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Il trionfo di Carolina Orsi nel FIP Platinum di Cagliari ci regala il titolo più importante nella storia del padel italiano. Ma non sorprende: l’azzurra stava dimostrando da settimana di valore più dei suoi risultati, e ora è giunto il momento di raccogliere i frutti. Se lo merita, perché continua a crescere. Può fare ancora tanto
di Marco Caldara | 21 luglio 2024
La statistica dice che è il titolo più importante nella storia del padel italiano, ma affidarsi alla storia non rende omaggio al valore del traguardo conquistato da Carolina Orsi e dalla compagna Nuria Rodriguez nel FIP Platinum di Cagliari. Perché non solo si sono prese (entrambe) il successo più prestigioso in carriera, ma l’hanno fatto al termine di una settimana sensazionale, carica di emozioni andate in crescendo giorno dopo giorno.
Giovedì è arrivato il primo segnale importante, con la vittoria in rimonta contro Sharifova/Martinez. Poi il match perfetto, per eliminare le numero 1 del seeding (e ottava coppia al mondo) Riera/Goenaga, quindi il duello che ha richiesto più fatica, più energie mentali, più voglia di mettere la ciliegina sulla torta costruita con una settimana da sogno. Anche contro Aranzazu Osoro e l’ex numero 1 del mondo Marta Marrero le favorite del seeding non erano loro, per il terzo match consecutivo, ma anche stavolta c’era l’impressione che l’impresa fosse possibile e l’azzurra e la compagna l’hanno resa tale con un 6-3 6-7 6-2 che ha miscelato qualità, quantità, grinta, abnegazione e una grande dose di coraggio.
Dopo un secondo set perso per 9-7 al tie-break, dopo aver cancellato quattro set-point, sarebbe stato facile (e persino fisiologico) lasciarsi andare, invece le due outsider hanno saputo rilanciare, ribadendo che oggi non c’era verso di batterle. Hanno subito allungato di nuovo, proseguendo per la loro strada, fatta di difesa al lato sinistro (Rodriguez) e di attacco a destra, con gli smash – molto spesso vincenti – della Orsi che sono stati l’arma in più della settimana e si sono rivelati determinanti anche per vincere la finale.
Il premio di MVP della settimana consegnatole direttamente dal presidente FIP Luigi Carraro non ha nulla di patriottico. Anzi, è meritato al centouno per cento, per il valore del padel espresso a Cagliari dalla nostra portacolori, ma allo stesso tempo profuma anche di riconoscimento (proprio come il titolo) a quanto l’azzurra sta facendo in una stagione nella quale aveva dato ripetutamente l’impressione di meritare di più. Per lungo tempo i risultati non le hanno dato ragione, ma “Caro” ha continuato per la propria strada, lavorando per migliorare ancora. È diventata ancora più performante coi colpi da sopra la testa, ancora (e soprattutto) più forte e solida in fase difensiva, e appena ha trovato la compagna ideale ecco la ricompensa tanto attesa e meritata, con un titolo dal valore enorme per lei come per il nostro movimento.
È la prova di come anche l’Italia abbia una giocatrice che può sedersi al tavolo delle grandi, e affrontarle a viso aperto con la consapevolezza di potersela giocare. Magari le prime 5-6 della classifica rimangono ancora un gradino sopra, ma a furia di provarci e riprovarci la Orsi di oggi può dire – con le prove in mano – di essere al livello di tutte le altre.
Qualche anno fa ha preso l’ambiziosa decisione di trasferirsi in Spagna per vivere a tempo pieno il padel vero, stando costantemente a contatto (e in campo) con le più forti e gli allenatori migliori, e oggi sta raccogliendo i frutti di tanto impegno e tanti sacrifici. Tanto che dalla settimana di Cagliari, si può starne certi, ripartirà ancora più forte, pronta a raggiungere altre vette inesplorate nella storia del movimento tricolore.
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