del suo smash. Lontano dai big anche un altro il cui smash è indicato come fra i più devastanti, ossia il giovane Leo Augsburger (52.9). Il problema? Per assurdo lo usa troppo spesso, tentando soluzioni estreme che pagano meno di quanto vorrebbe.

Come detto, alle spalle di Chingotto in termini di efficacia ci sono Paquito Navarro e Momo Gonzlaez, quindi Ale Galan, che con lo smash raccoglie di 61.6% dei punti. Un dato molto importante: complessivamente il madrileno utilizza il colpo di più rispetto a Coello e Tapia, in quanto i due rivali di dividono il compito, mentre lui se lo prende quasi da solo. Eppure riesce comunque a rivelarsi più efficace. A chiudere la top-5 Martin Di Nenno con il 61.1 di efficacia (sorprende, ma vale un discorso simile a quello fatto per Chingotto), quindi Agustin Tapia e Juan Tello col 60.8%.

Sotto il 60% il bombardiere Javi Garrido (59.6%), ancora più lontano Arturo Coello, col 56.5. Ma il numero uno del mondo è di gran lunga il migliore fra i mancini, nonché il secondo giocatore di destra (dopo Lebron) a utilizzare di più lo smash. Altri dati interessanti? Alex Arroyo è il giocatore a colpire più smash, con una media di 24 a partita, e anche (non servono le statistiche) i picchi di velocità più alti. E Franco Stupaczuk, in media, colpisce più smash di Tapia e Coello. Senza i numeri non ci avrebbe creduto nessuno. Ecco perché, e come, le statistiche sanno essere molto utili.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti