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Padel

Niente più titoli per Paquito: a rischio la sua serie vincente

In tutto il 2024 Paquito Navarro non ha ancora giocato una sola finale, se non quella del mondiale che col senno di poi avrebbe evitato volentieri. Il suo padel non sta più funzionando come vorrebbe e la serie aperta di dieci stagioni con almeno un titolo (la più lunga fra i giocatori in attività) è davvero a rischio

di | 16 novembre 2024

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I giganti in vera difficoltà sono sicuramente altri, in particolare Fernando Belasteguin che nell’ultimo anno della propria carriera mancherà (a meno di miracoli) la qualificazione alle Premier Padel Finals, oppure Sanyo Gutierrez che se la passa giusto un tantino meglio del connazionale ed ex partner. Ma anche Paquito Navarro, questa settimana eliminato all’esordio a Kuwait City come gli era successo una sola volta in tutto l’anno (a Riyadh: evidentemente i P1 in medio oriente non fanno per lui), non sta certo attraversando il momento più felice della propria carriera. La classifica FIP lo colloca al numero 9 del mondo, la Race stagionale ribadisce il concetto e la casella dei titoli vinti mostra una realtà ancora più cruda, visto che è vuota e per riempirla rimangono ormai tre sole opportunità.

Paquito, capace di conquistare almeno un titolo nelle ultime dieci (!) stagioni del circuito professionistico, non ne vince uno da praticamente dodici mesi, quando salvò in extremis la stagione 2023 prendendosi con Federico Chingotto l’ultimo Master Final del vecchio World Padel Tour. Per ritrovare il suo precedente successo in un torneo Premier Padel, invece, bisogna tornare al… primo. Navarro vinse con Martin Di Nenno il Major di Doha nel 2022, appuntamento inaugurale nella storia del circuito della rivoluzione, ma 33 tornei più tardi il suo ultimo (e unico) successo rimane quello.

Numeri che mostrano una realtà un filino preoccupante: Paquito resta il più carismatico, forse persino il più amato, e di certo un giocatore per il quale vale sempre la pena pagare il biglietto. Ma i suoi tempi migliori sono certamente alle spalle e a 35 anni, in un padel che va sempre più veloce ed è sempre più fisico, è possibile che di spazio per il suo estro ne rimanga sempre meno.

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A Paquito va dato il merito di essere sicuramente il big che si prende più rischi: la scelta di spostarsi a destra per giocare con Tello, poi la volontà di tornare a fianco di Juan Lebron col quale non era finita benissimo, quindi la decisione di offrire il “drive” della sua metà campo a un giovane come Pablo Cardona. Un investimento sicuramente destinato a pagare, ma che non l’ha fatto sin qui. Dunque, per Paquito di titoli non se ne parla più e a quanto pare nemmeno di finali, visto che il giocatore di Siviglia si è fermato per 10 volte in semifinale senza mai riuscire ad andare oltre, né con Sanyo Gutierrez (partner nei primi tornei stagionali), né con Lebron o Cardona.

Vittorie contro Coello e Tapia? Zero. Contro Galan e Chingotto? Pure. È vero che battere le due coppie di punta è roba per pochissimi, ma Paquito è sempre stato fra quelli e invece al momento si trova costretto a guardare le finali da casa. O meglio, a onor del vero una l’ha giocata ma col senno di poi avrebbe fatto volentieri a meno, visto che si tratta di quella del mondiale di Doha, persa dalla Spagna a causa sua e di Mike Yanguas che nel duello decisivo si sono fatti rimontare e battere dai due “baby” Libaak-Augsburger.

Insomma, il fantastico mondo di Paquito è un po’ meno brillante rispetto al passato e la striscia di stagioni consecutive con almeno un titolo in cassaforte rischia di fermarsi a dieci. Sarebbe un peccato perché, dopo che il 2023 ha stoppato Bela, Lima e Sanyo, Paquito vanta la serie aperta più lunga fra tutti i giocatori in attività. Non dovesse riuscire a mantenerla, il primato passerebbe a Franco Stupaczuk, capace di conquistare almeno un titolo nelle ultime otto stagioni (2024 compreso).

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