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Agustin Tapia e Arturo Coello si prendono anche il Major del Roland Garros, sbarazzandosi in meno di un’ora di Ale Galan e Federico Chingotto per vincere il decimo titolo del 2024. In questo momento sono inarrivabili. Nel femminile successo per Sanchez/Josemaria, in corsa per il Grande Slam del padel
di Marco Caldara | 06 ottobre 2024
I numeri dicono che è stato il torneo più prevedibile nella storia di Premier Padel, dunque non poteva che finire così. Ma se è vero che non era mai capitato che ai quarti di finale sia del maschile sia del femminile ci fossero tutte le prime otto coppie del seeding, è già capitato parecchie volte che a fare festa alla domenica siano le due coppie numero uno: Arturo Coello e Agustin Tapia nel maschile, Ari Sanchez e Paula Josemaria nel femminile. Il Major di Parigi è di nuovo loro, come nel 2023, ancora di più che nel 2023, al termine di due cavalcate senza storia, completate da due finali mai in discussione.
I numeri uno hanno vinto (di nuovo) il solito match contro Ale Galan e Federico Chingotto, la finale ormai più che scontata, e che da qualche tempo sta diventando scontata anche nel risultato. Perché in questo momento Coello e soprattutto Tapia stanno giocando a un livello inarrivabile, che li rende inavvicinabili e permette loro di fare cose come il 6-2 6-1 in 56 minuti che gli ha consegnato il secondo Major stagionale, il quarto (dopo Roma e Parigi 2023, e Doha 2024) di un percorso comune che può davvero portarli a riscrivere tanti record.
Chingotto e Galan parevano aver trovato la ricetta per batterli con continuità, così i due si sono reinventati un’altra volta, alzando ancora un’asticella già posta molto molto su. Il risultato è lì da vedere: uno dei quattro tornei più importanti del mondo vinto passeggiando, con la miseria di 18 game lasciati per strada in cinque partite. La media fa meno di quattro per ciascuna e rende superfluo ogni altro commento. Vale giusto la pena aggiornare il totale del titoli vinti nel 2024, anche perché è cifra tonda: sono 10, e aumenteranno ancora.
Come Coello/Tapia dominano nel maschile, Sanchez e Josemaria lo fanno tra le donne, a maggior ragione nei tornei che contano di più. La statistica parla chiaro: nella storia femminile di Premier Padel ci sono stati cinque Major e le due ne hanno vinti quattro, consecutivi. Un rendimento che apre uno scenario decisamente interessante: non esiste una sorta di Grande Slam del padel, ma se ci fosse le due spagnole (a differenza di Coello/Tapia, battuti in finale a Roma) sarebbero in corsa per completarlo, visto che sono state loro a trionfare prima a Doha, poi al Foro Italico e quindi al Roland Garros. A fine novembre, in Messico, la grande chance per fare poker.
Intanto in Francia hanno calato il tris, tornando a giocare da campionesse dopo un paio di tornei così così. Il set lasciato in semifinale a Veronia Virseda e Aranzazu Osoro aveva aperto qualche speranza in più per Delfi Brea e la giovanissima Andrea Ustero, 17 anni ancora da compiere, ma in finale c’è stato un po’ di equilibrio solamente nel primo set. Poi, le due spagnole hanno cambiato marcia ed è finita 6-4 6-0 in poco più di un’ora e mezza. Per Ari e Paula è il titolo numero otto della stagione, ma più che aumentare la conta dei loro successi ne accresce il peso, perché se in alcuni dei tornei minori capita che sbaglino qualche partita, in quelli che contano di più sanno sempre fare la differenza. È soprattutto quella la loro vera forza.